Un mare per due isole. Sardegna e Sicilia on the road

Ad Artribune amiamo i mezzi pubblici e le soluzioni condivise per il trasporto. Ma le due grandi isole italiane da questo punto di vista offrono molto poco. E allora facciamo di necessità virtù: prendiamo la maledetta automobile e maciniamo chilometri. Fuori dalle solite rotte.

IL NUOVO MUSEO NIVOLA
Quando le giornate sono generose di luce e il vento disordina la gramigna sui cigli delle strade, in Sardegna è un piacere indugiare in macchina, finestrini abbassati, lungo le strade afose e semideserte dell’entroterra, lasciando che lo sguardo si perda tra alberi secolari e campi bruciati dal sole. Lo schiamazzo dei vicini d’ombrellone è un lontano ricordo, come la frenesia del défilé sulla battigia o il traffico impaziente di ritorno dal mare. Basta scegliere uno svincolo sulla SS 131 – l’arteria a quattro corsie che taglia l’isola da nord a sud – per ritrovarsi immersi in paesaggi di silenzio e solitudine, di chiesette, vecchie stazioni dell’Anas e paesi sospesi nel tempo.
Lasciando la costa alle spalle, se si svolta in direzione Nuoro per un itinerario dedicato all’arte contemporanea, una deviazione per Orani non può mancare. A meritare la visita, un panorama di valli e morbide colline e il Museo Nivola, soprattutto ora che per l’istituzione dedicata all’eclettico scultore italiano trapiantato a New York si è aperta una nuova era, amministrativa e progettuale. In programma per il futuro prossimo ci sono il riallestimento della collezione permanente, la progettazione di nuovi apparati didascalici, assieme a interventi strutturali che saranno rivolti ad abbattere le barriere architettoniche e a migliorare alcune infelici soluzioni che risalgono al restauro del 2012. Oltre alle trecento opere attualmente esposte, dalle piccole terrecotte alle grandi madri in marmo e in bronzo, ai progetti di arte pubblica di Nivola, sino al 31 agosto sarà visitabile la mostra Il frutto maturo e la terra indifferente, a cura di Lore Gablier, la prima di una serie che intende aprire il museo a un dialogo con il contemporaneo e il territorio. La mostra parla di scultura senza (quasi) mai citarla espressamente, con opere di sette artisti internazionali, che sono Iván Argote, Jordi Colomer, Jean-Luc Moulène, Xavier Quérel, Bojan Šarčević, Éric Stephany e Loreto Martínez Troncoso.

Vivian Maier, Self-portrait, s.d. - © Vivian Maier : John Maloof Collection : Howard Greenberg Gallery, New York

Vivian Maier, Self-portrait, s.d. – © Vivian Maier : John Maloof Collection : Howard Greenberg Gallery, New York

NUORO È IL MAN
Salutando Orani, si riprende la strada per Nuoro e per un altro museo, o per meglio dire, “il” museo di arte contemporanea della Sardegna. Quel MAN da cui partì la carriera di una giovanissima e intraprendente Cristiana Collu e di cui ha preso il timone, ormai da tre anni, Lorenzo Giusti, con un programma che è una boccata d’aria d’internazionalità in una regione che fa sempre un po’ fatica a guardare oltremare. Ne sono prova le due mostre di quest’estate. In 3 “Easycollage” and 6 “Collage-Truth”, l’artista svizzero Thomas Hirschhorn trasforma la project room del museo barbaricino in un ambiente critico, che si alimenta dei contrasti e straniamenti visivi dei suoi collage. Mentre la seconda esposizione è un omaggio a Vivian Maier, nonché il primo riconoscimento di un’istituzione pubblica italiana al corposo lavoro della street photographer americana. Una volta a Nuoro, ci si può trattenere qualche ora in più per scoprire l’artigianato sardo contemporaneo e, in particolare, visitare il laboratorio e lo showroom di BAM – Bottega Artigiana Metalli. Nelle sue collezioni, materiali come il sughero, la ceramica e il ferro, tecniche e forme tradizionali perdono il carattere folcloristico, per comporre oggetti-sculture e pezzi di design e d’arredamento innovativi, da portare a casa in alternativa ai classici souvenir dall’estetica discutibile.
Per una pausa dal rumore cittadino – anche se Nuoro non è certo Milano – il consiglio è di riprendere la macchina in direzione Lollove, dove non troverete letteralmente anima viva. O quasi. Ad appena venti chilometri a nord si contano una manciata di case, un campanile, diversi ruderi abbandonati e avvolti da una vegetazione imperante, animali vari in libertà e ventisei residenti, secondo il censimento del 2009. Descritto nelle pagine del romanzo La madre che Grazia Deledda pubblicò a puntate nel 1919, Lollove ha tutte le carte in regola per essere considerato un paese fantasma, che sopravvive, sospeso tra la vita e la morte, come vuole un’antica maledizione che così recita: “Lollove sarai come acqua del mare; non crescerai e non morirai mai”.

