Esco da casa e urto contro un manifesto incollato su una cabina elettrica in mezzo alla strada, mi avvicino a leggerlo perché è diverso dal solito. Non è come altri che talvolta similmente appaiono per strada, non è semplicemente provocazione visiva e non punta tutto sull’immagine, non è quindi “arte urbana”, nulla a che spartire con l’epigonismo situazionista di chi si diverte a inverte il senso delle cose imbrattando segnali stradali o giocando con i sensi obbligati. Al contrario è un manifesto molto serio e anonimo, o meglio, pare essere firmato dal verbo essere in persona (che gli fornisce anche il titolo). Perché mi ha colpito? Perché dichiara alcune verità che è vietato dire in pubblico, non si limita cioè ad affermare che la bellezza o la poesia salveranno il mondo (ma senza dirci come) e, forse, la salvezza del mondo non è il suo interesse principale, offre invece un decalogo di comportamento e un panorama ideale talmente essenziale e chiaro da turbare la coscienza fino a farci chiedere: come mai non si riesce a fare nella vita reale come è scritto su quel foglio? Non ho risposte pronte, ma la lettura del manifesto mi ha persuaso che sarebbe possibile farlo, per questo l’ho trascritto e ve lo ripropongo insieme ad alcune foto che gli ho fatto.
Alfredo Pirri
ESSERE
. E’ per amore che oggi veniamo allo scoperto.
Da sempre la nostra specie è tra voi. Nella lingua Italiana con la quale oggi parliamo a voi liberamente,
noi siamo i poeti.
. Sono nostre tutte le espressioni veramente artistiche che da sempre vi hanno innamorato, come vostre tutte le meravigliose opere dell’ingegno e della santa fatica che ci hanno permesso di vivere in armonia con voi.
. Non tutti i poeti sanno di appartenere ad una specie diversa, ma si riconoscono tra di loro.
. Non è possibile la realizzazione di alcuna forma veramente artistica da parte di nessuno che non da un poeta.
. L’unica vera Arte è poetica perché fatta dal poeta.
. É impossibile l’insegnamento artistico perché il poeta nasce poeta. É possibile solo lo sviluppo della disciplina poetica da poeta a poeta.
. Gli infiltrati vanno allontanati.
. L’unico servizio possibile che una struttura atta all’insegnamento artistico può dare al poeta e quindi all’unica vera Arte, la poesia, è non fargli fare assolutamente nulla e tenerlo il più lontano possibile da qualsiasi pratica altra.
. Il poeta ha il coraggio di non fare nulla.
. Il poeta non facendo nulla non soffre di nessun tipo di rimorso, perché altra è la sua natura e alto il suo contributo.
. Il poeta non fa’ distinzioni tra le ridicole categorie quali: sesso, luogo di provenienza, colore della pelle, credo religioso o politico, ceto sociale.
. Il poeta è ovunque, sotto qualsiasi forma.
. Il poeta riconosce la poesia di un altro poeta in qualsiasi forma espressiva e per questo, riconoscerà questo manifesto come scritto da un membro della sua specie, o prenderà coscienza di se stesso, liberandosi cosi dalla schiavitù di una natura altra.
. Chi non è, non è.
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