Servizio Postale USA stampa francobolli con l’opera di un artista: è violazione di copyright
L’opera protagonista della querelle è una scultura di Robert Davidson, una rivisitazione della celebre Statua della Libertà scambiata dal Servizio Postale con l’originale ottocentesco. L’artista verrà risarcito di 3,5 milioni di dollari
Quella della violazione del copyright sembra essere una autentica spada di Damocle che incombe sul capo degli artisti, un pericolo sempre in agguato che spesso si presenta anche… inavvertitamente. Pochi giorni fa vi abbiamo parlato della vicenda che ha visto protagonista lo scultore Anish Kapoor, che di recente ha denunciato la NRA – National Rifle Association, potente organizzazione statunitense che si batte per i diritti dei detentori di armi da fuoco. La lobby è stata accusata dall’artista anglo-indiano di aver utilizzato la sua opera Cloud Gate in un video promozionale. Sempre dagli Stati Uniti giunge una storia la cui trama verte ancora sull’uso non autorizzato di opere vincolate dal diritto d’autore, sebbene questa vicenda sembri – almeno in apparenza – essere figlia della “disattenzione”. Il Servizio Postale degli USA dovrà pagare all’artista Robert Davidson un risarcimento pari a 3,5 milioni di dollari per avere stampato la sua versione della Statua della Libertà su milioni di francobolli. I funzionari dell’US Postal Service non si sarebbero resi conto che l’immagine scelta per i nuovi francobolli non apparteneva all’originale Statua della Libertà di New York.
FRANCOBOLLI E FRAINTENDIMENTI
La vicenda risale al 2013, quando lo scultore Robert Davidson cita in giudizio il governo statunitense per violazione del copyright. L’opera utilizzata senza il consenso dell’artista è la scultura con Lady Liberty realizzata nel 1996 da Davidson per un hotel “a tema New York” di Las Vegas, e quindi una personale rivisitazione della celeberrima statua del 1886. Secondo i documenti del tribunale, l’artista sosterrebbe che la sua versione della statua sia “un po’ più moderna, un po’ più femminile” e appare “più morbida” e “più contemporanea” rispetto all’originale. Ma allora come sarebbe sorto l’errore? Probabilmente dal fatto che l’immagine della Statua della Libertà, quella originale però, è libera da copyright, e quindi i funzionari del Servizio Postale, forti di questa verità, avrebbero selezionato e acquistato da Getty Images per stampare nuovi francobolli l’immagine della statua di Davidson, convinti che si trattasse della rappresentazione della scultura originale.
L’EPILOGO
Dalla documentazione del tribunale risulta inoltre che il Servizio Postale, nonostante avesse notato l’errore tre mesi dopo la stampa dei primi francobolli, avrebbe continuato comunque a venderli perché erano “molto popolari” e perché per stamparli erano stati già spesi 8 milioni di dollari. Ma il giudice della Corte dei Conti degli Stati Uniti Eric G. Bruggink ha stabilito che la versione della statua realizzata da Davidson è diversa da quella ottocentesca, e quindi da considerare a tutti gli effetti un’opera originale. “Un confronto tra i due volti mostra inequivocabilmente che sono diversi”, ha spiegato Bruggink nella sua sentenza. “Avendo stabilito che il volto della scultura del querelante è originale, troviamo una violazione nell’uso che ne ha fatto l’imputato”.
– Desirée Maida
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