Su Gologone Experience Hotel

Su Gologone Experience Hotel

INCURSIONE IN BARBAGIA
Riprendendo il viaggio, stavolta verso sud, tra i monti della Barbagia, una tappa a Belvì è l’occasione per fare conoscenza del programma PAS_Progetto Atelier Sardegna, che qui ha messo radici all’inizio dell’anno, con residenze bimensili di artisti internazionali. La formula elaborata dall’associazione Progetto Contemporaneo è quella classica della residenza d’artista: una call periodica, artisti selezionati da tutto il mondo, un’abitazione che è anche atelier, e spazio espositivo, all’occorrenza. Le attività collaterali (talk, proiezioni, mostre…) sono sempre seguite dalla gente del borgo, che sin dagli esordi, ha dimostrato, assieme all’amministrazione cittadina, un grande interesse e una sana curiosità verso l’iniziativa. Non sarà difficile poi incontrare gli artisti nella sala pranzo del piccolo Hotel Edera – l’unico del paese – dove si consiglia una sosta per consumare un pasto casereccio dai sapori tradizionali di terra, a meno che l’atmosfera domestica e alla buona non faccia per voi. La ricotta con miele di produzione locale vale comunque il tentativo.
Il paesaggio naturale non manca di certo, in questo itinerario nel centro della Sardegna, ma per un’immersione nella natura incontaminata, allora zaino in spalla e scarpe comode per un’escursione nella Gola di Gorroppu, tra i canyon più profondi d’Europa. E se poi vorrete riposarvi, a poco più di trenta chilometri il Su Gologone Experience Hotel è la scelta ideale. Tra sessioni di yoga nella natura e cucina a kilometro zero, potrete trascorrere una notte in compagnia dei grandi artisti del Novecento sardo, dallo scultore Francesco Ciusa al pittore Giuseppe Biasi, in suite arredate con opere originali, mobili della tradizione, libri d’arte e preziosi ricami ispirati ai motivi caratteristici dell’opera dell’artista a cui la stanza è dedicata.

Paolo Fresu, 2011 - photo Jean-Louis Neveu

Paolo Fresu, 2011 – photo Jean-Louis Neveu

SARDEGNA JAZZ
Lasciando la Barbagia e risalendo verso nord, prima di lasciare l’Isola, se la vostra permanenza lo permette, dall’8 al 16 agosto concedetevi una fuga verso Ali, la 28esima edizione del Festival internazionale Time in Jazz. In programma, tanti concerti open air, tra nuraghi, chiesette campestri ed ex conventi, con la direzione artistica di Paolo Fresu, e una grande rassegna di arte contemporanea nell’ex caseificio di Berchidda, che quest’anno è organizzata in collaborazione con il MAN di Nuoro e il Wilson Project Space, giovane e dinamico spazio non profit di Sassari.

