Transart 2015. Un festival tra suono, musica e umanità

Dal 9 al 26 settembre si svolgerà in Alto Adige la 15esima edizione del Festival Transart. Quest'anno il focus della ricerca è l'uomo inteso come un essere vivente fra tanti. A cui la storia (e l'arte) è capace di insegnare ancora molto sul suo presente.

UN FESTIVAL CONTAMINATO
La missione del Festival di cultura contemporanea Transart è racchiusa nel nome stesso. Transart significa muoversi attraverso le arti, strisciare tra le pieghe delle forme espressive dell’arte per comprendere l’uomo nella sua relazione con il contemporaneo.
Il team coordinato dalla direzione artistica di Peter Paul Kainrath per la nuova edizione propone – tra boschi, fabbriche dismesse, abbazie, case d’artiste, gallerie, musei collocati tra Bolzano e Merano – la propria idea di contemporaneo mediata da espressioni artistiche che si muovono tra musica, performance, teatro e installazioni. I temi presentati mostrano una geografia di tutto ciò che significa vivere oggi. Una delle caratteristiche dello stato esistenziale dell’uomo contemporaneo è: la solitudine.

SOLITUDINE…
Il collettivo belga Ontroerend Goed materializza tale situazione in A game of you, utilizzando il teatro senza il teatro. Non sono previsti né pubblico né attori, solo una scena in cui lo spettatore entra da solo in un percorso labirintico di ascolto e osservazione. All’interno, ogni visione verso l’esterno e l’interno è cancellata. In questo modo il collettivo crea in chi sta fuori e in chi sta dentro il labirinto un giudizio, un’idea, un’immagine dell’altro più basata sulla suggestione che sulla vera conoscenza.
Sul tema della solitudine si accordano anche le poesie di Roberta Dapunt dedicate al duro mondo contadino della Val Gardena accompagnate dalla musica di Eduard Demetz nella performance Nauz dell’artista Teodora Axente.

Transart 2015 - La musica delle piccole cose

Transart 2015 – Quiet Ensemble

… E CONDIVISIONE
Per descrivere la società odierna, oltre ai versi Transart propone la danza di Xavier Le Roy, con la performance Low Pieces. Qui otto ballerini seguono coreografie non codificate dalla danza o dal teatro. L’atto creativo si porta verso il pubblico nell’ottica di strutturare un’esperienza di vita basata sulla condivisione, sulla collettività.
Altro canale di avvicinamento dell’uomo all’uomo può essere l’esperienza sonora. Ecco quindi che l’artista Zeena Parkins con In Situ cerca con la sua arpa acustica di trasformare una piccola chiesa gotica di montagna in un ambiente di comune socialità; allo stesso modo il duo berlinese International Nothing esplora musicalmente uno spazio creativo, ossia la casa dell’artista Hubert Kostner. Il collettivo Agon con DUELL(o), inoltre, ricrea attraverso suoni in contrasto, compreso quello della centrale idroelettrica di Merano che è luogo dello spettacolo, e musiche intente in una crescente competizione acustica, la sfida tra i due scacchisti Anatoly Karpov e Viktor Kotchnoi avvenuta a Merano nel 1981 al fine di porre in evidenza la complessità, la astuzia, le mille sfaccettature del pensiero scacchista e quindi umano.
Infine, sempre nell’ambito della performance acustica, l’artista norvegese Tori Wrånes con Traks of Horns porta lo spettatore nella natura del bosco di Monte San Virgilio in cui combina voce e scultura per permettere di ideare architetture sensoriali.

LA VITA SCORRE
Transart, quindi, propone come soluzione alla solitudine dell’uomo la ricerca della comunità della società di cui sono componenti anche le più piccole forme di vita, i suoni, le immagini, l’astratto.
Quiet Ensemble con The Enlightenment permette di carpire la sonorità della luce, la sua frequenza sonora grazie a un’orchestra visiva composta da neon, lampade stroboscopiche e un faro teatrale che illuminano e investono il pubblico. L’idea per cui ogni genere vivente produce un suono è riproposta anche in Natura Morta Tropical Version sempre di Quiet Ensemble. Questo progetto muta la tensione elettrostatica dei frutti e delle piante in suoni udibili, avvicinando l’uomo a un universo prima d’ora mai percepito.
Questa performance prefigura l’invisibile proprio come quella del duo Kvsu ~ Akirasrebirth che, attraverso oscillazioni periodiche, impulsi, rumori, è in grado di far suonare degli strumenti senza la presenza materiale degli esecutori. Portare quindi l’uomo a esplorare ciò che non conosce, ma allo stesso modo permettergli di comprendere meglio ciò di cui è a conoscenza ossia ciò che è stato.

Transart 2015 - Simposio

Transart 2015 – Simposio

IN RICORDO DELLA GRANDE GUERRA
L’altro tema di Transart 2015 è mostrare l’assurdità della Grande Guerra attraverso la combinazione di musica, teatro e performance. Il collettivo Ligna con Il grande rifiuto inscena la Seconda Internazionale Socialista del 1914, indetta per capire come evitare lo scoppio del conflitto, per interrogarsi insieme al pubblico sul destino ineluttabile della guerra con pose, gesti, esercizi mirati.
Voci Vicine. Passion in 4 parts for journalist, video, ensemble and electronics prosegue su questa direzione portando l’attenzione sull’indignazione odierna provocata dalle notizie di attualità. Gad Lerner dirige un’orchestra in un concerto partecipativo che unisce video a indagine sociale, riflettendo sul contemporaneo e sul suo passato. Infine arriva il concerto Lament di Einstürzende Neubauten, che scava nelle atmosfere del conflitto di cent’anni attraverso registrazioni originali, voci delle vittime, lamenti, canzoni e rumori dell’acciaio e di oggetti dell’epoca.

SIMPOSIO, LETTERALMENTE
A completare la proposta di Transart 2015, oltre alle Merende, momenti di confronto e discussione con gli artisti e gli ospiti, c’è il Simposio.
Il 26 settembre, dalle 17 fino alle 24, il pubblico è invitato a condividere il piacere. Le musiche di Gustav Mahler, Dieter Ammann, Johannes Kalitzke tra gli altri si uniscono alla concretezza, alla corporeità del vino rosso.
Transart nasconde il visibile, materializza l’invisibile, scava nella storia, scardina l’arte precostituita per fornire gli strumenti all’uomo utili a comprendersi e capire ciò che lo circonda.

Davide Parpinel

Bolzano // dal 9 al 26 settembre 2015
Transart 2015
SEDI VARIE
www.transart.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/47560/transart-2015/

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Davide Parpinel

Davide Parpinel

Sono una persona che desidera avvicinare chiunque voglia all'arte e alle sue connessioni con l'uomo, la società, la storia, il presente, fornendo spunti e creando curiosità. Per compiere questa mia missione ho i titoli accademici, ho conseguito gli studi e…

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