Art16. Al via un’altra fiera a Londra

Inaugura la sera del 19 maggio e apre al pubblico il giorno seguente. È Art16, giovane fiera di Londra che ha appena cambiato direttore. E noi lo abbiamo incontrato, Nathan Clements-Gillespie.

Il neodirettore della fiera londinese Art16nata quattro anni fa col nome, legato all’anno in cui si svolge, Art13 – è Nathan Clements-Gillespie. Un nome noto nell’ambiente, soprattutto a Roma, visto la sua carriera si è svolta per diversi anni al Macro, prima con Luca Massimo Barbero e poi con Bartolomeo Pietromarchi. Ora però la nuova sfida si svolge all’Olympia.

Innanzitutto raccontaci un po’ del tuo percorso personale e professionale, a beneficio di chi non ti conosce ancora. Come e dove ti sei formato e cosa hai fatto, a livello lavorativo, fino ad oggi?
Sono nato e cresciuto a Roma. Dopo la laurea e il master a Oxford, il mio primo incarico è stato con il gallerista Peter Freeman a New York. Quindi nel 2010 Luca Massimo Barbero mi ha offerto l’opportunità di affiancarlo nel nuovo staff che si stava costituendo durante la sua direzione al Macro. È stata un’esperienza stimolante e davvero indimenticabile. Il lavoro è proseguito con Bartolomeo Pietromarchi e quindi con l’arrivo di Beatrice Bulgari alla guida di MacroAmici. Il gruppo si è allargato e con esso anche i progetti. Da non dimenticare viceversa, il Padiglione Italia alla Biennale 2013, curato da Bartolomeo.

Per seguire il nuovo incarico hai dovuto rinunciare a tutti questi lavori o sei riuscito a mantenere qualche collaborazione attiva?
Il mio lavoro a Londra è full time. L’esperienza al Macro è stata fantastica e sono molto riconoscente ai colleghi e alle persone che mi hanno sostenuto lungo tale percorso. Ho mantenuto le relazioni personali, ovviamente. Per esempio, Beatrice Bulgari mi ha fatto l’onore di entrare nell’Advisory Board di Art16 assieme a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, e seguo con interesse sia il lavoro di In Between Art Film (casa di produzione di Beatrice Bulgari) sia quello della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

L’organizzazione per cui lavori a Londra non produce solo la fiera di cui sei diventato direttore. Cosa altro fa?
La fiera è stata lanciata nel 2013 con il nome Art13 da Angus Montgomery e SME London, il team che ha creato ArtHK (ora Art Basel Hong Kong) e che gestisce Art Central HK, PhotoFairs (Shanghai e San Francisco), Sydney Contemporary, India Art Fair e Art16.  Entrambe le società sono leader nel settore di grandi eventi (così come MCH proprietaria di Art Basel o ReedExpo di FIAC e Paris Photo), occupandosi anche della London Fashion Week, dei British Fashion Awards e del London Fashion Weekend.

Nathan Clements-Gillespie - photo (c) Honeybunn Photography

Nathan Clements-Gillespie – photo (c) Honeybunn Photography

Come è nato il contatto con gli organizzatori di Art16? In maniera fortuita? È stato cercato? Come si è concretizzato?
Sono stato contattato nel luglio 2015 da Sophie Macpherson, agenzia di recruiting specializzata nel mondo dell’arte. Hanno creato loro l’incontro con gli organizzatori di Art16.

Che staff hai a disposizione? Hai avuto modo di “portarti” qualcuno con te? Le risorse che hai trovato sono all’altezza? Quanti siete?
Abbiamo un team fisso di dieci persone, oltre al sostegno di due grandi aziende e la loro enorme esperienza in campo fieristico (arte, ma non solo). Da fine aprile e per tutto il mese di maggio si è aggiunta anche una squadra per la gestione degli aspetti tecnici e tecnologici della fiera.

