The Milky Way 2. Quando gli artisti rendono migliore il mondo

Trentuno artisti rispondono a una chiamata. È quella della Fondazione Pianoterra Onlus, per aiutare le donne in gravidanza e le neomamme. Una mostra per raccogliere fondi, molto semplicemente. Ma perché rispondere a una richiesta del genere? Qui parlano alcuni degli artisti coinvolti.

GOLDSCHMIED & CHIARI
Quando siamo state invitate da Damiana Leoni a The Milky Way 2 abbiamo subito aderito con entusiasmo per la natura stessa del progetto e della Fondazione Pianoterra. L’idea che la nostra opera si trasformi in una risorsa per madri e bambini e che migliori la loro qualità di vita temporaneamente sono le motivazioni per cui abbiamo deciso di partecipare.

MARCO RAPARELLI
Il progetto The Milky Way è mosso da un’intenzione molto alta. La determinazione e la volontà degli organizzatori è stata fondamentale nel convincere noi artisti a mettere da parte l’ego e utilizzare il proprio talento per una giusta causa, in un contesto corale dove la scelta degli artisti è di una qualità indiscussa. Sapere che l’arte può servire ad aiutare altre persone in difficoltà rappresenta per me un valore importante e una scelta da difendere.

DORIS MANINGER
Rispetto all’invito a partecipare alla mostra, per sostenere l’attività di Pianoterra Onlus, non ho avuto un attimo di esitazione. Il lavoro che più mi ha coinvolto in questi ultimi anni (di cui l’opera da me messa a disposizione fa parte), pur essendo il risultato di un percorso molto personale, è strettamente collegato al tema generale del “corpo della donna” , all’intensità del rapporto che abbiamo – noi donne – col nostro corpo e alla maternità che anche solo come potenzialità ci riguarda tutte. Mi sento quindi particolarmente vicina al progetto collegato alla mostra e agli obiettivi che si pone.

The Milky Way 2 - Pietro Ruffo

The Milky Way 2 – Pietro Ruffo

ANDREA SALVINO
Ho deciso di partecipare al progetto The Milky Way perché si parla di vita e vulnerabilità, di giovani madri e figli. Difficoltà. Disagio. Maternità. Precarie condizioni economiche. Isolamento sociale. Semplice. Credo che sia sufficiente.

ALESSANDRO CICORIA
Collaborare per il sostegno dell’Onlus Pianoterra e affrontare il tema del rapporto madre-figlio ha dato vita a un nuovo lavoro che è un tentativo di interpretare l’origine della creazione. Ho riletto la mia ecografia come fosse un crittogramma, e l’immagine è divenuta una superficie smerigliata, un riflesso proiettato nello spazio.

PIETRO RUFFO
L’importanza di questo progetto è per me il pensiero che un disegno, un gesto semplice della mano e della mente possa trasformarsi in qualcosa di molto realistico e concreto che aiuta altre persone. È stata anche un’occasione per pensare alla migrazione attraverso il Mediterraneo ma con un occhio rivolto alle donne e alle madri.

The Milky Way 2 - Olaf Nicolai

The Milky Way 2 – Olaf Nicolai

OLAF NICOLAI
Indipendenza e solidarietà. Questo è il punto. Non pagare per quello che hai! E fai sapere cos’hai!

ALESSANDRO PIANGIAMORE
Partecipare a The Milky Way è stata la naturale conseguenza all’apprezzamento del progetto e delle sue mission. Ricordo che qualche anno il team della Fondazione Pianoterra mi raccontò del progetto e io spontaneamente mi proposi di contribuire in qualche modo, non  appena si fosse presentata l’occasione.

GIUSEPPE STAMPONE
Oggi prima di parlare di forma o di estetica, quindi di arte come formalizzazione del pensiero politico dell’artista perché appunto l’arte è politica, bisogna parlare di etica, etica antecedente la forma, ogni artista ha una responsabilità quotidiana del proprio io e del proprio “fare” quotidiano. Ho partecipato a questo progetto perché, in un certo senso, non ne ho potuto fare a meno, non sono stato io a scegliere il progetto, ma è stato il progetto a scegliere me, ho risposto a una chiamata alle armi/arti. Credo che oggi l’evoluzione dell’arte sia il network, la condivisione, all’impostazione tradizionale che prediligeva la visione autoreferenziale dell’artista preferisco una pratica artistica improntata sulla collaborazione tra i diversi soggetti chiamati in causa: l’artista, il curatore, il pubblico e via dicendo. La stessa Architecture of Intelligence non è altro che la combinazione di mente, corpo e spazio il cui risultato è l’esperienza.

Redazione

Roma // dal 20 al 22 novembre 2015
The Milky Way 2
a cura di Damiana Leoni
STUDIO SALES
Piazza Dante 2/7
[email protected]

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/49233/the-milky-way-2/

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