2015 AL CALOR BIANCO
Se avevamo definito l’edizione 2014 di Miart “la prova del fuoco”, quella di quest’anno ha una temperatura astronomica. Le ragioni sono tante: la fiera d’arte moderna e contemporanea del capoluogo lombardo festeggia infatti il proprio ventennale e Vincenzo de Bellis chiude il suo (primo) ciclo triennale alla direzione (leggete l’intervista linkata qui sotto per maggiori dettagli); poi c’è il matrimonio con il Salone del Mobile, che c’è e rimane, visto le date strettamente conseguenti, ma che deve trovare in fiera una conferma definitiva o quasi; e ancora, c’è Expo alle porte, con la megamostra di Germano Celant che apre alla Triennale proprio in questi giorni, ed è un antipasto più che succulento.
GALLERIE E PREMI
Cosa ci aspetta dunque nel lungo weekend dal 9 al 12 aprile? Innanzitutto, un parterre di 156 gallerie (si sfonda dunque il tetto delle 150 previsto inizialmente da de Bellis), con 72 partecipazioni internazionali, fra le quali si scorgono nomi importanti come Gavin Brown, Sadie Coles, Johann Koenig, Pilar Corrias, Bortolami, Office Baroque, Dependance, oltre alle riconfermate Michael Werner e The Modern Institute.
Quanto alle ripartizioni, si comincia con le Established, a loro volta suddivise in Masters (qui la direzione è di Donatella Volontè, mentre il coordinamento curatoriale generale è affidato ad Alessandro Rabottini, che ha impaginato anche i talk), Contemporary e First Step; poi c’è Emergent (curata, insieme a First Step, da Andrew Bonacina), e THENow, dove l’impronta curatoriale è più evidente (in stand si confrontano un artista storico e uno più giovane sotto la supervisione di Dan Byers, Giovanni Carmine, Ruba Katrib e Alexis Vaillant). Novità nella parte dedicata al design, con Isabelle Valembras che affianca Federica Sala nella cura della sezione denominata Object. Grafica sempre in mano a Mousse, mentre l’allestimento è firmato da Martino Berghinz Studio.
Capitolo premi: quest’anno diventano quattro, grazie all’esordio del Premio Herno, dedicato al miglior stand (in giuria, Chus Martinez, Ute Meta Bauer e Marco Scotini). I restanti tre sono il Premio Emergent, che va al miglior stand della sezione omonima ed è supportato dallo Studio Legale LCA (in giuria, Marie Cozette, Susanne Pfeffer e Philippe Pirotte); il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte, con l’acquisizione di un’opera di un giovane artista che sarà poi donata al futuro MAC – Museo d’Arte Contemporanea di Milano (in giuria, Laura Cherubini, Christian Marinotti e Cristiana Perrella); e naturalmente il Fondo di Acquisizione Fondazione Fiera Milano Giampiero Cantoni, che quest’anno si affida per le scelte a Benito Benedini, Adam Budak, Allegra Pesenti e Andrea Viliani.
NOVITÀ EDITORIALI
Piccola, grande ed ennesima novità di Miart 2015, il magazine quindicinale Carnet de Miart, che ha accompagnato nei mesi scorsi il percorso di avvicinamento alla fiera. Curato da Nicola Ricciardi, ha dato forma e parola a una articolata preparazione teorica, artistica, finanche turistica all’evento. E quest’anno esce anche il secondo punto miart per l’editore è Johan and Levi. Dopo Gli strumenti non esistono di Andra Branzi, Armin Linke e Alessandro Rabottini, quest’anno viene pubblicato Gente di Milano, scritto a quattro mani da Vincenzo de Bellis e David Lamelas, sull’opera omonima di quest’ultimo.
Tutto questo a fronte di una contrazione, va detto, degli spazi dedicati all’editoria di settore. E non è un bel segnale. Ad esempio, perché escludere realtà come postmediabooks, che di fatto rappresenta una delle pochissime realtà editoriali che pubblicano saggi di italiani e stranieri in un ambito già in estrema difficoltà? Tanto più che si tratta di una eccellenza non solo del Paese, ma della città.
Novità positiva: l’ingresso gratuito per donne incinta e neomamme, grazie all’iniziativa di Partorire con l’arte. Appuntamento domenica alle ore 11 per un tour guidato insieme ad Antonio Martino e Miriam Mirolla (previa prenotazione).
NON SOLO MIART. IL WEEKEND DI MIA
Se Miart la fa da padrona nel weekend fieristico meneghino, da non sottovalutare MIA – Milano Image Art Fair. Come abbiamo già detto più volte, anche per la fiera fondata (nel 2011) e diretta da Fabio Castelli si tratta di un anno colmo di novità. Innanzitutto si cambia location, da Superstudio a The Mall. Anche la formula espositiva subisce una variazione: se prima erano soltanto stand che presentavano solo show, nel 2015 si apre alle collettive; attenzione però, solo e soltanto se hanno Expo come tema portante.
145 gli espositori che prendono parte all’evento, con una ventina di aderenti alla formula Proposta MIA, ovvero fotografi indipendenti che si presentano senza il supporto di una galleria. Due i premi in palio, rispettivamente elargiti da BNL Gruppo BNP Paribas e My Lifestyle, mentre un’altra succosa novità è rappresentata dal programma culturale messo in campo dal nuovo curatore Gianluigi Ricuperati: ne ha parlato lui stesso su Artribune, e il programma è di quelli da non mancare.
Marco Enrico Giacomelli
Milano // dal 10 al 12 aprile 2015
inaugurazione su invito: 9 aprile ore 18-21
Miart
FIERAMILANOCITY
Viale Scarampo – Gate 5, Pad. 3
02 49971
[email protected]
www.miart.it
www.carnetdemiart.it
Milano // dall’11 al 13 aprile 2015
inaugurazione 10 aprile su invito
MIA – Milan Image Art Fair
THE MALL
Piazza Lina Bo Bardi 1
[email protected]
www.miafair.it
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