Che budget ha una fiera come questa?
I costi di gestione, soprattutto in una location storica come Olympia a Londra, sono importanti. Gli organizzatori puntano alla qualità nonché al sostegno di giovani gallerie attraverso sezioni come London First ed Emerge. London First è aperta a gallerie in attività da meno di dieci anni che non abbiano ancora esposto nell’ambito di una fiera a Londra.  Emerge, curata da Jonathan Watkins (direttore della Ikon Gallery a Birmingham), è dedicata invece a gallerie con un massimo di sei anni di attività.

Per capire a quali modelli guarderai: quali sono le tre fiere di questa stagione che ti hanno convinto maggiormente e perché?
La mia fiera ideale avrebbe l’energia e la comaraderie di Paris Internationale, lo stile di FIAC e il rigore di Basilea.

Parlaci dello spazio dove si svolge la fiera. Come lo giudichi e come se l’è cavata gli anni precedenti.
Art16 si svolge a Olympia, storico palazzo londinese inaugurato nel 1886 come sede espositiva. A suo tempo era il più grande edificio coperto da un’unica vetrata. Lo spazio è bellissimo, gode di una grande luce naturale ed è ben collegato con la città tramite la Tube e l’Overground, oltre a essere a pochi passi da Kensington High Street e il nuovo Design Museum.

Nathan Clements-Gillespie

Nathan Clements-Gillespie

Hai sempre avuto buoni contatti col collezionismo in Italia. Prevedi un grande aumento di compratori italiani e romani alla prossima edizione?
Lo spero sinceramente e vi accolgo a braccia aperte! Sarebbe per me il più grande complimento.

Qual è il senso di fare una fiera a Londra, la città di Frieze, una delle manifestazioni più cruciali del settore?
Londra è un polo di creatività contemporanea, in crescita di anno in anno. Art16 è una fiera giovane che fa da ponte tra il mondo stimolante dell’arte contemporanea e un pubblico molto ampio. Collezionisti, addetti ai lavori, ma anche professionisti non ancora coinvolti dal sistema dell’arte contemporanea, che si sta decentrando in luoghi sempre più lontani e difficili da raggiungere.

Passiamo ora al tuo progetto artistico-curatoriale. Che prodotto stai preparando e con quali obiettivi? Che fiera sarà la tua prima a Londra? Quali saranno le grandi novità?
Una fiera energica ed elegante, rivolta al futuro ma con una forte coscienza del presente e rispetto per il passato. Un luogo fresco e di scoperta, sia artistica sia commerciale, dove si respira non solo l’arte ma la creatività contemporanea. Secondo The Art Newspaper la mostra museale più visitata del 2015 è stata quella di Chen Cheng-po (rappresentato da Liang Gallery, presente ad Art16), al National Palace Museum di Taipei. C’è un mondo dell’arte oltre il “mondo dell’arte.”
Assieme alle gallerie, i visitatori di Art16 potranno scoprire installazioni di Rasheed Araeen, Romuald Hazoumé, Olga de Amaraal, Zhao Zhao, Chun Kwang Young, Hu Xiaoyuan e Philip Colbert, giovane designer e artista inglese già affermatosi alla Tate Modern nell’ambito della mostra The World Goes Pop.
Parteciperanno ai nostri talk Dylan Jones (Editor, British GQ), Kenny Schachter, le collezioniste Valeria Napoleone e Anita Zabludowicz OBE e giovani creative come Tayah Leigh Barrs e Simon Sakhai (fondatore del Moving Museum).
L’artista Jonathan Monk ha creato una performance per la fiera, Premier League Table (top to bottom, bottom to top) curata da Adam Carr, curatore al MOSTYN.

Massimiliano Tonelli

www.artfairslondon.com

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Massimiliano Tonelli

Massimiliano Tonelli

È laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Siena. Dal 1999 al 2011 è stato direttore della piattaforma editoriale cartacea e web Exibart. Direttore editoriale del Gambero Rosso dal 2012 al 2021. Ha moderato e preso parte come relatore a…

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