Il Musée Rodin di Parigi apre una sede in Cina. Presto un nuovo museo con le opere dello scultore
Il museo parigino è alla ricerca di una sede in Cina che possa ospitare una nuova collezione di opere dello scultore francese. Nell’attesa, il Musée Rodin darà in prestito al suo avamposto cinese alcune delle opere più note dell’artista, tra cui Il pensatore
L’area asiatica ormai da anni rappresenta per il mondo dell’arte occidentale un terreno dal notevole potenziale commerciale – basti pensare al colosso fieristico europeo Art Basel che a Hong Kong ha trapiantato un suo avamposto e alle tante gallerie che hanno deciso di aprire a Oriente una sede della loro attività (Pace Gallery, Massimo De Carlo, Gagosian, White Cube, Hauser & Wirth, David Zwirner – solo per citarne alcune – nella già citata Hong Kong, ma anche l’italiana Galleria Continua a Pechino). Ma il fascino dell’Oriente non ammalia soltanto fiere e gallerie: non sono estranee a questa “tendenza” nemmeno le istituzioni culturali francesi che, almeno fino a questo momento, stanno dimostrando di avere un particolare debole per la Cina. Proprio un anno fa vi raccontavamo dell’accordo di collaborazione siglato tra il Centre Pompidou di Parigi e il West Bund Art Museum, il nuovo distretto culturale di Shanghai, per una partnership che prevede una programmazione di mostre sull’arte del XX e del XXI secolo; in questi giorni invece, sempre da Parigi, giunge notizia di una nuova collaborazione tra la Francia e la Cina: anche il Musée Rodin aprirà presto un suo avamposto nel paese asiatico.
LE PRIME INDISCREZIONI
La notizia è trapelata due settimane fa, quando il direttore il museo francese, Catherine Chevillot, ha visitato le città di Shenzen, Hangzhou e Xiong’an nella provincia di Hebei – un nuovo distretto urbano fuori Pechino) per cercare una sede che possa ospitare l’avamposto del Musée Rodin. Il progetto della nuova apertura – stando a quanto dicono i media cinesi – sarà sostenuto dal Ministero della Cultura Francese, L’Amministrazione statale dei Beni Culturali della Cina e da un collezionista cinese di arte europea.
IL NUOVO MUSEO
Per i primi sei anni, il Musée Rodin darà in prestito più di 100 opere di Auguste Rodin dalla sua collezione al nuovo museo, nell’attesa che la filiale cinese costruisca una propria collezione di opere dello scultore francese. “Non è un progetto in cui semplicemente prestiamo le opere e poi andiamo via”, ha dichiarato Catherine Chevillot. “Si tratta di una profonda cooperazione culturale”. Tra le opere che per prime voleranno verso il museo cinese spiccano La porta dell’inferno, L’età del bronzo, Balzac e il calco in gesso de Il pensatore. Inoltre, le mostre presentate presso la sede francese verranno poi riproposte anche in Cina.
– Desirée Maida
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