Natale 2015 al museo. Parigi e la Francia
Ancora ferie-lampo organizzate per voi da Artribune. Andate a Parigi? Fate un tour della Francia? Ecco le mostre da non perdere. Tra disegni di Parmigianino e la prima edizione della Biennale di fotografia araba. E poi le rassegne in “provincia”, da Metz a Strasburgo, da Grenoble a Evian.
DISEGNI, LIBRI E POESIE
Finalmente si cominciano ad apprezzare comme il faut i disegni dei grandi artisti. Ieri vi dicevamo di Tiziano, Tintoretto e Canaletto a Oxford, oggi invece vi parliamo di Parmigianino al Louvre (1). Al secolo Francesco Mazzola, fu un campione del Manierismo più raffinato e internazionale, dispiegato appieno in maniera precoce e sino alla morte, sopravvenuta ad appena trentasette anni. Lustratevi gli occhi, e se non ne avete abbastanza, beh, siete al Louvre: c’è l’imbarazzo della scelta.
Se invece – o anche – siete appassionati di libri, allora occorre spostarsi alla Bibliothèque nationale de France (2), nei quattro totemici edifici disegnati da Dominique Perrault. Oltre a qualche milione di volumi e manoscritti, in questo periodo vi si trovano anche i “libri d’artista” di Anselm Kiefer. Che sono oltre un centinaio e coprono un arco temporale che va dal 1968 al 2015. E se di Kiefer siete appassionati – e se non è così, lo diventerete dopo aver visto la mostra alla BnF – non va mancata la grande retrospettiva appena inaugurata al Centre Pompidou (3 – ne parlava qui Gian Maria Tosatti).
Per restare ancora nella culla di una cultura, quella francese, squisitamente “libresca”, occorre spostarsi di arrondissement e andare al Palais de Tokyo (4), dove è allestita la mostra che abbiamo eletto come la migliore durante la lunga settimana della fiera Fiac: è quella che Ugo Rondinone dedica – un po’ come artista, un po’ come curatore, un po’ come fan – al grandissimo John Giorno. Mettetevi nell’ottica di riservargli un buon paio d’ore, e non ne resterete delusi.
PARIGI, LA FOTOGRAFIA E L’ISLAM
Che Parigi sia una delle capitali globali della fotografia lo si può dimostrare in molti modi, ad esempio citando Paris Photo, fiera leader nel settore. E anche in questo periodo natalizio la Ville Lumière non si smentisce al proposito.
Il minitour che vi consigliamo parte dall’Institut du Monde Arabe (5), da visitare per almeno tre ragioni: l’edificio disegnato da Jean Nouvel, la fisica dimostrazione che riusciamo a distinguere fra arabi, Islam e terrorismo, e la prima edizione della Biennale dei fotografi del mondo arabo contemporaneo. Certo, fa venire i brividi che sia stata inaugurata l’11 novembre, appena due giorni prima degli attentati. Ma proprio per questo diventa fondamentale andarci, vedere, provare a capire, a riflettere e distinguere. Due sono le sedi principali: il suddetto istituto, dove è allestita una collettiva con 29 artisti riuniti sotto il titolo Histoire(s) contemporaine(s), e la Maison Européenne de la Photographie (6), dove invece si possono vedere sei mostre personali, fra cui quella di Massimo Berruti sulla crisi dell’acqua a Gaza e in Cisgiordania.
Altro focus da non sottovalutare, quello sul genere. E anche qui si tratta di una mostra dislocata in due sedi, e che sedi! Al Musée de l’Orangerie (7) e al Musée d’Orsay (8), infatti, l’attenzione è concentrata sulla fotografia al femminile con Qui a peur des femmes photographes?, una rassegna che copre due diversi intervalli temporali, dal 1839 al 1919 e dal 1918 al 1945.
