Troppe polemiche: Airbnb sospende il concorso che metteva in palio una notte sulla Grande Muraglia
Troppo clamore in Cina. Il celebre sito di stanze e case in affitto è stato costretto a sospendere il concorso, indetto appena pochi giorni fa, che offriva la possibilità di trascorrere una notte sulla Grande Muraglia, a causa delle tante critiche
Alla fine si è rivelato un boomerang. Appena pochi giorni fa, vi abbiamo dato la notizia del concorso internazionale indetto da Airbnb, il portale che offre alloggi e stanze in affitto temporaneo, con un premio finale unico al mondo: la possibilità per 4 fortunati vincitori di soggiornare sulla Grande Muraglia Cinese. Un concorso che da un lato ha avuto una eco planetaria inaspettata, dall’altro ha suscitato numerose polemiche soprattutto in Cina. Polemiche talmente tanto forti da costringere la piattaforma ad annullare il concorso. E l’operazione di marketing creata dal famoso portale si è alla fine rivelata un boomerang…
IL CONCORSO
Per partecipare al concorso indetto da Airbnb bisognava presentare un progetto sull’importanza dei legami tra culture diverse. L’obiettivo era quello di raccontare perché oggi risulta più importante che mai abbattere le barriere culturali e creare nuove connessioni tra le persone. Sono arrivate domande di partecipazione da tutto il mondo data l’unicità del premio finale. Durante il soggiorno, i vincitori avrebbero avuto la possibilità di avvicinarsi alla cultura locale attraverso altre Esperienze Airbnb attualmente disponibili sulla piattaforma, sperimentando ad esempio la tecnica dell’incisione per ideare il proprio sigillo o imparando l’arte della calligrafia grazie ad una lezione privata. Il limite per partecipare era stato fissato a sabato 11 agosto, ma proprio poche ore prima della scadenza la piattaforma ha sospeso tutte le domande di partecipazione ed ha annullato il concorso.
LE POLEMICHE
Dal momento in cui è stato lanciato, il concorso “Una notte sulla Grande Muraglia” ha provocato reazioni indignate sui social network e sui maggiori media cinesi che hanno accusato la piattaforma di volersi far pubblicità a spese del più importante monumento nazionale, incluso nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO dal 1987. Una trovata pubblicitaria, secondo i media cinesi, tutta a favore della piattaforma privata e a svantaggio della Cina che si trova a combattere con i gravi problemi legati al deterioramento del sito, peggiorati dalla troppa affluenza turistica. In seguito al tanto clamore le autorità locali hanno deciso di ritirare l’autorizzazione concessa all’azienda di installare alloggi temporanei su un tratto della Muraglia. Venuti meno i permessi amministrativi, Airbnb è stata costretta a fare marcia indietro, nonostante avesse dichiarato che gli alloggi sarebbero stati costruiti nella massima sicurezza senza toccare le antiche pietre delle mura. Nulla da fare. Centinaia di migliaia di domande di partecipazione e concorso alla fine sospeso con un evidente danno di immagine. Una campagna di marketing nata per lanciare e promuovere la piattaforma anche in Asia, ma che si è rivelata alla fine un boomerang. E alla fine Airbnb è rimasto senza casa.
– Mariacristina Ferraioli
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