Festival della Mente. Un weekend a Sarzana per ripartire con slancio
Siamo al termine della Val di Magra, in Lunigiana. Siamo a Sarzana, cittadina che ebbe grande rilevanza durante la Resistenza (la Linea Gotica passava poco più a sud) e che da undici anni a questa parte ospita uno dei festival più interessanti della Penisola: il Festival della Mente.
Appuntamento dal 29 al 31 agosto a Sarzana, nello spezzino, per l’11esima edizione del Festival della Mente, “primo festival europeo dedicato alla creatività”: in altre parole, un appuntamento di sana e competente divulgazione culturale, sia essa scientifica o umanistica (per usare una suddivisione che andrebbe spedita in soffitta con tanti cari saluti). Un modo per chiudere la stagione estiva e ritemprare il cervello prima della fatidica rentrée settembrina. E farlo a ritmi già assai sostenuti, visto che in 72 ore si susseguiranno ben 60 eventi (suddivisi in 39 per adulti e 21 per bambini: complimenti!) in 10 diverse location del centro cittadino. E naturalmente si punta a superare le già più che notevoli presenze del 2013, attestatesi sulle 45mila. Fra l’altro, quest’anno si registra una novità non da poco, ossia il cambio di direzione, che passa da Giulia Cogoli a Gustavo Pietropolli Charmet.
Dando uno sguardo al programma, proviamo a darvi qualche suggerimento, con la premessa che il compito della selezione è arduo: il livello è infatti assai alto e verrebbe voglia di invocare l’ubiquità per non dover scegliere. Ma tant’è: si può cominciare proprio con la conferenza d’apertura, tenuta da Mario Calabresi nel pomeriggio di venerdì, con un focus “illuministico” sul ruolo (perduto) della ragione e della razionalità ne dibattito pubblico italiano. E va da sé che, accanto a fenomeni come quello del caso Stamina, altrettanti esempi di irrazionalismo si potrebbero trovare nell’ambito della gestione delle arti visive. In serata vi consigliamo invece lo spettacolo Le difettose, tratto dal romanzo omonimo di Eleonora Mazzoni, messo in scena da Serena Sinigaglia e interpretato da Emanuela Grimalda.
Il sabato si può cominciare con la conversazione – fra creatività, talento e bugie – fra gli scrittori Peter Cameron e Marco Missiroli; passare in ambito cinematografico in compagnia di Giorgio Diritti per andare Alla scoperta della nascita di un film; fare una sosta nella fotografia insieme al grande Gianni Berengo Gardin, coadiuvato da Roberto Koch; prendersi una pausa enogastronomica e intelligent-imprenditoriale con Oscar Farinetti (Il più rimane da fare, per questo il futuro è meraviglioso); e chiudere la giornata Fuori luogo, ovvero con lo spettacolo apparecchiato dall’inedita coppia formata da Paolo Rossi e Gianmaria Testa.
E se già vi inizia a mancare la componente architettonica, niente paura: ci si può rifare sin dalla tarda mattinata di domenica, insieme a due personaggi d’eccezione come Andrea Branzi e Luca Molinari. Peccato soltanto che sia in quasi totale sovrapposizione con Viaggi e avventure della conoscenza, la conversazione fra il geografo Franco Farinelli e l’artista Stefano Arienti. Verso la serata si può invece tentare l’en plein, mettendo una dietro l’altra la conferenza del sempre stimolante Marco Belpoliti (con Matteo e le sette camicie, dove per Matteo s’intende il nostro attuale premier) e il dialogo fra lo scrittore Antonio Pascale e l’astrofisico Amedeo Balbi (che i nostri lettori ricorderanno anche per un editoriale scritto su Artribune Magazine qualche tempo fa).
Si badi bene, questa non è che una selezione, e per di più operata soltanto sul programma per adulti. E quello per bambini e ragazzi non è da meno, credeteci sulla parola (o, meglio, andando a spulciare il programma completo disponibile in Rete).
E per chi non riuscisse ad andare a Sarzana, o volesse portarsi a casa qualche scripta, ricordiamo che il festival edita una collana di libri, i Libri del Festival della Mente: in questo weekend saranno disponibili due nuovi titoli, ovvero Romanzi pieni di vita di Tim Parks e Lo specchio vuoto di Ferdinando Scianna.
Marco Enrico Giacomelli
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