Museo Madre di Napoli. Le mostre della stagione 2014/2015
Il museo napoletano si prepara a fornire alcune “prove di eleganza”. Fra le altre proposte autunnali, il 10 ottobre inaugurano due mostre, l’una dedicata storia dell’avanguardia culturale a Napoli e in Campania, dagli Anni Sessanta a oggi. La seconda incentrata su Walid Raad. Ne abbiamo parlato con il direttore Andrea Viliani.
Il 10 ottobre due mostre taglieranno il nastro della stagione espositiva del Museo Madre di Napoli. Prosegue, infatti, il progetto in continuo divenire (a cura di Alessandro Rabottini ed Eugenio Viola), ambito cardine della programmazione che il museo dedica all’analisi formativa della collezione permanente, alla sua quarta tappa dopo Per_ formare una collezione #1, inaugurato il 21 giugno 2013, Per_formare una collezione #2, a partire dal 20 dicembre 2013, e Per_formare una collezione (Intermezzo), visitabile dal 13 giugno 2014. Il progetto si trasforma quindi in un nuovo passaggio,Per_ formare una collezione #3, seguendo due assi principali: da un lato un’analisi della storia dell’avanguardia culturale a Napoli e in Campania, dagli Anni Sessanta a oggi, e dall’altro la presentazione di nuove opere che interagiscono con questa storia, mettendola in prospettiva, integrando la collezione del Madre con le ricerche artistiche del presente. Una proposta stilata e realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Ricerca del Museo Madre. “Con questa tipologia di percorso”, precisa il direttore Andrea Viliani, “intendiamo documentare le dinamiche culturali passate e presenti del museo, raccontando storie di Napoli come una città che rende il proprio patrimonio un’eredità attiva, performativa. L’intenzione è quella, attraverso anche le giovani generazioni, di creare momenti di confronto su una collezione, una raccolta di opere che può essere veramente considerata il fondamento di una Capodimonte dell’arte contemporanea”.
Lo stesso giorno inaugura un altro, preziosissimo percorso. Si tratta della prima mostra in un’istituzione pubblica italiana, Preface / Prefazione, dedicata a Walid Raad (Chbanieh, 1967), uno dei più importanti artisti contemporanei emersi nell’area mediorientale, il quale presenterà in anteprima nostrana tutta l’articolazione del progetto The Atlas Group (1989-2004), che investiga la dimensione politica, sociale, psicologica ed estetica delle guerre civili in Libano negli ultimi decenni, insieme al progetto in corso Scratching on Things I Could Disavow, in cui Raad investiga le analoghe dinamiche afferenti all’affermazione dell’arte moderna e contemporanea nel contesto arabo. In occasione della mostra – coprodotta dal Madre con Carré d’Art-Musée d’art contemporain di Nîmes e UMCA – University Museum of Contemporary Art della University of Massachusetts di Amherst – sarà organizzata al Madre una serie di incontri pubblici e attività didattiche, in collaborazione con varie università, centri di ricerca e professionisti della comunicazione, per approfondire la conoscenza della scena culturale mediorientale. “Raad rappresenta un radicamento della nostra istituzione nella congiuntura storica che stiamo vivendo”, prosegue il direttore. “Il Museo Madre è un produttore di arte presente e ha scelto diversi protagonisti, negli ultimi mesi, per analizzare una scena dell’arte contemporanea che si inserisca anche nel necessario discorso sulla storia e sul ruolo della cultura araba. Raad e le sue visioni diventano uno strumento sulla memoria ‘embedded’, indirizzata e finalizzata; creando dal nulla un poderoso sistema infrastrutturale del ricordo, e dell’ascolto di esso; meccanismo che cambia la percezione del tempo e definisce l’arte secondo i dettami di un’indagine critica. Attraverso scenari senza artificio”.
A partire dal 22 novembre, e fino al 9 marzo, una grande mostra dedicata a Lucio Amelio (Napoli, 1931-1994), a cura di Andrea Viliani e Paola Santamaria, traghetterà il Museo Madre nel futuro del prossimo anno. Con il titolo Dalla Modern Art Agency alla genesi di Terrae Motus (1965-1982). Documenti, opere, una storia…,il percorso incentrato sulla figura di Amelio è stato concepito in occasione dei vent’anni dalla sua scomparsa, per ripercorrere il tempo di uno degli indiscutibili protagonisti della storia dell’arte contemporanea, che ha contribuito a rendere Napoli uno dei centri della ricerca e della riflessione artistica degli ultimi decenni a livello nazionale e internazionale. “Il progetto, nelle sue molteplici articolazioni”,ricorda il direttore, “diventerà anche un’esplorazione delle origini istituzionali del Museo Madre e delle sue prospettive istituzionali, intrecciandosi con la storia di artisti, critici, galleristi, collezionisti, giornalisti e intellettuali. La mostra intende rivelare non solo istanze speculative, ma anche i risvolti sociali delle urgenze che vengono toccate nel fare cultura a Napoli. Città all’interno della quale il museo detiene tante differenti eredità, incarnando un ruolo critico di ricerca e di attualità cosciente nel promuovere la dimensione pluridisciplinare dell’arte”. In mostra saranno esposti, oltre a una vasta selezione di opere, anche un migliaio di documenti storici, spesso inediti, provenienti dall’Archivio Amelio.
“Da non dimenticare anche il Museo Madre come catalizzatore di diversi aspetti ed energie”, puntualizza ancora Viliani,“fornendo supporto, attraverso la Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee, tanto alle mostre e agli incontri del nostro Progetto XXI in collaborazione con la Fondazione Morra-Museo Nitsch (dal 12 settembre 2014 al 15 gennaio 2015) – la stessa Fondazione proporrà una mostra di Franco Vaccari – quanto alla XIX edizione di Arte Cinema, a partire dal 16 ottobre, e al Festival di Design di Napoli in collaborazione con la Fondazione Plart”.
Ginevra Bria
Napoli // fino al 19 gennaio 2015
Walid Raad – preface/prefazione
a cura di Alessandro Rabottini e Andrea Viliani
MUSEO MADRE
Via Settembrini 79
081 19313016
[email protected]
www.madrenapoli.it
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati