Lazio caput mundi. Invito al viaggio primaverile
Non ce ne vogliano i tifosi. Non c’è nessun intento calcistico. L’appuntamento con i “Percorsi” di Artribune vi porta invece a spasso per la regione. Solo qualche passaggio nella Capitale e poi si spazia tra Capena, Tivoli, la Ciociaria, Latina. Tra arte, cinema e letteratura.
Nell’anno giubilare sono tante le grandi mostre che affollano il cartellone della Capitale. Noi ne scegliamo due in particolare in città e una fuori porta. Prosegue fino all’8 maggio la mostra dedicata a Henri de Toulouse-Lautrec, con 170 opere provenienti dal Museo di Belle Arti di Budapest, allestita presso l’Ara Pacis di Roma. Oltre ad offrirvi la possibilità di vedere un corpus nutrito di opere da una collezione internazionale, la mostra – ripercorrendo la vita dell’artista scomparso a soli trentasei – anni dà l’opportunità di visitare uno dei luoghi più belli della Capitale.
Diversi, o forse no, in una linea continua che li collega virtualmente quantomeno nell’affezione all’espressione sono gli artisti del Gruppo Co.Br.A., celebrati fino al 3 aprile a Palazzo Cipolla dalla Fondazione Roma Museo. Il racconto, datato 1948-1951, dell’avanguardia europea si snoda attraverso opere, documenti, carte, testi, scatti fotografici e così via, tracciando un viaggio immaginario tra Copenaghen, Bruxelles, Amsterdam – città dove il movimento vide la luce e dalle cui iniziali prende nome, contando tra le sue fila numerosi artisti, tra i quali Karel Appel, Asger Jorn, Édouard Jaguer.
Pausa gourmet da Satricvm, tra Nettuno, Latina e Cisterna: tre piani di colori e sapori e un menu che si rinnova mensilmente, per un’esperienza a tutto tondo, polisensoriale. Una delle colonne del boom gastronomico dell’area pontina.
Terza mostra sempre fuori porta, a Capena, poco lontano da Tivoli e nella splendida campagna della provincia romana, presso l’Art Forum Würth, dove per tutto il 2016 è in svolgimento la mostra Nasi odorano tulipani, a testimonianza dell’impegno sociale dei collezionisti Camilla e Reinhold Würth. La mostra, infatti, mette in luce le opere di Outsider Art o Arte Irregolare presenti in collezione, comprendendo un nucleo di lavori realizzati da artisti con disabilità intellettiva che operano in atelier assistiti in Germania.
Non molto lontano, a Bassano Romano c’è il Giardino di Pianamola, un progetto di riqualificazione del territorio che ha portato all’apertura di un parco affascinante sia per gli appassionati di botanica, grazie alla sua collezione di piante e ai vivai, sia per gli appassionati di arte contemporanea. L’ideatrice del progetto nonché curatrice, Elisa Resegotti, rende infatti il luogo location di interessanti mostre periodiche.
Ci si sposta poi nella provincia di Frosinone, più nello specifico a Cassino, dove nel 2013 è stato inaugurato il CAMusAC, che ospita la collezione della famiglia Longo con opere di artisti quali Giovanni Anselmo, Nobuyoshi Araki, Bizhan Bassiri, Alighiero Boetti, Louise Bourgeois, Pedro Cabrita Reis, Enrico Castellani, Jannis Kounellis, Sol LeWitt, Jason Martin, Eliseo Mattiacci, Mario Merz, Vittorio Messina, Nunzio, Luigi Ontani, Julian Opie, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Beverly Pepper, Michelangelo Pistoletto, e una programmazione di mostre ed eventi che si svolge tutto l’anno nello spazio di oltre 2.000 mq.
Ci troviamo in Ciociaria, quella che Anton Giulio Bragaglia così descrisse: “La carta geografica della Ciociaria è una fantasiosa mappa letteraria dai confini vagamente sfumati. Questa vaghezza desta contrasti e polemiche. Per fortuna la terra nostra sta sempre sotto il segno di Circe, maga burliera, che possiede il potere di mutare le forme e l’essenza delle cose viventi. Gli scherzi riferiti da Omero usa farli ai forestieri, non ai compaesani. Circe, comunque, non muta le montagne e i fiumi che, grosso modo, delimitano il suo regno temporale e magico. Per quanto svanito nei contorni, il Regno Ciociaro – che raccoglie l’eredità dei Volsci, degli Ernici e degli Equi – si estende dai Colli Albani ai Monti Aurunci, dall’Appennino Abruzzese al mare”. E infatti il soggetto della Ciociara, reso famoso dal film di Vittorio De Sica con Sophia Loren, aleggia nelle opere e nei racconti di molti artisti, da Francesco Hayez al romanzo di Alberto Moravia fino alla pittura di Fortunato Depero.
Ritorno nella Capitale ad aprile, invece, per Romics, un festival internazionale dedicato a fumetto, animazione, game, entertainment e crossmedia, che nel 2015 ha portato nella fiera romana oltre 200mila persone appassionate del genere, fra strip statunitensi, europee e naturalmente giapponesi, action figure, incontri, appuntamenti con gli ospiti di onore.
Si dorme a Testaccio all’Abitart Hotel, dove ogni camera è abitata da giovani artisti contemporanei romani, mentre nelle aree comuni trovate i maestri. Uno tra tutti: Jannis Kounellis.
Santa Nastro
www.arapacis.it
www.mostracobraroma.it
www.romics.it
www.abitarthotel.com
www.satricvm.it
www.artforumwuerth.it
www.pianamola.org
www.camusac.com
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