Quadriennale di Roma. Il presidente Bernabè replica a Claudio Pisano

Si configura come una storia infinita, questa della Quadriennale di Roma. Con la questione degli artisti non prodotti e non pagati, poi in parte rientrata. Con lo scambio di lettere fra Gian Maria Tosatti e il presidente Bernabè. Poi ancora con le dimissioni dal Cda di Claudio Libero Pisano e la sua lettera ad Artribune. Con la replica, sempre qui, di Franco Bernabè. E non è mica finita, ci potete scommettere.

Gentile direttore,
mi trovo a chiederle uno spazio di replica al dottor Claudio Libero Pisano in seguito alla sua decisione di conferire una dimensione pubblica a una vicenda istituzionale. E questo a un mese dalla sua lettera di dimissioni, alla quale avevo peraltro dato subito risposta in una prospettiva di rilancio della nostra collaborazione.
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione si è insediato nel maggio 2015, dopo due anni di stallo istituzionale e a otto anni di assenza della manifestazione che dà il nome stesso all’Istituzione. In quel contesto è apparso subito chiaro e assolutamente condiviso da tutti all’interno del CdA che la priorità dovesse essere quella di provare a tornare a programmare il prima possibile la Quadriennale d’arte come principale appuntamento istituzionale dedicato all’arte contemporanea italiana.
Certo si trattava di una Quadriennale non ordinaria per tempi di gestazione e, soprattutto, per condizioni di produzione. Per la prima volta nella sua storia, l’Istituzione si trovava nella contingenza di dover reperire esternamente la pressoché totalità di risorse necessarie per la realizzazione della mostra. Del resto proprio la carenza di fondi ne aveva determinato l’annullamento nel 2012.
Prendeva così il via una Quadriennale con “procedura accelerata”, sia nella definizione del progetto espositivo sia nella ricerca delle risorse necessarie per la sua realizzazione, nell’ambito di un partenariato a tutto campo con l’Azienda Speciale Palaexpo.
Nonostante le condizioni a dir poco proibitive di contesto, mi sono sentito di proporre un modello di Quadriennale d’arte del tutto diverso dalle precedenti edizioni. Non più una Quadriennale decisa a porte chiuse nella stanza dei bottoni e secondo schemi datati, ma una mostra che nella costruzione dei contenuti si apre, con inedita trasparenza e coraggio, al confronto esterno in tutte le fasi della sua progettazione e realizzazione. Per questo motivo abbiamo scelto di procedere con una Call for project per la selezione di curatori e abbiamo chiesto la collaborazione di esperti multidisciplinari per la scelta dei progetti espositivi. E intendiamo continuare per questa strada coinvolgendo un’ampia varietà di soggetti nel pubblico e nel privato per la ricerca di finanziamenti, tuttora in corso e senza garanzie certe di pieno reperimento.

Franco Bernabé

Franco Bernabé

Certo è un modello di Quadriennale più complesso, ma stimolante e coinvolgente. Prova ne è lo stesso fitto scambio di chiarimenti, pareri, proposte che si sono susseguiti fino ad oggi in un dialogo tra la committenza, i curatori invitati e alcuni artisti, di cui lo stesso Artribune ha dato generosa testimonianza.
In prossimità della selezione dei progetti curatoriali e dell’avvio della progettazione esecutiva della mostra, ci avviciniamo a una fase decisiva nella quale ci sarebbe piaciuto continuare a contare anche sul dottor Pisano, che ha sempre dimostrato di lavorare con e per gli artisti, sia come curatore sia come rappresentante del partner Regione Lazio.
L’ingresso della Regione Lazio nella Fondazione è stato accolto in modo estremamente positivo, in continuità con quanto accade da tempo in altre istituzioni analoghe come la Biennale di Venezia e la Triennale di Milano, nelle quali le amministrazioni regionali hanno una consolidata partecipazione. La presenza di Regione Lazio nel nostro organo d’indirizzo è garanzia di collegamento con il nostro territorio per una più efficace azione di tutela e valorizzazione dei nostri giacimenti creativi, che si esplica, oltre che per il tramite della Quadriennale d’arte, in una attività continuativa di ricerca e documentazione con punti cardine nel nostro Archivio Biblioteca e nelle nostre iniziative editoriali.
Anche per questo spiace particolarmente la decisione repentina presa dal dottor Pisano.

Franco Bernabè
presidente Fondazione La Quadriennale di Roma

www.quadriennalediroma.org

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Redazione

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