La Casa degli Atellani di Milano dopo l’acquisto da parte di Arnault chiude al pubblico
La dimora appartenuta a Ludovico il Moro e la Vigna di Leonardo Da Vinci, in Corso Magenta, chiuderanno al pubblico. Sebbene non siano ancora chiare le motivazioni, tutto sembra essere riconducibile al neo proprietario patron di Louis Vuitton
Riaperte al pubblico nel 2015, la Casa degli Atellani e la Vigna di Leonardo Da Vinci sono due delle attrazioni più importanti di Milano, tanto che la neo assessora alla cultura della Regione Lombardia, Francesca Caruso, si era augurata che potessero restare “patrimonio nazionale” e potessero “costituire una tappa all’interno del circuito vinciano”, come si legge su Milano Today. Un desiderio che sfuma lo scorso dicembre, quando il complesso Rinascimentale viene acquistato dall’imprenditore francese Bernard Arnault, fondatore, chairmand e CEO del gruppo Lvmh, la multinazionale proprietaria di oltre 70 brand di moda e di lusso, tra cui Dior, Bulgari, Fendi e Louis Vuitton.
La Casa degli Atellani e la Vigna di Leonardo Da Vinci avranno uso privato?
La fascinazione per Milano da parte del magnate francese si era già manifestata nel 2013, quando acquistò la pasticceria Cova, un gioiello in via Montenapoleone. Ad oggi la pasticceria ha cambiato aspetto, assumendo i toni elitari propri del gruppo Lvmh; avverrà lo stesso per lo storico immobile in Corso Magenta? Questo ancora non ci è dato saperlo, ma fonti vicine alla famiglia Arnault dicono che “Casa degli Atellani avrà uso essenzialmente privato – come già oggi – con una parte dedicata ad attività culturali e al pubblico. L’idea è di riportare questo edificio, di importanza storica e artistica, al suo splendore. Evidentemente il progetto sarà sviluppato di concerto con la Soprintendenza ai Beni culturali e con il Comune di Milano”. In attesa che il progetto prenda forma, lo storico immobile e il verde giardino non saranno più aperti al pubblico a partire dal primo ottobre (come si evince dal sito).
La Casa degli Atellani e la Vigna di Leonardo a Milano
Era il 25 settembre del 1490 quando Ludovico il Moro decise di regalare al nobile Signor Giacomo di Lucia dell’Atella (suo cavaliere e intimo scudiero) le due case vicine, acquistate dai Landi, conti di Piacenza. Le dimore e il rigoglioso giardino furono al centro della vita mondana milanese per tutto il periodo sforzesco, come testimoniano gli affreschi rinvenuti alle pareti e le novelle di Matteo Bandello. Nel 1498, invece, il Duca di Milano decise di donare a Leonardo Da Vinci un piccolo appezzamento di terra con vigna adiacente al giardino degli Atellani.
Dopo diversi passaggi di proprietà, il complesso quattrocentesco viene acquistato dall’ingegnere e senatore Ettore Conti nel 1919, affidando all’architetto Piero Portaluppi il progetto di restauro. L’architetto trasforma le due case in una sola dimora, abbattendo le mura che separano le corti preesistenti e creando un unico ingresso. Con lui si riscoprono gli affreschi e i reperti scovati nei cinque secoli di vita dell’edificio, come si vede nella Sala dello Zodiaco e nello Studio di Ettore Conti, che affaccia direttamente sulla Vigna di Leonardo trasformata in pieno stile neobarocco.
Valentina Muzi
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