Infine, il fotografo francese per eccellenza, il più amato, il più famoso, quello che ormai quasi non si sopporta più, tanto lo abbiamo visto riprodotto in ogni forma, supporto e luogo. Si parla ovviamente di Robert Doisneau. Quella che vi consigliamo è però una mostra atipica, che vi permette di vedere scatti totalmente inediti. Sono quelli che Doisneau ha realizzato a due riprese, nel 1942-43 e nel 1990, al Museo nazionale di Storia Naturale (9). E sono ora esposte per la prima volta proprio nel medesimo museo, e in specie nella spettacolare Grande Galerie de l’Évolution.
PERIFERIE: DI CITTÀ E MUSEI
Parte il tour – parziale, beninteso – per l’esagono, come dicono i francesi quando parlano della loro nazione. E parte da una periferia di Parigi. Siamo a Vitry-sur-Seine, a sud della capitale e, come dice il nome, lungo la Senna. Qui c’è il MAC VAL (10), doppio acronimo che sta per Museo d’Arte Contemporanea della Val-de-Marne. Fino a inizio marzo vi si può vedere un imponente intervento site specific di François Morellet che si sviluppa per 1.350 mq: sette corridoi, quattordici entrate e uscite, per una “scultura labirinto” che promette sorprese.
Ora però si viaggia sul serio. Direzione est, verso la Germania. Obiettivo: Metz (11). Qui si trova la dépendance del Pompidou – che ha una grande autonomia dalla casa madre: bisogna dirlo altrimenti l’incidente diplomatico è sicuro –, albergata in un edificio di Shigeru Ban che non manca di sorprendere. Come curioso è il tema della mostra che vi consigliamo: si intitola Cosa mentale. Gli immaginari della telepatia nell’arte del XX secolo. La finestra temporale selezionata va dal 1880 ai nostri giorni e gli artisti presi in considerazione vanno da Edvard Munch a Sigmar Polke, da Joan Miró a Susan Hiller.
L’accento si fa sempre più teutonico, e siamo arrivati a Strasburgo. Dove segnaliamo, al MAMCS (12), una grande mostra di e su Tristan Tzara. Per raccontare la straordinaria vicenda di uno dei protagonisti del XX secolo, si è scelto di raccogliere ben 450 opere di artisti che lo hanno avvicinato e accompagnato; di selezionare un importante corpus di opere per così dire etniche e di Art Brut; e infine di mostrare un’ampia selezione di materiale documentario.
VERSO SUD
Prendete una cartina e guardate: seguendo il confine e procedendo verso sud si sbatte letteralmente in Basilea. Ma per il tour svizzero dovete aspettare ancora un paio di giorni.
Attraversiamo allora mentalmente tutta la Svizzera francofona e torniamo in Francia, precisamente a Evian. Che è la città della celeberrima acqua, ma anche – almeno fino al 10 gennaio – del consueto sguardo trafiggente di Martin Parr, protagonista di una residenza nella cittadina e poi di una mostra al Palais Lumière (13), che racconta ancora una volta il turismo nell’epoca della globalizzazione.
Bussola a sud per le ultime due tappe – ma fate comunque una sosta a Lione: la città merita, dal centro storico alle costruzioni più recenti, e fino al 3 gennaio c’è ancora la Biennale.
A Saint-Étienne, al MAM (14), c’è da vedere un’accoppiata di mostre di segno italiano. Da un lato la personale di Giovanni Anselmo, uno dei mostri sacri dell’Arte Povera, con opere storiche e un intervento concepito per l’occasione; dall’altro si ripercorre la gloriosa storia – ancora in corso – della romana Fondazione Volume!, allestita in maniera intelligente e coinvolgente, come ci ha raccontato il curatore – nonché direttore del museo – Lóránd Hegyi.
Infine, Grenoble. Dove al Magasin (15) – luogo fra i più mitici di Francia, al netto dell’asso pigliatutto Parigi, dove incontrare la contemporaneità – è di scena Didier Faustino: una mostra personale con opere dal 2007 al 2015, per un artista che bisogna tenere d’occhio attentamente, più di quanto non sia stato fatto sinora.
