Banksy in tribunale per diffamazione. Sarà costretto a svelare la sua identità?
Il celebre e inafferrabile writer inglese sarà costretto a presentarsi all’Alta corte di Londra a volto scoperto per rispondere dell’accusa mossa dall’imprenditore Andrew Gallagher. In attesa dell’evento, i siti di scommesse puntano sulla vera identità
Oltre ad aver dato lustro ai graffiti e alla Street art con opere come Girl with Balloon e Flower Thrower, a Banksy va riconosciuta anche la caparbietà di non aver mai rivelato la sua vera identità per decenni. Una peculiarità che ha alimentato la sua fama, costruendo un personaggio dietro l’anonimato. Eppure sembra che questo alone di mistero stia per svanire perché l’inafferrabile artista è stato citato in giudizio per diffamazione (assieme alla sua società, Pest Control Ltd) dall’imprenditore del mondo dell’arteAndrew Gallagher, ragion per cui dovrà presentarsi al tribunale di Londra per rispondere dell’accusa a volto scoperto e con tanto di documenti alla mano. A darne notizia è la testata britannica Daily Mail, rivelandone le generalità.
L’identità di Banksy secondo il Daily Mail
Stando all’articolo firmato dai giornalisti Richard Eden ed Eleanor Dye (e ripreso da Wired), dietro il nickname di Banksy si cela un uomo di 53 anni, di nome Robin Gunnigham, originario di Bristol. Una tesi che trova conferma anche nelle recenti dichiarazioni di Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, esperti dell’opera di Banksy nonché curatori di una mostra appena conclusa a Lecce. Insomma, stiamo parlando della fine di un mito? Oppure la crescita della fama (nonché del mercato) del writer più famoso del mondo?
I siti di scommesse speculano sulla vera identità di Banksy
E mentre Banksy è alle prese con un processo per diffamazione, i siti di scommesse tornano a puntare sulla sua vera identità, consapevoli che questa volta la vincita potrebbe essere reale.
Infatti, se fino a qualche anno fa le ipotesi più accreditate fossero quelle di Robert Del Naja, il frontman dei Massive Attack, KAWS e Tom Brady, supponendo anche che potesse trattarsi di una donna o, addirittura, di un collettivo; oggi il grande pubblico possiede già un nome e un cognome, e corrisponde a quello di Robin Gunningham, per l’appunto.
Sulla base di queste rivelazioni, la piattaforma BetOnline, sta raccogliendo scommesse non solo sulla sua identità, ma anche sull’esito del processo.
Valentina Muzi
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