La pazienza verso la SIAE sta velocemente terminando. Repubblica esce con pagine intere senza foto di opere d’arte

Dopo la presa di posizione del quotidiano Repubblica contro la normativa sui diritti d’autore che rende impossibile esercitare a pieno il diritto di cronaca, il presidente della SIAE avanza una proposta che renderebbe l’Italia il Paese europea più liberale in materia. Si concretizzerà?

Qualcuno, finalmente, sembra aver preso sul serio le rimostranze della stampa italiana in merito all’inaudita politica della SIAE, che trasforma in un percorso a ostacoli la pubblicazione di foto coperte dai diritti d’autore. E non si tratta di una voce qualsiasi, ma di Salvatore Nastasi, che della Società italiana autori ed editori è presidente. 

La SIAE impedisce il lavoro ai giornali d’arte

La sua proposta, che se dovesse concretizzarsi determinerebbe a quanto pare un primato italiano nella liberalizzazione della divulgazione di immagini per diritto di cronaca, arriva a un giorno di distanza dall’ennesima denuncia sull’impossibilità di riprodurre le immagini di opere d’arte per giornali e gallerie, avanzata da Repubblica attraverso un articolo di Dario Olivero per la sezione Cultura del quotidiano. Una campagna iniziata qualche mese fa da Artribune, che solo qualche giorno fa – in riferimento allo “spazio vuoto” che accompagnava la rubrica sull’arte di Tomaso Montanari per Il Venerdì – tornava a sottoporre il paradosso all’attenzione dei lettori, dopo averlo a più riprese analizzato, anche interpellando direttamente la SIAE (con l’intervista a Stefania Caponetti), scontrandosi con un muro di gomma.

La SIAE sulle immagini coperte da diritto d’autore: 4 gratis per ogni articolo

Ora le parole di Nastasi sembrano aprire un nuovo capitolo: “Quattro immagini gratis per ogni articolo di cronaca, su carta o online” propone il presidente della SIAE “Rendiamo l’Italia il regime più liberale d’Europa sul diritto di cronaca”. “Il tema posto da Repubblica” continua Nastasi sulle pagine del quotidiano “ci impegna ad accelerare e risolvere in maniera chiara e definitiva la questione su cui la SIAE sta lavorando da tempo. Nei prossimi giorni proporrò al consiglio di gestione della Società una soluzione che rispetti le norme (quelle vigenti si rifanno a una legge del 1941, ndr) ma che consenta di mettersi al passo coi tempi e in linea con le principali nazioni europee”. Peccato che Nastasi non consideri le significative differenze tra un articolo su carta (dove quattro foto possono essere un numero congruo) e uno online dove spesso per rendere appetibile un contenuto c’è una oggettiva necessità di corredarlo da gallery fotografiche più ampie. Equiparare stampa cartacea e online rischia di essere una toppa non sufficiente. Nelle intenzioni del presidente ci sarebbe ora la volontà di superare in liberalità anche il Paese con la normativa “più compatibile con il nostro in tema di tutela del diritto d’autore”: la Francia, “dove per ogni articolo su carta sono consentite due riproduzioni gratuite, ma con una forte limitazione alle dimensioni dell’immagine”. La proposta al vaglio consentirebbe invece di “accostare anche 4 immagini, senza corresponsione di alcunché alla SIAE e senza alcuna limitazione di dimensioni” a qualsiasi articolo che eserciti il diritto di cronaca, su carta o online. Senza differenziare e, in definitiva, rischiando di penalizzare i media online e il loro traffico che poi è quasi sempre la fonte del loro sostentamento. Speriamo dunque che le proposte formulate a caldo possano essere migliorate ulteriormente.

Livia Montagnoli 

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