Fondazione Brodbeck, Catania

Fondazione Brodbeck, Catania

CATANIA CONTEMPORANEA
Dalla Sardegna, all’altra grande isola del Mediterraneo, la Sicilia. Sulla costa orientale, un itinerario dedicato al contemporaneo non può che partire da Catania. Alle spalle, l’Etna, imponente. Davanti, il mare. E poi una storia millenaria, scritta in ogni pietra di quel suo centro storico barocco che, nel 2002, è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’umanità.
La prima tappa è nel quartiere storico di San Cristoforo, a un passo dal porto e dal quotidiano viavai di traghetti, navi, tir e pescherecci. Una zona di degrado – come lo sono di solito le aree portuali delle grandi città – che negli ultimi anni sta vivendo un processo di riqualificazione urbana, anche grazie a iniziative culturali. In un restaurato insediamento industriale dell’Ottocento, la Fondazione Brodbeck porta avanti, dal 2007, residenze per artisti, laboratori, workshop e mostre internazionali, con opere della collezione privata della famiglia omonima, che tanto ha investito per costruire un centro per la promozione e la produzione delle arti contemporanee, nel cuore della vecchia Catania.
A pochi passi di distanza, vale una visita BOCS – Box of Contemporary Space, spazio non profit che incarna la formula dell’artist run space. L’artista è il catanese Giuseppe Lana e lo spazio è un contenitore architettonico grezzo, una scatola versatile e modulabile dalle intelligenze creative che di volta in volta la abitano e interagiscono con essa.
Risalendo la città verso nord, nella zona ex industriale, si incontra la Galleria Collicaligreggi, che fu inaugurata nel 2011 su iniziativa del gallerista Gianluca Collica e del collezionista Massimo Ligreggi. Da qui, una camminata di appena venti minuti verso il centro, vi condurrà da FUD, la bottega sicula dove gustare un pranzo fast ma di qualità, che unisce la tradizione locale del cibo di strada a prodotti dell’eccellenza isolana.

Ficarra Contemporary Divan

Ficarra Contemporary Divan

DA FICARRA ALLE ISOLE EOLIE
Da Catania, il consiglio è di spostarvi verso l’interno, in provincia di Messina, a Ficarra, un paesino di poco più di mille abitanti che non troverete nelle comuni guide turistiche e che questa estate sarà nel vivo della residenza d’artista Ficarra Contemporary Divan, promossa da La Stanza della Seta – Museo Palazzo Milio, con la direzione artistica di Mauro Cappotto. Dal 23 luglio la cittadina ospita l’austriaco Lois Weinberger. Gli artisti coinvolti lavorano in stretto dialogo con il territorio. Il primo, dopo alcuni sopralluoghi, ha deciso di sviluppare il suo lavoro nel Convento dei Cento Archi, tra i ruderi dell’antica chiesa dove ancora oggi svetta un arco in arenaria del XVI secolo.
Lasciando Ficarra, non sarà difficile prendere un traghetto da Milazzo in direzione Eolie. A Lipari, fino al 30 settembre, negli spazi dell’ex chiesa di Santa Caterina, nel Castello del centro, potete visitare una grande mostra a cura di Lea Mattarella e Lorenzo Zichichi. Eolie 1950/2015. Mare Motus. L’isola nell’arte contemporanea dalla Sicilia al Cile riunisce le opere di quaranta artisti contemporanei: da Martin Parr a Nan Goldin, da Mimmo Paladino a Silvia Camporesi, dal pittore cileno Samy Benmayor sino ai maestri del Novecento siciliano come Carla Accardi, Renato Guttuso ed Emilio Isgrò. Per un racconto corale delle tante identità dell’Isola, perché, come scriveva Gesualdo Bufalino, “vero è che le Sicilie sono tante, non finiremo mai di contarle”.

Marta Pettinau

MUSEO NIVOLA
Via Gonare 2 – Orani
0784 730063
www.museonivola.it

fino al 18 ottobre 2015
Thomas Hirschhorn / Vivian Maier
MAN
Via Satta 27 – Nuoro
0784 252110
www.museoman.it

BAM
Via Mughina 14 – Nuoro
0784 1944551
www.bam-design.it

HOTEL EDERA
Via Roma 36 – Belvì
0784 629898
www.hoteledera.org

SU GOLOGONE EXPERIENCE HOTEL
Loc. Su Gologone – Oliena
0784 287512
www.sugologone.it

8-18 agosto 2015
Festival internazionale Time in Jazz
Berchidda
079 703007
www.timeinjazz.it

FONDAZIONE BRODBECK
Via Gramignani 93 – Catania
095 7233111
www.fondazionebrodbeck.it

fino al 25 settembre
Dromosphere
GALLERIA COLLICALIGREGGI
Via Indaco 23 – Catania
www.collicaligreggi.it

FUD
Via Santa Filomena 35 – Catania
095 7153518
www.fud.it

fino al 30 settembre 2015
Eolie 1950/2015
EX CHIESA DI SANTA CATERINA
Via al Castello – Lipari
[email protected]

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #26

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Marta Pettinau

Marta Pettinau

Marta Pettinau nasce ad Alghero nel 1984, dove al momento vive e lavora. Ma con la valigia in mano. Laureata a Sassari in Scienze dei Beni Culturali, ha conseguito nel 2011 la laurea specialistica in Progettazione e Produzione delle Arti…

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