Marco Enrico Giacomelli
1
Parigi // fino al 15 febbraio 2016
Parmigianino, 1503-1540. Dessins du Louvre
a cura di Dominique Cordellier, Laura Angelucci e Roberta Serra
MUSÉE DU LOUVRE
+33 (0)1 40205317
www.louvre.fr
2
Parigi // fino al 7 febbraio 2016
Anselm Kiefer – L’alchimie du livre
BNF – BIBLIOTHÈQUE NATIONALE DE FRANCE
25 rue Émile Durkheim
+33 (0)1 53795959
www.bnf.fr
3
Parigi // fino al 18 aprile 2016
Anselm Kiefer
a cura di Jean-Michel Bouhours
CENTRE POMPIDOU
Place Georges-Pompidou
+33 (0)1 44781233
www.centrepompidou.fr
4
Parigi // fino al 10 gennaio 2016
Ugo Rondinone – I love John Giorno
a cura di Florence Ostende
PALAIS DE TOKYO
13 avenue du Président Wilson
+33 (0)1 81973588
[email protected]
www.palaisdetokyo.com
5-6
Parigi // fino al 17 gennaio 2016
Biennale des photographes du monde arabe
IMA – INSTITUT DU MONDE ARABE
1 Rue des Fossés Saint-Bernard
MEP – MAISON EUROPÉENNE DE LA PHOTOGRAPHIE
5-7 Rue de Fourcy
www.biennalephotomondearabe.com
7-8
Parigi // fino al 24 gennaio 2016
Qui a peur des femmes photographes?
a cura di Ulrich Pohlmann
MUSÉE DE L’ORANGERIE
Place de la Concorde
+33 (0)1 44778007
www.musee-orangerie.fr
MUSÉE D’ORSAY
1 Rue de la Légion d’Honneur
www.musee-orsay.fr
9
Parigi // fino al 18 gennaio 2016
Robert Doisneau – Un photographe au musée
MUSÉUM NATIONAL D’HISTOIRE NATURELLE
36 rue Geoffroy Saint-Hilaire
+44 (0)1 40795601
[email protected]
www.mnhn.fr
10
Vitry-sur-Seine // fino al 6 marzo 2016
François Morellet – Seven Corridors
a cura di Frank Lamy
MAC VAL
Place de la Libération
+44 (0)1 43916420
[email protected]
www.macval.fr
11
Metz // fino al 28 marzo 2016
Cosa mentale. Les imaginaires de la télépathie dans l’art du XXe siècle
a cura di Pascale Rousseau
CENTRE POMPIDOU-METZ
1 parvis des Droits-de-l’Homme
+33 (0)3 87153939
www.centrepompidou-metz.fr
12
Strasburgo // fino al 17 gennaio 2016
Tristan Tzara – L’homme approximatif
a cura di Serge Fauchereau
MAMCS
1 place Hans Jean Arp
+33 (0)3 68985155
www.musees.strasbourg.eu
13
Evian // fino al 10 gennaio 2016
Martin Parr – Life’s Beach
a cura di William Saadé
PALAIS LUMIÉRE
Quai Albert-Besson
+33 (0)4 50831590
www.ville-evian.fr
14
Saint-Étienne // fino al 24 gennaio 2016
Giovanni Anselmo
Fondazione Volume! Passaggi
a cura di Lóránd Hegyi
MAMC
La Terrasse – rue Fernand Léger
+33 (0)94 77795252
[email protected]
www.mam-st-etienne.fr
15
Grenoble // fino al 27 marzo 2016
Didier Faustino – Des corps & des astres
a cura di Reiko Setsuda
MAGASIN
8 esplanade Andry-Farcy
+33 (0)4 76219584
[email protected]
www.magasin-cnac.org
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