Fratelli d’Italia vuole incastrare la giornalista Serena Bortone per essersi fatta fare l’autografo da Pistoletto
La giornalista e conduttrice fece disegnare a Pistoletto in diretta tv uno specchio. Che poi risultò essere di sua proprietà. Ora la Vigilanza Rai ventila l'ipotesi che quell'oggetto sia diventato un'opera di valore
Sono passati appena tre mesi dall’ultima polemica che l’ha travolta circa il caso Scurati, e già Serena Bortone si ritrova in mezzo all’occhio del ciclone. Nel giro di poche ore la giornalista e conduttrice Rai è infatti finita al centro di un nuovo polverone mediatico su una non-opera con disegnata durante un suo programma dall’artistar Michelangelo Pistoletto, che ora si trova ora a casa sua a Roma.
L’opera firmata da Pistoletto in Rai
Facciamo un passo indietro. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, durante la puntata del 14 marzo 2023 del programma Oggi è un altro giorno… su Rai 1, condotta da Bortone, Michelangelo Pistoletto che era ospite per parlare del suo lavoro aveva firmato in diretta uno specchio e ci aveva disegnato sopra il suo famoso Terzo Paradiso. Lo specchio era di proprietà della conduttrice che lo aveva messo a disposizione trovandolo in una casa di sua nonna per sostituire quello di scena, particolarmente brutto. La giornalista aveva poi commentato: “Tutto può diventare opera d’arte. Io questo poi me lo porto a casa: è mio lo specchio“. E così era stato come dimostrato anche da un servizio fotografico de La Repubblica pubblicato nel dicembre successivo e ambientato a casa della giornalista. La faccenda finì lì. La firma e il disegno del resto non erano che un atto estemporaneo, non diversamente da un autore che autografa un libro o un personaggio pubblico fa una dedica o un selfie. Ora la Commissione Vigilanza Rai contesta a Bortone la presenza nel suo appartamento di questo specchio specchio. Sembra un’assurdità, ma non lo è: è solo una rappresaglia, una vendetta dovuta al caso Scurati di qualche mese fa.
Serena Bortone e il Caso Scurati
La conduttrice era già stata al centro di una bufera quando in una puntata del suo programma Chesarà… su Rai 3 pochi giorni prima dello scorso 25 aprile, lo scrittore Antonio Scurati avrebbe dovuto leggere un testo in cui definiva il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, un “gruppo dirigente post-fascista” che vorrebbe “riscrivere la storia” disconoscendo la Resistenza e l’antifascismo. L’intervento era stato annullato dalla zelantissima dirigenza Rai la sera prima senza spiegazioni chiare, al che Bortone aveva prima pubblicato sulla propria pagina Facebook un post in cui diceva di non aver ricevuto delle “spiegazioni plausibili” e poi aveva letto lei stessa il monologo di Scurati durante la puntata. In seguito, molti giornalisti Rai avevano chiesto spiegazioni e scioperato accusando la Rai di censura. L’azienda aveva prima mandato una lettera di contestazione disciplinare alla giornalista, e poi l’aveva sospesa per sei giorni.
La risposta di Michelangelo Pistoletto
“Ho firmato una cosa mentre ero in una trasmissione, non pensando che rimanesse come patrimonio della Rai o che diventasse un ricordo che la persona che mi ha intervistato portava con sé. Non me lo sono chiesto“, ha risposto Pistoletto a La Repubbblica, Aggiungendo: “Non è di per sé un’opera originale, ma il simbolo della creazione. È un controsenso che diventi il simbolo della discordia”. All’ANSA il maestro dell’Arte Povera ha anche specificato che, secondo lui, il problema non sussiste. Eppure il caso è finito in Vigilanza Rai, e i membri della Commissione di Fratelli d’Italia hanno anticipato un’interrogazione chiedendo “se tale comportamento sia compatibile con il Codice etico al quale i dipendenti Rai sono tenuti ad attenersi, e quali potrebbero essere i provvedimenti da comminare nei confronti della giornalista Serena Bortone“. Non conoscendo neppure da lontano le dinamiche del mercato dell’arte (un’opera per avere un valore deve essere autenticata, riconosciuta, certificata, tracciata, pubblicata) i commissari sono convinti che Bortone con quello specchio disegnato possa arricchirsi e allora vogliono punirla. Insomma l’accanimento contro Bortone dopo lo scorso 25 aprile continua oltre ogni soglia del ridicolo, con i politici di Fratelli d’Italia che non stanno facendo altro che dare ragione a quel monologo di Scurati. Che in effetti sembrava esagerato, e invece…
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