Rijksmuseum chiude la sua sede all’aeroporto di Amsterdam-Schiphol per le perdite d’acqua piovana
Il museo olandese ha deciso di chiudere temporaneamente la sua sede all’aeroporto di Amsterdam-Schiphol dopo le perdite di acqua che per settimane è gocciolata sulle vetrine contenenti i capolavori della “Golden Age”. Per raccogliere la pioggia, erano stati collocati tre grandi secchi accanto ai dipinti in mostra
Piove sulle opere d’arte. È quanto accaduto in Olanda presso l’aeroporto di Amsterdam-Schiphol, dal 2002 sede distaccata del Rijksmuseum. Il particolare spazio espositivo – che come vi abbiamo già raccontato rappresenta il primo caso al mondo di istituzione museale con “succursale” in una venue decisamente non convenzionale – è stato rinnovato lo scorso anno e riaperto nel settembre 2017, con un’esposizione di 10 dipinti che ripercorre la storia della pittura olandese del XVII secolo. Per settimane, però, su queste opere – o per meglio dire, sulle vetrine deputate alla loro protezione – è gocciolata un’ingente quantità di acqua piovana proveniente dal tetto, negli ultimi tempi soggetto a lavori di ristrutturazione a causa di un guasto. Ma nonostante la manutenzione, le infiltrazioni e le perdite d’acqua si sono susseguite per giorni, al punto da spingere il Rijksmuseum a chiudere temporaneamente la sua sede aeroportuale.
DALL’ETÀ DELL’ORO ALLE INFILTRAZIONI D’ACQUA
Lo speciale avamposto del Rijksmuseum è collocato tra le lounge 2 e 3 dell’aeroporto di Amsterdam-Schiphol. Qui si trovano dieci dipinti della collezione del museo risalenti alla cosiddetta “Golden Age” olandese: paesaggi bucolici, paesaggi marini, ritratti e nature morte realizzati da maestri del calibro di Jan van Goyen, Willem van Velde il Giovane, Abraham Mignon e Michiel van Mierevelt sono esposti lungo uno spazio a forma di S di 167 metri quadrati, progettato da NEXT Architects. Sulle vetrine che proteggono i capolavori esposti, però, lo scorso 15 gennaio è iniziata a gocciolare acqua piovana a causa di un guasto del tetto. Sebbene il giorno seguente il soffitto sia stato riparato, la pioggia ha continuato a infiltrarsi e a gocciolare sull’area dell’aeroporto adibita a museo. Il personale del Rijksmuseum, in un primo momento, ha comunque deciso di non spostare le opere perché, dopo aver effettuato diversi sopralluoghi, hanno appurato che “le gocce non potevano raggiungere i dipinti”. Ma le perdite d’acqua si sono susseguite fino a pochi giorni fa, e il personale dell’aeroporto ha provveduto collocando tre grandi secchi accanto alle vetrine con i dipinti. Il museo, dopo l’ultimo sopralluogo dello scorso 24 gennaio, ha ammesso che le vetrine “non possono essere completamente a tenuta stagna”, tuttavia “non c’era traccia di acqua che gocciolasse dentro”.
LA CHIUSURA DEL MUSEO
Negli ultimi giorni però il Rijksmuseum ha deciso di chiudere provvisoriamente la sua sede aeroportuale, a causa dei lavori di ristrutturazione del tetto che stanno richiedendo più tempo del previsto. “Il Rijksmuseum chiuderà temporaneamente la sua filiale all’aeroporto di Amsterdam-Schiphol”, ha dichiarato il museo in una nota stampa. “I lavori di costruzione sul tetto dell’Holland Boulevard impiegheranno più tempo del previsto. Questo è stato deciso dopo la perdita della scorsa settimana, episodio che non ha recato conseguenze a nessuna opera in mostra. In consultazione con l’aeroporto di Amsterdam Schiphol, il Rijksmuseum ha deciso di spostare temporaneamente i dieci dipinti e le piastrelle del XVII secolo fino al completamento dei lavori. Le opere dovrebbero tornare in mostra questa estate”.
– Desirée Maida
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