
Non una semplice conferenza stampa, ma un vero e proprio preludio alla conferenza Città nel Futuro 2030–2050, in programma a Roma il prossimo ottobre. La mattinata di lavori, densa di interventi e visioni, si è svolta in una sala gremita, segno dell’interesse che i temi dell’abitare e dell’acqua – fulcro del dibattito – suscitano, soprattutto in un momento in cui il futuro urbano appare sempre più determinante per le sorti del pianeta.
La conferenza Città nel futuro
Federica Brancaccio, Presidente di ANCE, ha denunciato come la nuova emergenza tariffaria innescata dall’amministrazione Trump rischi di sommarsi a un’altra, ben più antica e strutturale: l’emergenza dell’approccio emergenziale dell’Italia. Un paese che, ha affermato, “non può più permettersi di rincorrere le urgenze”, ma ha invece urgente bisogno di visione. Visione che deve articolarsi lungo due assi fondamentali: l’abitare e la gestione sostenibile delle risorse idriche.
Nel suo intervento Brancaccio ha elogiato la proposta di legge del Senatore Maurizio Gasparri sulla rigenerazione urbana, definendola “coraggiosa e necessaria” per superare “regole folli” e procedure che paralizzano i progetti. Non ha invece nascosto la propria delusione per l’assenza in questa fase politica della voce del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – pur senza mai nominarlo direttamente – è stato chiaro il riferimento al Ministro Matteo Salvini. Uno scambio di sguardi eloquenti tra i presenti ha dato corpo a un disagio diffuso. Brancaccio ha però colto l’occasione per ricordare positivamente l’impegno di molti sindaci, anche di piccoli e medi comuni, nell’attuazione del PNRR.

L’intervento di Francesco Rutelli
La sua riflessione si è poi rivolta all’ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli, ideatore del convegno, sottolineando la memoria ancora viva della sua dedizione e dei risultati ottenuti nei due mandati capitolini. Rutelli ha annunciato che la prima giornata del convegno, il 7 ottobre, si terrà presso la Camera dei Deputati, in un’ottica di apertura e coinvolgimento trasversale delle forze politiche. Un momento cruciale, alla vigilia delle sessioni di bilancio, per far recepire misure urgenti in materia di affordable housing. Ha inoltre ringraziato la nuova presidente del MAXXI per aver messo a disposizione gli spazi del museo per le due giornate successive. Rutelli ha messo in guardia contro i due opposti rischi che minacciano il dibattito: il negazionismo e la overregulation.
La lectio magistralis di Ricky Burdett: i casi di Londra e Barcellona
Manuela Perrone ha coordinato gli interventi, introducendo una mini-lectio magistralis di Ricky Burdett, Direttore della London School of Economics. Burdett ha portato l’esperienza delle metropoli europee, come Londra e Barcellona, dove la collaborazione pubblico-privato ha permesso la rigenerazione di interi quartieri. Il suo intervento ha evidenziato come le città ospiteranno entro il 2050 oltre il 70% della popolazione mondiale, producendo il 75% delle emissioni di CO2, ma al contempo saranno teatro delle contraddizioni più drammatiche: un terzo dei nuovi abitanti vivrà in condizioni non dignitose.
La giurista Natalia Bagnato ha rilanciato la necessità di una legislazione chiara e snella sulla rigenerazione urbana, che non solo mitighi la overregulation ma favorisca anche l’adattamento alle nuove condizioni climatiche, tema che sarà al centro della prossima Biennale di Architettura curata da Carlo Ratti.
Un suggestivo affondo scientifico è arrivato da Giulio Boccaletti, Direttore scientifico del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, che ha ammonito: “Siamo già nel futuro che avevamo sperato di evitare”. È stato poi Erasmo D’Angelis, Presidente della Fondazione Earth Water Agenda, a tracciare una linea di continuità storica: dall’idrologia delle civiltà antiche all’idraulica moderna, passando per le grandi bonifiche volute da Giacomo Matteotti. Un richiamo non solo alla manutenzione delle infrastrutture, ma anche al valore strategico dell’ingegneria italiana nel mondo.
Artribune e la rigenerazione urbana
Ha concluso i lavori Ledo Prato, Segretario Generale di Mecenate 90 e partner dell’iniziativa, con un appello a “pensare il futuro della città come bene comune da progettare con intelligenza e giustizia intergenerazionale”.
Un incontro denso, ricco di voci, visioni e prospettive. Molto più di un semplice annuncio: un anticipo di ciò che il Convegno di ottobre si propone di essere. Per chi si occupa di rigenerazione urbana, sostenibilità, nuove economie della cultura e dell’abitare, l’appuntamento è già fissato.
Artribune insieme a Render – la nostra newsletter dedicata a progettazione e trasformazione urbana – continuerà a seguire il dibattito e auspica nuovi e diversi contributi da tutti coloro che hanno idee per portare le nostre “Città nel Futuro”.
Paolo Cuccia
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