I Giardini di Highgate rappresentano un luogo di sepoltura a nord di Londra. Sono iscritti nel Registro dei Parchi e Giardini Storici inglesi e considerati di speciale interesse come monumento di rilevanza nazionale. Divisa in due parti (il cimitero orientale e quello occidentale), l’area raccoglie oltre 170mila spoglie e circa 53mila tombe monumentali. I giardini del cimitero sono considerati una autentica “riserva naturalistica” urbana. Pieni di alberi, arbusti e fiori, la maggior parte dei quali seminati e diffusi in maniera autoctona, sono un rifugio per uccelli e piccoli animali come le volpi. Progettati nel 1839 dall’architetto Stephen Geary, i Giardini di Highgate si presentano come un labirinto di terrazzamenti, viottoli, tombe e catacombe, che si aprono su due viali principali: il Viale Egiziano e il Circle of Lebanon, sormontato da un enorme cedro del Libano. L’arte vittoriana portò poi alla creazione di un patrimonio di tombe monumentali e di edifici gotici.
ILLUSTRI DEFUNTI
I numerosi visitatori si spingono all’interno di questo giardino ‒ meta di veri e propri “pellegrinaggi” culturali ‒ per omaggiare alcuni dei personaggi qui sepolti: in modo particolare la tomba di Karl Marx, sopra la quale migliaia di persone da tutto il mondo continuano a depositare fiori e pensieri.
Qui si possono inoltre visitare le originali architetture funerarie ideate per George Eliot, scrittrice; Anna Mahler, scultrice e figlia di Gustav Mahler; Malcolm McLaren, impresario e manager dei Sex Pistols; Jim S. Horn, fondatore della celebre casa editrice Penguin Books; William H. Thornton, pianista; e molti altri. Anche nel cinema e nella letteratura il Cimitero di Highgate, con i suoi giardini, è stato spesso fonte di ispirazione, come nel romanzo La talpa di John le Carré o in una scena del film Dorian Gray (2009) di Oliver Parker.
Ma la citazione senz’altro più intrigante è quella che si trova nel meraviglioso libro-testamento
I Have Landed, scritto a oltre novant’anni dello scienziato evoluzionista Stephen Jay Gould, mente unica, uomo che si è battuto contro l’oppressione culturale in tutte le sue forme. L’autore racconta di grandi pensatori e rivoluzionari che hanno cambiato il nostro modo di concepire il mondo. Tra questi ovviamente Karl Marx, con annotazioni molto interessanti sul suo pensiero liberale (poi storpiato da uomini totalitari) e una curiosa lettura del suo approccio darwiniano. Gould scrive infatti che tale era l’ammirazione di Marx per Darwin da dedicargli il volume di chiusura de Il Capitale.
RISCOPRIRE KARL MARX
Karl Marx nasce il 5 maggio 1818 a Treviri in Germania (ricorre in questo periodo il 200enario della nascita). Filosofo, economista, storico, sociologo, politologo, giornalista e uomo politico, è considerato uno dei pensatori che maggiormente ha influenzato la storia del Novecento. Dipinto da Diego Rivera nel grande murale del Palacio Nacional a Città del Messico, di formazione illuministica, Marx sosteneva che “i filosofi hanno interpretato il mondo, ora bisogna cambiarlo”. Insieme a Engels promosse l’obiettivo di un’uguaglianza sociale, una società senza classi, che vivesse in assoluta equità. Dopo una vita non semplice, spesso perseguitato e contrastato, Marx visse in esilio l’ultima parte della sua vita e morì a Londra nel 1883.
L’amico Engels scrisse l’orazione funebre: “Il 14 marzo, alle due e quarantacinque pomeridiane, ha cessato di pensare la più grande mente dell’epoca nostra. Così come Darwin ha scoperto la legge dello sviluppo della natura organica, Marx ha scoperto la legge dello sviluppo della storia umana. Per lui la scienza era una forza motrice della storia, una forza rivoluzionaria”. Il Giardino di Highgate, così come tutti i giardini, è quindi dedicato “alle teste che pensano veramente e agli spiriti liberi”.
‒ Claudia Zanfi
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