NewYorkBeat #3. Da Radio Nuova York all’Armory Week
Radio Nuova York: così si chiama la radio degli italiani a New York. E noi ve la raccontiamo tutta, direttamente dagli studi della Grande Mela. Poi c’è la settimana dell’Armory, che vi racconteremo day by day. Intanto però, nelle pillole trovate tutte le fiere collaterali da non mancare.
UN GIORNALISTA E UN RAPPER
“Dagli studi di Cinacittà, buongiorno New York!”. Apre così Ricky Russo il suo programma della mattina su Radio Nuova York. Lo ascolto dal mio iPhone grazie a una app prima di incontrarlo nel suo appartamento di Chinatown. Apre la porta con un sorriso, mi invita a togliere le scarpe, prende la moka e mette su un caffè. Pochi minuti e suona il campanello: è Polo, che ha portato con sé la pizza per tutti.
Ci sediamo, i microfoni sono spenti e installati accanto a piatti e pentole, la regia e il mixer sono davanti al divano del salotto. Giornalista triestino, amante della musica indipendente rock e alternativa, Ricky ha lavorato per anni a Radio TV Capodistria, dove conduceva il programma In Orbita. Mi racconta che, dopo aver perso il lavoro, nel 2012 ha deciso di “riprovarci” a New York, dove ha incontrato Alberto Cretara, in arte Polo, rapper protagonista dell’ascesa dell’hip hop a Napoli negli Anni Novanta con la crew La Famiglia, attivissimo da quindici anni a New York nel campo della musica, nonché proprietario di Farinella, l’Italian bakery che conta tre punti vendita a Manhattan.
Ricky ha l’aspetto pacato di molti nordici, ascolta, è preciso anche nello humour che affonda con brevi e sottili sentenze. Polo è un vulcano di simpatia e creatività, parla col cuore. I due si piacciono, gli interessi collimano e in pochissimo tempo decidono di mettere in piedi una web radio per gli italiani a New York.
RADIOTERAPIA
Trasmettono da un appartamento situato a ChinaTown perché, dice Polo, “da decenni ormai la comunità italiana sta quasi scomparendo qua, è tutto cinese”. Effettivamente, Little Italy oggi è sempre più piccola e si vedono addirittura ristoranti italiani gestiti da cinesi che invitano a entrare con un buonasela.
“Vogliamo essere non solo una radio“, continua Polo, “ma anche un punto di riferimento per la comunità italiana di New York e sparsa nel mondo. A differenza del passato, l’ondata migratoria degli ultimi anni ha portato in America tanti giovani professionisti di tutti i mestieri, laureati e PhD. È una generazione completamente nuova, numerosa, aperta e solidale. Di loro vogliamo parlare, insieme a tanta musica, in un ambiente rilassato, aperto alle contaminazioni che questa città riesce creare”.
“Non a caso siamo a casa”, scherza Ricky. “Durante le dirette cuciniamo la pasta, mangiamo con gli ospiti che ci vengono a trovare. A volte si condividono pensieri personali e profondi, per esempio come si vive la solitudine a cui ti porta questa città”.
CROWDFUNDING
La radio è stata finanziata grazie a una campagna crownfunding lanciata su Musicraiser. Sia per la raccolta fondi sia per farsi conoscere, sono stati fondamentali due eventi presso il Bowery Electric, lo storico locale del Lower Est Side. Il primo, a settembre, durante il quale si è esibito Clementino; il secondo, a ottobre, che ha visto la partecipazione di Tre Allegri Ragazzi Morti, Frankie Hi Nrg e una serie di musicisti sostenitori del progetto che abitano regolarmente a New York. E, in quest’ultima occasione, anche Jovanotti è passato a dare la sua benedizione al progetto nascente.
Il 5 dicembre 2015 Radio Nuova York ha aperto i microfoni con una diretta di 12 ore non-stop. Durante il primo mese la loro application per smartphone è stata scaricata da più di 2.000 utenti. Oltre ai contributi di Ricky e Polo, il palinsesto coinvolge playlist e live di musicisti americani e programmi condotti da altrettanti giovani talentuosi italiani, come le interviste di Mila Sensi e di Filippo Feel Cavalca, il rock al femminile di Lady Marty, la rubrica di performing arts di Alessia Meloni, la musica e il cinema secondo Frank Jerky e Julian Sachs. Nei prossimi mesi, oltre ad ampliare il palinsesto, sul sito web sarà possibile risentire le puntate in podcast e accedere a una sezione video live.
Suona di nuovo il campanello, i microfoni si riaccendono e lascio il posto al prossimo ospite. Arrivata per strada, mi tornano in mente le parole di Polo: “La radio è di tutti noi, di chi la fa, di chi la ascolta”.
ARMORY ART WEEK
Armory Giunta alla sua 22Esima edizione, è “la fiera” per eccellenza. Quest’anno presenta 205 gallerie provenienti da 36 Paesi e un focus dal tema African Prospectives a cura di Julia Grosse e Yvette Mutumba e con la partecipazione dell’artista Kapwani Kiwanga. Tra i progetti speciali si segnala la partecipazione di Romina De Novellis: l’artista italiana apparirà nuda in una gabbia distribuendo fiori ai visitatori.
Volta Affiliata all’Armory, raccoglie solo show di artisti emergenti presentati da 100 gallerie diverse, profit e non profit. La novità di quest’anno: una sezione curata dall’artista Derrick Adams col titolo Something I Can Feel e uno schermo di 9 metri in cui saranno proiettati, tra gli altri, i lavori di Sonny Sanjay Vadgama e Diana Nerwen.
Scope Ospita 60 gallerie dispiegate su due piani open space, facilmente navigabile grazie a una applicazione per smartphone. Partecipa anche quest’anno l’italiana Dorothy Circus Gallery.
Pulse 45 gallerie provenienti da quattro continenti, circa la metà delle quali non figuravano durante l’edizione del 2015. Interessante il programma dei talk che si susseguiranno durante il giorno e l’atteso Premio Pulse.
Independent Prossima al suo debutto in Europa a Bruxelles, la fiera co-fondata da Elizabeth Dee registra 43 partecipazioni di gallerie (tra cui Gavin Brown a Paula Cooper) e spazi non profit (tra cui Artist Space e White Columns).
ADAA Organizzata da collezionisti americani, è la fiera più antica e prestigiosa degli Stati Uniti. Quest’anno sono state selezionate 72 proposte che raccolgono opere dal XIX secolo a oggi e due focus con le installazioni di Rebecca Horn e la pittura di Beauford Delaney.
Art On Paper Giunta alla sua seconda edizione, è la fiera che esplora i diversi modi in cui gli artisti incorporano la carta nel loro lavoro. Tra i progetti speciali, una grande installazione scultorea dal titolo Rainbow di Li Hongbo, presentata dalla Klein Sun Gallery.
Spring Break Costretta a lasciare la sede di Soho, la quinta edizione della fiera promossa da curatori si svolgerà all’interno dell’ex-ufficio postale di New York sulla 33esima. Il tema di quest’anno: ⌘COPY⌘PASTE.
New City La piccola fiera per artisti emergenti della scena asiatica sarà quest’anno caratterizzata esclusivamente da gallerie giapponesi.
Salon Zürcher Un’intima alternativa alle mega-fiere in stile superstore, la 12esima edizione della fiera del Lower Est Side presenta quest’anno gallerie provenienti da New York, Parigi e Bruxelles.
Moving Image In mostra installazioni e opere video di gallerie e spazi non profit che possono partecipare solo se invitati. Gratuita, si svolge a Chelsea.
Veronica Santi
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