Lorenza Sala
All’inizio furono, in tenera età, le immagini di King Kong, con il gorillone che agguanta la bambolina Jessica Lange e agile come pesasse niente si arrampica sulle Torri Gemelle sbraitando… Poi venne Via col Vento, e i capricci della viziata guerriera Rossella-Scarlett, quasi un po’ omonima, quasi ispirazione di un nome. Nell’adolescenza vennero i deliri visionari di David Lynch, con le struggenti colonne sonore di Angelo Badalamenti, e la violenza romantic-splatter di Natural Born Killers e Pulp Fiction. Lorenza Rossella Sala capì che voleva fare la regista. Studiò Scienze Audiovisive presso il C.I.S.A. – Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive a Lugano, ma malgrado il diploma non diventò mai regista. Avida lettrice, per qualche anno scrisse per la rivista Ticino Management, fino a quando il vuoto dell’ignoranza in campo economico la portò a studiare Economia Aziendale, e a laurearsi. Obbligato il passo successivo presso la fiduciaria di famiglia, dove iniziò assistendo il padre nella gestione patrimoniale, per poi diventare gerente della propria fiduciaria. L’inquietudine di non appartenere a quel settore trovò finalmente sollievo quando il fratello Adriano, avvocato, decise di avviare una società di Art Advisory. Il cerchio si chiuse, si ritornò alle origini, rincorrendo l’emozione, non più nel cinema ma nell’arte, da spettatrice passiva e attiva, attraverso fiere, esposizioni, aste, letteratura… E articoli scritti e ancora da scrivere, per continuare a emozionarsi, inseguendo l’arte.
Fondazione Gabriele e Anna Braglia, Lugano – fino al 17 dicembre 2016. La sede svizzera ospita una sessantina di opere dell’artista sloveno. Una vita segnata…