Un occhio sul mondo arabo. L’opera collettiva per i 30 anni dell’Institut du Monde Arabe di Parigi

In occasione del suo 30esimo anno di attività, l'Institut du Monde Arabe di Parigi (IMA) presenta una grande opera collettiva ed evolutiva intitolata Un œil ouvert sur le monde arabe. Sarà presentata in tre appuntamenti.

In occasione del suo 30esimo anno di attività, l’Institut du Monde Arabe di Parigi (IMA) presenta una grande opera collettiva ed evolutiva intitolata Un œil ouvert sur le monde arabe, letteralmente un occhio aperto sul modo arabo. Composta da 240 opere originali che richiamano i 240 moucharabiehs della celebre facciata del bellissimo palazzo progettato da Jean Nouvel – i moucharabiehs sono il dispositivo di ventilazione naturale nell’architettura tradizionale dei paesi arabi -, l’opera è il risultato di un bando lanciato dall’IMA e dall’agenzia Fred et Farid.

UN GIOCO SURREALISTA

I 240 artisti selezionati sono stati invitati a lavorare sul processo di creazione del cadavre exquis, il “cadavere squisito”, un gioco collettivo d’origine surrealista che consiste nella composizione di un unico lavoro creato da più persone, senza che nessuna possa conoscere l’intervento dell’altra. Inizialmente legato al testo scritto (da cui la prima frase, creata nel 1925 a Parigi, diede il nome al gioco le cadavre exquis boira le vin nouveau, «il cadavere squisito berrà il vino nuovo»), il sistema fu poi adattato al disegno, coprendo le parti già compilate. Nell’esposizione Un œil ouvert sur le monde arabe, solo tre dei bordi dell’opera erano presentati all’artista che contribuiva al progetto.

L’OPERA COLLETTIVA

Il risultato è un’opera collettiva, gigantesca, che sarà svelata in tre momenti diversi nell’arco di quasi un anno: il primo, il 15 maggio scorso, in cui sono stati rivelati i primi 114 artisti, il prossimo appuntamento sarà il 18 settembre e l’ultimo è previsto per il 6 novembre. L’opera completa sarà visibile fino al 6 gennaio 2019. Tra gli artisti partecipanti spiccano il fotografo Hassene Hamaoui, la fotografa italo-senegalese Maïmouna Guerresi, l’artista algerina Samta Benyahia e ancora Aïcha Filali e Ilyes Messaoudi. Ecco le immagini.

– Silvia Neri

Parigi// fino 6 gennaio 2019
Un œil ouvert sur le monde arabe
Institut du monde arabe
1 Rue des Fossés Saint-Bernard

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Silvia Neri

Silvia Neri

Silvia Neri nasce a Vicenza nel 1985. Si laurea nel 2010 in Filologia Moderna presso l'Università degli Studi di Padova con una tesi in Storia dell'Arte contemporanea su Cremaster 3 di Matthew Barney. Nel 2008/2009 collabora con il Centro Nazionale…

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