Notte in musica al Museo Egizio. Torino è jazz
Il Torino Jazz Festival si apre ai luoghi dell’arte: dal Museo Egizio alla Gam. Tra un concerto di otto ore di settanta musicisti e l’omaggio a “Il sorpasso” di Dino Risi. Relax enogastronomico (e musicale) al Fringe, l’area sperimentale del festival.
IL JAZZ, I MUSEI E L’ARTE
Quarta edizione del Torino Jazz Festival, dal 28 maggio al 2 giugno, con il main stage sempre in piazza San Carlo, ma con un’importante novità: la musica dialogherà quest’anno con alcune realtà del patrimonio cittadino. Come il rinnovato Museo Egizio, che ospiterà il concerto inaugurale della rassegna, presentando in prima europea il Sonic Genome del maestro polistrumentista Anthony Braxton: una grandiosa performance non stop di otto ore, con settanta musicisti in dialogo con l’arte antica, la storia e i visitatori dell’Egizio, per creare un “genoma sonico” in cui le cellule (i musicisti) si divideranno e ricomporranno continuamente da una sala all’altra, come in un vero e proprio organismo vivente; oppure l’iniziativa Arte alle Corti, che unirà le magiche armonie del jazz e la bellezza architettonica di alcuni fra i palazzi più eleganti della città. Ispirati dal fascino delle corti barocche e dalle opere di maestri internazionali e giovani affermati (da Luigi Mainolfi nella Manica Nuova di Palazzo Reale alla combo di artisti all’interno di Palazzo Cisterna, tra i quali il giapponese Hidetoshi Nagasawa, Marco Gastini, Richi Ferrero e Luigi Stoisa, fino ad arrivare all’installazione di Vedovamazzei e degli svizzeri Glaser/Kunz a Palazzo Birago di Borgaro), quattro brevi esibizioni, di circa venti minuti, offriranno un “commento sonoro” in assonanza o in contrapposizione a ogni singolo spazio.
Il jazz entrerà anche in alcuni nuovi importanti luoghi di cultura della città, come l’Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo recentemente inaugurato, o l’Hotel NH Collection in piazza Carlina, dove il 29 maggio i pianisti Danilo Rea e Bojan Z celebreranno il centenario della nascita di Billy Strayhorn, per anni considerato il braccio destro di Duke Ellington. Un altro evento speciale il 30 maggio alla Gam, con la presentazione in prima assoluta del progetto musicale Regards: una riduzione e arrangiamento, a cura del trombettista Johnny Lapio, dall’opera Pianoforte con orchestra di Sylvano Bussotti (classe 1931), uno dei compositori italiani d’avanguardia più noti al mondo.
MUSICA E CINEMA, INSIEME AGLI STUDENTI
In concomitanza con il Torino Jazz Festival si svolgerà, oltre alla mostra di scatti musicali del giornalista e fotografo torinese Gian Carlo Roncaglia presso la Piazza dei Mestieri, anche la rassegna Ars Captiva 2015 – La Metamorfosi dei luoghi: fino al 4 giugno gli studenti dell’Accademia Albertina, dell’Istituto Steiner, dei Licei Classici e dei Licei Artistici di Torino e provincia, riflettendo sui processi di metamorfosi dei luoghi che accomunano le città di Torino e Berlino, presenteranno opere pittoriche e fotografiche, installazioni interattive, performance e concerti jazz nell’ideale ambientazione dell’ex Manifattura Tabacchi. E poi incursioni nel cinema (al Massimo), con A Charlie Parker (1970) diretto da Leo de Berardinis e Perla Peragallo, capolavoro di destrutturazione del senso; e incontri illuminanti (al Circolo dei Lettori), come quello con il compositore James Newton che, con ascolti e proiezioni, condurrà il pubblico nel processo creativo e spirituale della sua grandiosa Passione Secondo Matteo, un’inedita fusione tra classica e jazz, eseguita in prima assoluta al TJF.
IL MAIN STAGE DI PIAZZA SAN CARLO
I concerti gratuiti nella cornice di piazza San Carlo, cuore pulsante del festival, raggiungeranno il culmine sabato 30 maggio: quella sera il trombettista di origini torinesi Fabrizio Bosso rileggerà dal vivo Il sorpasso di Dino Risi, insieme al suo quartetto composto da Luca Mannutza al piano, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Lorenzo Tucci alla batteria, attraverso un progetto multimediale. Del capolavoro della commedia all’italiana verrà riproposto lo spirito del tempo, realizzato tramite il richiamo ai sapori, agli odori di quegli anni e soprattutto alle musiche, non solo la grande composizione di Riz Ortolani per il film, suonata in presa diretta dal quartetto con tanto di improvvisazione estemporanea, quanto la riproposizione di diversi successi dell’epoca di Peppino Di Capri, Tony Renis, Ennio Morricone e molti altri.
FRINGE FESTIVAL: L’ANIMA SPERIMENTALE DEL JAZZ
Anche quest’anno il TJF Fringe curato da Furio Di Castri, l’area sperimentale del Torino Jazz Festival dedicata alla commistione di stili tra musica contemporanea e jazz, rock e blues, funky e R’n’B, elettronica e fusion, animerà il centro di Torino con le novanta performance di oltre duecento musicisti e artisti in sedici location (in piazza Vittorio Veneto e dintorni).
Dal 29 maggio al 1° giugno, il TJF Fringe proporrà un cocktail musicale a base di ensemble originali, artisti e musicisti eterogenei (il già citato pianista serbo Bojan Z, il sassofonista inglese Andy Sheppard, gli italiani Francesco Bearzatti al sax e Gavino Murgia voce e sax), performance sul fiume del tradizionale Music on the River e note dall’alto delle Night Towers. E poi tante occasioni per ballare con esperti ballerini al Fringe Dance: da segnalare il 29 maggio alle ore 18 nello spazio di fronte al The Beach sul lato sinistro dei Murazzi, quando numerosi performer dell’Interplay Festival daranno vita a un “blitz metropolitano”, dialogo serrato di corpi e suoni sulle note di Stefano Risso e Adriano De Micco.
Ci saranno anche momenti di degustazione e divulgazione enogastronomica, rigorosamente a suon di musica, nella rinnovata area del Cooking&Relaxing in piazza Vittorio Veneto. Come l’incontro di venerdì 29 maggio quando Federico Ceretto, produttore di Cantine Ceretto parlerà dell’eccellenza dei vini langaroli e dell’altra sua azienda Relanghe, esempio virtuoso di coltivazione e lavorazione della Nocciola Piemonte I.G.P., durante il Jazz Talk condotto da Mauro MAO Gurlino. Per finire con gli Show Cooking degli chef Marcello Trentini del Ristorante Magorabin di Torino e Dennis Panzeri de La Piola di Alba, il primo in chiave street e il secondo con assaggi legati alla tradizione di Langhe, Roero e Monferrato.
Claudia Giraud
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