“Mandiamo la Gioconda in tutto il mondo”, la proposta choc del ministro francese Françoise Nyssen
“Dare in prestito ai musei di tutto il mondo la Gioconda per combattere la segregazione culturale”. È la proposta del ministro della Cultura francese Françoise Nyssen, lasciando di stucco esperti e connazionali “gelosi” del capolavoro di Leonardo da Vinci. E qualcuno si è già proposto per ospitare il dipinto…
Nel 2012, non ebbe l’esito sperato la campagna sostenuta da migliaia di persone e nemmeno una richiesta ufficiale da parte della città di Firenze per far tornare in Italia la celebre Monna Lisa di Leonardo da Vinci, opera feticcio, simbolo e vanto del Louvre di Parigi. Figuriamoci poi se nel 2006 – torniamo quindi indietro nel tempo –, sulla scia dell’entusiasmo procurato dal trionfo dell’Italia ai mondiali di calcio vincendo proprio contro la Francia, il moto e il motto d’orgoglio “e adesso ridateci la Gioconda” urlato e sostenuto dagli italiani abbia potuto minimamente scalfire il sentimento di possesso che i francesi nutrono nei confronti del capolavoro di Leonardo. Ma si sa, le cose col tempo possono cambiare, e può succedere che il ministro della Cultura francese dichiari, a sorpresa, di prendere in considerazione l’idea di dare in prestito la Monna Lisa per esporla nei musei di tutto il mondo.
L’OPERA CHE RARAMENTE HA LASCIATO IL LOUVRE…
Considerata la “sedentarietà” che l’ha contraddistinta negli ultimi 40 anni, di certo adesso risulta singolare pensare che la Gioconda possa andare in tour per il mondo. L’ultima volta che l’opera ha lasciato il Louvre risale al 1974, per due esposizioni a Tokyo e Mosca. Prima di questa occasione, il capolavoro di Leonardo era stato in mostra a Washington e New York nel 1963 e prima ancora, durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, fu rimosso per motivi di sicurezza. Per non parlare dello storico trafugamento dell’opera avvenuto nel 1911 a opera di un italiano, Vincenzo Peruggia, un decoratore che pensò di restituire l’opera all’Italia provando a venderla alla Galleria degli Uffizi. Tenne il dipinto nascosto per due anni dentro la sua casa di Parigi, ma nel 1913 fu arrestato e l’opera venne nuovamente ricollocata al Louvre.
…E CHE ADESSO SI VUOLE MANDARE IN GIRO PER IL MONDO
“Non vedo perché certe cose debbano restare confinate”, ha sottolineato il ministro della Cultura francese Françoise Nyssen, che ha avanzato la proposta di mandare la Gioconda in tournee, rassicurando conservatori ed esperti che temono per le condizioni del dipinto: “certamente, poi, bisogna fare attenzione alla conservazione e a quello che certe opere rappresentano. Ma il mio obiettivo è stato sempre quello di lottare contro la segregazione culturale, e mandare i capolavori in giro è uno dei modi per farlo”. Intanto, però, approfittando dell’idea del ministro, qualcuno si è già offerto di ospitare il dipinto di Leonardo. A candidarsi è stato il sindaco di Lens, Sylvain Robert, che ne ha fatto domanda diretta al presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. L’“attenzione” garantita da Macron e il “perché no?” di Nyssen lascerebbero intuire una possibile trasferta, o sarebbe più corretto dire una semi-trasferta, della Gioconda al Louvre-Lens, uno degli avamposti del museo parigino.
– Desirée Maida
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