STREETART ROMA, la guida che mancava. Tutti i murales in una app
Roma e la sua selva di murales. Decine di artisti straordinari, che hanno dipinto e continuano a dipingere il centro e le periferie, trasformando la città in una grande Capitale della street art. Artribune, insieme a Toyota, ha prodotto la prima app italiana per conoscere e scoprire, sui propri dispositivi mobili, le opere a cielo aperto diffuse in città. Uno strumento prezioso, già disponibile on line…
LA STRADA? È IL TUO NUOVO MUSEO. LA MAPPA CARTACEA DI ROMA CAPITALE
Lo abbiamo chiamato spesso “museo a cielo aperto”. E tale sembra essere, letteralmente, l’immensa collezione di murales che si snoda attraverso le strade, i vicoli, le piazze di Roma, dal centro fino alle periferie. E questa idea di museo pubblico, condiviso, a portata di sguardo, senza soffitto né pareti, a Roma Capitale è piaciuto davvero. Tanto che ha deciso di costruirci intorno un piccolo flyer informativo, a misura di turista e cittadino.
Presentata oggi a mezzogiorno, all’Auditorium dell’Ara Pacis, la prima mappa ragionata sulla street art romana, sintetizzata dal claim “Cambia prospettiva. La strada è il tuo nuovo museo”. Si tratta di un’agevole cartolina formato pocket (15×24), dal 28 aprile distribuita in 50mila copie presso tutti i PIT (punti turistici informativi) di Roma.
Un percorso turistico che tocca 30 quartieri, da quelli storici e centrali come Testaccio a quelli periferici come San Basilio e Tor Marancia: 150 strade, per oltre 330 opere, di cui circa 40 realizzate solo nei mesi di gennaio e febbraio 2015, anche grazie al Bando “Roma Creativa” indetto dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo. A questo si aggiunge il piano di digitalizzazione portato avanti da NUfactory, che cataloga su Google Cultural Institute un gran numero di opere di street art censite nella capitale, mentre il Comune raccoglie dati e itinerari sul portale turismoroma.it.
“Quello della street art”, ha spiegato l’assessore Giovanna Marinelli, “è Il 25esimo museo civico inaugurato a Roma”. Uno spazio aperto, una collezione diffusa, una fetta importante del patrimonio pubblico, finalmente riconosciuta e valorizzata, ma senza forzature istituzionali, che ne ingabbino l’energia indipendente e lo spirito di libertà: “Ci interessa renderlo fruibile, ma non istituzionalizzarlo”. Niente ingessature, nessuna appropriazione.
STREETART ROMA. LA APP DI ARTRIBUNE E TOYOTA: UNA GUIDA DIGITALE
Nell’ambito di questa operazione, grazie al patrocinio offerto da Roma Capitale, rientra anche il lancio della app ideata, progettata e sviluppaa in questi mesi da Artribune, col supporto di Toyota e della sua Aygo, ambasciatrice su quattro ruote del progetto, con il suo profilo giovane, creativo e tecnologico.
Presentata ufficialmente oggi, insieme alla nuova mappa cartacea del Comune, la app rappresenta un’iniziatva pilota per l’Italia, prima guida per smartphone e tablet dedicata al muralismo urbano e costruita intorno al patrimonio street di una grande città italiana. Abbiamo selezionato, ad oggi, circa 130 murales presenti sul territorio capitolino, prodotti tra il 2010 e il 2015. Li abbiamo geolocalizzati, fotografati, raccontati con delle brevi schede critiche e dei box tecnici, in cui sono elencate – in italiano e inglese – tutte le informazioni necessarie: concept, tecnica, produzione, localizzazione, anno di realizzazione.
Abbiamo predisposto, con una grafica accattivante e un’interfaccia intuitiva, un’opzione search e dei filtri, per poter affinare le ricerche, rendendo agevole – attraverso la mappa classica, ibrida o satellitare – la scoperta dei muri mappati e il calcolo di distanze e percorsi per poterli raggiungere. In qualunque punto di Roma ci si troverà, basterà un click per scoprire quali wall painting ci sono intorno, rintracciando subito tutte le indicazioni necessarie, dal contenuto dell’opera alle coordinate gps. Un vero e proprio servizio al pubblico, che va a compensare l’assenza di apparati didattici, indicazioni logistiche, note e didascalie, propria di un “museo” inusuale come questo, per sua stessa natura ramificato, spontaneo e in espansione.
Nessuna città italiana, prima d’ora, aveva sperimentato un prodotto simile. Che si inserisce nel percorso intrapreso dal Comune di Roma per la valorizzazione delle opere esistenti sul territorio urbano, senza dimenticare – pur con le esigue possibilità economiche del momento – di riservare piccoli supporti economici a progetti di valore, selezionati tramite iniziative pubbliche.
Dove trovare la app di Artribune e Toyota? Gratis, negli store virtuali Apple e Google Play, nelle due versioni per dispositivi mobili Apple e Android.
UNA VALANGA DI OPERE, ARTISTI, ASSOCIAZIONI. IN UN CLICK
I nomi censiti da STREETART ROMA? Tantissimi, tutti grandi talenti nazionali ed internazionali. Da Blu a Hitnes, da Alice Pasquini a Lucamaleonte, da Agostino Iacurci a Sten Lex, da David Vecchiato a Gaia, da Jaz a Etam Cru, da Diamond a Best Ever, da Seth a L’Atlas, da Maupal a Mr. Klevra, da Liquen a Nicola Verlato. Quasi sempre artisti che hanno collaborato con gallerie e associazioni, protagoniste di questo vivace movimento di produzione artistica, riqualificazione urbana e diffusione culturale, svolto in sinergia con i residenti, i comitati di quartiere e le amministrazioni locali: da Walls a 999, da M.U.Ro a NuFactory, da Wunderkammern a Lanificio Factory, passando per le gallerie Varsi e Drothy Circus.
E dunque, negli anni, sono decine e decine i murales sbocciati tra le strade e le facciate dei palazzi, per un’alternanza incedibile di astrazione e figurazione, spunti politici e atmosfere fantasy, tratti essenziali o minuzie barocche, gusto illustrativo e realismo pittorico, radici nel writing o formazione da studio, con continui rimandi al cinema, al fumetto, alla letteratura, alla storia, alle arti visive, ai temi ambientali, alla cronaca. Un catalogo straordinario di stili, culture, sguardi, modalità di intendere la comunicazione e l’estetica urbana, ridefinendo e diversificando le mille direzioni possibili che la generica definizione di “street art” sottende. Oggi non più unicamente declinata in chiave “illegale” e spesso proiettata verso una dimensione sociale partecipata.
La app di Artribune vuole dunque essere uno strumento in più per conoscere, capire ed orientarsi nella selva di muri dipinti, regalati dagli artisti alla città. Un labirinto di storie, codici, segni, colori, che non ha più segreti né distanze: tutto in una guida, da portarsi appresso, nel grand tour di Roma, Capitale europea della street art.
Helga Marsala
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati