Tutto sulla Biennale di San Paolo: artisti, concept e omaggi a maestri scomparsi

Inaugura a settembre 2018 la prossima Biennale di San Paolo che rivela tutte le novità in programma. Con omaggi agli artisti scomparsi Aníbal López, Feliciano Centurión e Lúcia Nogueira.

Sono le ”affinità elettive” e gli scambi che si generano tra artisti, curatori e pubblico il tema su cui si sviluppa la 33 edizione della Biennale di São Paulo come suggerito dal testo “On the Affective Nature of Forms in the Work of Art” scritto dal critico brasiliano Mário Pedrosa nel 1949. Il curatore Gabriel Pérez-Barreiro, curatore capo e direttore della Cisneros Collection si è basato su quel testo e sul romanzo Le affinità elettive, scritto da Johann Wolfgang von Goethe, nel 1809, per ideare il kernel della Biennale. Ha invitato sette artisti a curare mostre collettive, sorta di sistemi operativi dinamici che arricchiscono con le loro scelte curatoriali la programmazione della Biennale. I magnifici sette sono Mamma Andersson, Antonio Ballester Moreno, Sofia Borges, Waltercio Caldas, Alejandro Cesarco, Claudia Fontes e Wura-Natasha Ogunji e si occuperanno di tematiche riguardanti la diaspora africana, dell’arte astratta in dialogo con ricerche di carattere spirituale e pedagogico e dei rapporti tra letteratura e arte.

OMAGGIO A ANÍBAL LÓPEZ

Le collettive curate dagli artisti saranno accompagnate da una decina di progetti individuali selezionati da Pérez-Barreiro di Alejandro Corujeira, Luiza Crosman, Nelson Felix, Tamar Guimarães, Maria Laet, Denise Milan, Vânia Mignone, Bruno Moreschi, Siron Franco, oltre a tre mostre personali di artisti scomparsi negli ultimi anni, il Guatemalteco Aníbal López, il paraguayiano Feliciano Centurión e la brasiliana Lúcia Nogueira.  López, Centurión e la Nogueira non sono conosciuti al grande pubblico e proprio per questo necessitano di un maggiore riconoscimento”, ha dichiarato Pérez-Barreiro, e aggiunge “erano artisti attivi negli anni ’90 e rappresentano un momento importante per l’arte dell’America Latina. É stata infatti quella la prima generazione che ha potuto lavorare senza sottostare all’oppressione dei regimi totalitari delle decadi precedenti e con le loro opere potevano parlare di politica, gender e istanze sociali affermare la propria soggettività, senza sottostare alla censura”.  

– Lorenza Pignatti

San Paolo//Dal 7 settembre al 9 dicembre 2018
Pavilhão Ciccillo Matarazzo, Parque Ibirapuera
San Paolo, Brasile

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati