Marcello Dell’Utri investe i 30 milioni eredità di Berlusconi per una biblioteca nella Valle dei Templi
Dopo i figli, la fidanzata e il fratello, nel testamento del Cavaliere compare anche il fidato collaboratore ed ex senatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri. Un’eredità che prenderà forma in uno spazio culturale ad Agrigento
Silvio Berlusconi continua a far parlare di sé, e questa volta lo fa con le volontà lasciate nel suo testamento. Dopo aver citato i figli – di primo e secondo letto – e il fratello, si parla anche di Marcello Dell’Utri, l’ex braccio destro del Cavaliere. Tante le indiscrezioni nate da questo cospicuo lascito, avvalorate da un passato (decisamente) poco limpido. Infatti, come si legge su open.online, “secondo il tribunale di Palermo, è proprio Dell’Utri che porta nella villa di Arcore il mafioso Vittorio Mangano, facendo da mediatore tra Berlusconi e Cosa Nostra”, costandogli nel 2014 una condanna a sette anni di reclusione per concorso in esterno in associazione mafiosa. Forse, quello dell’ex Premier, è l’ultimo “ringraziamento” per il silenzio mantenuto sui potenziali rapporti con la sfera mafiosa? Dell’Utri smentisce tali supposizioni sulle pagine del Corriere della Sera, spiegando anche che forma prenderà questo inaspettato regalo.
La “Biblioteca Utriana” nella Valle dei Templi di Agrigento
Una somma che sarà investita da Marcello Dell’Utri per la realizzazione di “una biblioteca di libri di letteratura siciliana nel cuore della Valle dei Templi. Sarà il mio dono e anche quello del mio amico Silvio per Agrigento Capitale della Cultura 2025. Sarà pronta per quella data” assicura l’ex collaboratore del Cavaliere nell’intervista condotta da Felice Cavallaro sul Corriere della Sera. Ma il progetto non sarà un semplice investimento, ma una “donazione modale”, spiega Dell’Utri, “significa che io do una cosa a te, a condizione che tu faccia ciò che ti chiedo. E io chiedo l’attivazione di un laboratorio di restauro del libro e della carta, oltre a un master in biblioteca e un master in economia legato all’editoria e ai libri. Visto che il Polo universitario di Agrigento ha i docenti dei Beni culturali dell’ateneo di Palermo, tutti insieme si lavori ad un’officina del sapere per studenti e ricercatori”. Così facendo, la futura “Biblioteca Utriana” diventerà un punto di riferimento per ricercatori e turisti per approfondire la storia dell’isola, prendendo le sembianze della biblioteca di via del Senato a Milano.
Valentina Muzi
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