Si sa che l’universo dei videogiochi è estremamente variegato essendo chiamato a rispondere ai gusti di una clientela vastissima, di tutte le età, generi e declinazioni. Abbiamo visto per il settecentesimo anno dalla morte di Dante Alighieri come i game designer si siano sbizzarriti ad ideare versioni ludiche della Divina Commedia, ad esempio Dante’s Inferno. Oppure come si riesca a coniugare musica e videogioco o ancora come gli stessi musei sempre più spesso si interroghino su come attirare nuovi pubblici grazie al supporto del gaming.
MUSEI E GAMIFICATION. VIDEOGAMES! IN MOSTRA A TRIESTE
Ecco che, in un periodo di rivoluzione museale, in cui tutte le collezioni e le istituzioni iniziano a spostarsi verso il digitale, l’interattività, l’edutainment (fusione tra educazione e intrattenimento), arriva a Trieste la mostra Videogames!, progetto a firma dei produttori di mostre di Arthemisia, con l’obiettivo di raccontare nascita ed evoluzione dei videogiochi. Si va dai primissimi esperimenti degli Anni Cinquanta fino alle realizzazioni più attuali. Non solo, si cerca di coinvolgere il pubblico proponendogli di interagire, in prima persona, con gli exhibit e con i dispositivi, vintage o ultramoderni, disponibili in mostra.
LA MOSTRA VIDEOGAMES! A TRIESTE
Dal 26 novembre fino al 20 febbraio, al Salone degli Incanti di Trieste, saranno allestite, in un percorso curato da Lorenzo Banci e Damiano Bordoni, 200 strutture tra console, cabinati e giochi di ogni tipologia e natura, ma anche sale immersive e stazioni interattive per gli utenti, il tutto arricchito da aneddoti ed esperimenti, formule vincenti che “hanno reso il videogame uno dei maggiori fenomeni globali di ogni tempo”. Insieme al fascino vintage di alcuni videogiochi potrà essere apprezzata e approfondita la storia del design e dello sviluppo tecnologico degli ultimi 70 anni.
– Giorgia Basili
https://www.discover-trieste.it
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati