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GENT ‒ MEDARDO ROSSO
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Medardo Rosso al MSK – Museum voor Schone Kunsten di Gent
È dal 1909 che il Belgio non organizza una mostra museale di Medardo Rosso, pietra miliare della scultura moderna. Dell’artista nato a Torino nel 1858 e morto a Milano nel 1928, il Museo di Belle Arti di Gent espone una ricca raccolta di sculture e fotografie, provenienti da collezioni pubbliche e private di tutta Europa. Con il nulla osta del Museo Medardo Rosso di Barzio, a legittimare ulteriormente una retrospettiva importante per la corretta ricezione dell’opera di Rosso nell’Europa settentrionale.
Gent // fino al 24 giugno 2018
Medardo Rosso
a cura di Gloria Moure
MSK – MUSEUM VOOR SCHONE KUNSTEN
Fernand Scribedreef 1
www.mskgent.be
GENT ‒ ARTISTE DONNE FRA RINASCIMENTO E BAROCCO
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Artemisia Gentileschi, Giaele e Sisara, 1620. Museo di Belle Arti di Budapest
Si parla ancora di Italia nella mostra del prossimo inverno al MSK di Gent. Però si fa un balzo all’indietro, fra tardo Rinascimento e Barocco, dal 1580 al 1680. Il focus è la produzione delle artiste donne, a partire dalla più famosa: Artemisia Gentileschi. Accanto ai suoi dipinti sono esposte opere di arte decorativa che aiutano a comprendere il contesto storico, nonché quadri realizzati a Venezia, Roma, Napoli e Bologna da artiste quali Marietta “La Tintoretta” Robusti, Sofonisba Anguissola, Giovanna Garzoni, Lavinia Fontana, Fede Galizia, Orsola Maddalena Caccia, Virginia da Vezzo ed Elisabetta Sirani.
Gent // dal 20 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019
The Ladies of the Baroque
a cura di Alain Tapié, Francesco Solinas, Valentine De Beir
MSK – MUSEUM VOOR SCHONE KUNSTEN
Fernand Scribedreef 1
www.mskgent.be
GENT – WIM DELVOYE
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Wim Delvoye, Panem et Circenses I, 1990. Collezione S.M.A.K., Gent
Lo studio di Wim Delvoye non dista poi molto dallo S.M.A.K. di Gent. Il rapporto fra l’artista nato a Wervik nel 1965 e il museo fondato nel 1975 – il primo in Belgio a essere dedicato all’arte contemporanea, il cui direttore inaugurale fu il mitico Jan Hoet – non poteva, dunque, che essere stretto e solido. In questi mesi, fra primavera ed estate, nuove produzioni di Delvoye trovano una prima apparizione pubblica proprio allo S.M.A.K.
Gent // fino al 19 agosto 2018
Wim Delvoye
S.M.A.K. ‒ STEDELIJK MUSEUM VOOR ACTUELE KUNST
Jan Hoetplein 1
http://smak.be
BRUXELLES ‒ EUROPE, EUROPE
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Iona Nemes, Ponytail, 2009
Tutto è iniziato nel 2014 all’Astrup Fearnley Museet di Oslo, quando il direttore Gunnar B. Kvaran – insieme a Hans Ulrich Obrist e Thomas Boutoux – pose la prima pietra espositiva per indagare la scena dell’arte europea. Da allora le città prese in esame sono passate da otto e undici (Oslo, Londra, Lione, Zagabria, Bruxelles, Maribor, Lodz, Karlsruhe, Roma, Lisbona e Belgrado). La tappa di Bruxelles per questo progetto itinerante arriva in un momento cruciale per il destino dell’Europa. Ci auguriamo che sia di buon auspicio per il futuro.
Bruxelles // dal 20 giugno al 19 agosto 2019
Europe Europe. Somewhere in Between
BOZAR
Ravensteinstraat 23
www.bozar.be
MECHELEN ‒ CALL FOR JUSTICE
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L’immagine guida della mostra Call for Justice al Museo Hof van Busleyden di Mechelen
Per noi italiani è una storia poco nota, ma dal 1384 al 1482 esisteva una federazione di Stati che copriva l’attuale territorio di Belgio, Olanda, Lussemburgo e Francia settentrionale. Erano i Paesi Bassi Borgognoni e all’intreccio fra arte e legge in quel periodo è dedicata la mostra del Museo Hof van Busleyden. Mostra importante, perché chiude il programma del festival cittadino Op.Recht.Mechelen e al contempo inaugura i rinnovati spazi del museo. Rilevanti i prestiti internazionali, con dipinti firmati da maestri come Pieter Bruegel il Vecchio, Pieter Paul Rubens e Antoon van Dyck.
Mechelen // fino al 24 giugno 2018
Call for Justice
a cura di Samuel Mereel, Ellen Goetstouwers, Elsje Janssen, Manfred Sellink
HOF VAN BUSLEYDEN
Sint-Janstraat 2a
www.hofvanbusleyden.be
LOVANIO ‒ EIJA-LIISA AHTILA
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Eija-Liisa Ahtila, Potentiality For Love – Mahdollinen Rakkaus, 2018. Photo Malla Hukkanen. © Crystal Eye Kristallisilmä Oy, Helsinki
Finlandese classe 1959, la videoartista Eija-Liisa Ahtila ha un soave tocco surreale nel trattare tematiche nient’affatto semplici: dalla famiglia (eventualmente disfunzionale) alla sessualità, passando per il disagio psichico. Questa di Lovanio è la sua prima retrospettiva in terra belga. Saranno presentati lavori storici e nuove produzioni, in un susseguirsi di installazioni video, spesso multicanale e su vari schermi, sì da rendere la fruizione coinvolgente e – perché no – perturbante.
Lovanio // fino al 16 settembre 2018
Eija-Liisa Ahtila
M MUSEUM
Leopold Vanderkelenstraat 28
www.mleuven.be
‒ Marco Enrico Giacomelli
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #42 ‒ Speciale Fiandre
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