Addio Sir Richard Attenborough
Per molti la dipartita di Richard Attenborough è l’epilogo di una carriera lunga e importante. Ma certe morti possono assumere un significato espanso. Per chi ha scelto il lavoro del critico cinematografico, così difficile e appassionante, è un giorno di profonda tristezza. La tristezza di quando qualcuno che ha determinato il proprio destino e influenzato le proprie passioni parte e non si è fatto in tempo a salutarlo.
Richard Attenborough (Cambridge, 1923 – Londra, 2014) aveva 91 anni ma già da qualche tempo si era ritirato dalla vita pubblica. Figlio di un rettore universitario, iniziò la sua carriera come attore di teatro dopo aver vinto una borsa di studio presso la Royal Academy of Dramatic Arts. I primi ruoli interpretati al cinema lo vedono come marinaio disertore, spia e vigliacco (In Which We Serve, 1942, e Morning Departure, 1950). Dopo aver interpretato un pazzo mafioso in Brighton Rock ispirato alla novella di Graham Greene, è stato sottoufficiale durante la Seconda guerra mondiale.
In tempi più recenti tutti lo ricordano per la parte del professor John Hammond in Jurassic Park e per quella di Babbo Natale in Miracolo sulla 34ma strada. Il riconoscimento internazionale arriva nel 1983, quando vince otto statuette per Gandhi, interpretato da Ben Kingsley, film che il British Film institute ha inserito nella lista dei migliori cento film inglesi del XX secolo. Segue a quell’esperienza da regista un capolavoro del musical degli Anni Ottanta, direttamente ripreso dall’omonimo successo teatrale, A Chorus Line, dove Michael Douglas veste i panni di un famoso coreografo di Broadway.
Dopo Grido di Libertà del 1987, storia di amicizia tra il giornalista bianco Donald Woods e l’attivista nero Steve Biko, Attenborough torna a dirigere un’altra biografia, quella dedicata alla vita di Charlie Chaplin. Per interpretare il ruolo di Charlot viene scelto Robert Downey Jr. in una delle sue più difficili e migliori interpretazioni di sempre. Antony Hopkins e Debra Winger diventano i protagonisti nel 1993 di Viaggio in Inghilterra. La storia, in principio un’opera teatrale, ha come soggetto la storia d’amore tra lo scrittore C.S. Lewis e l’ebrea americana Joy Gresham.
Con Amare per sempre il regista porta sul grande schermo la storia del primo amore di Ernest Hemingway, interpreti Cris O’Donnel e Sandra Bullock. Dopo l’insuccesso di Grey Owl, storia di un cacciatore di pelli che diventa animalista, l’ultimo film, inedito in Italia, si intitola Closing The Ring, con Shirley MacLaine e Christopher Plummer, di nuovo una storia d’amore su sfondo storico.
Attenborough nella sua vita è stato nominato Commander of the Order of the British Empire per meriti artistici nel 1967. Nel 1976 è diventato Cavaliere. Infine è stato beneficiato del titolo di Barone di Richmond upon Thames nel 1993.
Nel 2004 il regista ha subito una grave tragedia familiare, con la morte della prima figlia, allora cinquantenne, della suocera e della nipotina di quindici anni, travolte dal maremoto di Khao Lack in Thailandia. Attenborough è stato anche collezionista delle ceramiche di Picasso, raccolta esposta nel 2007 nel New Walk Museum and Art Gallery di Leicester.
Nel 2008, poco prima di finire sulla sedia a rotelle con un pacemaker, Attenborough ha pubblicato un’autobiografia, Entirely Up to You, Darling, progetto curato insieme alla sua socia di sempre Karen Lewis.
Federica Polidoro
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