La pittrice Jadé Fadojutimi nella lista di donne più influenti secondo Vogue Britain: ecco perché
Sulla lista delle 25 donne più influenti di Vogue Britain compare solo il nome di un’artista visiva, Jadé Fadojutimi della galleria londinese Pippy Houldsworth Gallery, chi è questa donna? Andiamo a scoprirlo…
Il numero di settembre della nota rivista di moda, fondata nel lontano 1892 a New York, è quest’anno dedicato alle donne che, secondo Vogue, stanno “plasmando il 2021 e oltre“. Insieme alla stilista Vivienne Westwood, all’attrice Kate Winslet e alla cantante di Spotify Sulinna Ong, compare il nome di un’artista visiva compare nella lista delle 25 donne più influenti stilata da Vogue Britain. Chi è Jadé Fadojutimi e perché viene inserita tra queste importanti icone?
CHI È JADE FADOJUTIMI
Jadé Fadojutimi (1993), artista britannica della Pippy Houldsworth Gallery di Londra, concepisce dei dipinti in bilico tra figurazione e astrazione, usando la tela come cassa di risonanza per dare spazio e sfogo alle sue emozioni, sia negative che positive. La sua tavolozza è vivida, florida ed esuberante. Oltre ad indagare la propria identità, l’artista è affascinata dall’ambiente circostante, dal modo in cui ognuno esprime la propria personalità attraverso stile e abbigliamento; per questo include nei suoi dipinti pattern ripresi da frammenti di stoffe o dalle fantasie dei collant. Nel 2020 Jadé Fadojutimi è diventata la più giovane artista ad essere inclusa nella collezione della Tate, a soli 27 anni. Si è laureata nel 2017 alla RCA e i suoi lavori sono richiesti da collezionisti di tutto il mondo. La sua opera Concealment: An essential generated by the lack of shade del 2019 è stata venduta lo scorso 8 giugno ad Hong Kong per oltre 730 mila dollari dalla casa d’aste Phillips in collaborazione con Poly, superando di 7 volte la stima iniziale.
CHI SONO LE 25 DONNE PIÙ INFLUENTI SECONDO VOGUE
Vediamo insieme alcune delle altre donne che, a detta di Vogue Britain, stanno spiccando nel loro campo, contribuendo a rivoluzionare standard, pensieri e approcci creativi. Compare senza molte sorprese la Duchessa di Sussex che ha acceso i riflettori su di sé, soprattutto dopo l’intervista di Oprah Winfrey in cui accusava di razzismo la casa reale britannica. Rachel Meghan Markle è in compagnia della trentanovenne Catherine Middleton, Duchessa di Cambridge e moglie del principe William, dallo stile molto differente. Presente anche la ventiduenne Soma Sara, in qualità di ideatrice del portale Everyone’s Invited che sprona uomini e donne vittime di violenza sessuale a condividere in forma anonima le proprie testimonianze. In pochissimo tempo è riuscita a raccoglierne più di 15.000 spingendo l’Ofsted a lanciare un’indagine storica sulla violenza sessuale nelle scuole. Si prosegue con Joeli Brearley, fondatrice dell’associazione di beneficenza Pregnant Then Screwed, ha condotto una campagna per i diritti delle donne incinte e delle madri discriminate sul lavoro. Non poteva mancare la stilista Vivienne Westwood che, oltre ad essere una designer d’eccezione, eccentrica e dirompente, porta avanti un’accanita lotta contro i conflitti bellici e l’impatto ambientale. Il suo manifesto? “Il capitalismo è un’economia di guerra”, smettiamo di produrre e vendere armi. Dono incluse nell’eclettica lista l’attrice di Bridgerton Phoebe Dynevor, la musicista FKA Twigs e i Premi Oscar Kate Winslet e Emerald Fennell. Quest’ultima è un’artista poliedrica: ha recitato in The Crown, è sceneggiatrice di Killing Eve e regista di Una donna promettente. E ancora… Cassandra Russell, Head of Fashion, Luxury & Retail Brand Partnerships di TikTok, la pilota di auto da corsa e attivista dei diritti transgender Charlie Martin, l’hairstylist britannica-ghanese Charlotte Mensah, la presidentessa della FA Debbie Hewitt, l’agente letterario Emma Paterson.
—Giorgia Basili
https://www.vogue.co.uk/news/article/the-vogue-25-the-women-shaping-2021
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