Beirut Design Fair. Le novità della seconda edizione
Dal 19 al 23 settembre, Beirut Design Fair inaugura la sua seconda edizione, in partnership con la Beirut Art Fair, che avrà luogo nella stessa sede e nelle stesse date, poco al di fuori rispetto al centro della capitale, e che lo scorso anno ha ospitato oltre 30.000 visitatori.
Il 19 settembre la Beirut Design Fair inaugurerà la sua seconda edizione sperando di superare le 17.000 presenze dello scorso anno. La fiera espone non solo design internazionale proveniente da gallerie e designer provenienti da tutto il mondo, ma anche le sorprendenti eccellenze locali. Rispetto allo scorso anno, la manifestazione presenta non più di 47 espositori. Il pubblico ha però l’opportunità di visionare i progetti di oltre 150 designer. Inoltre, lo spunto tematico scelto per connettere le ricerche dei progettisti invitati quest’anno è ispirato alla museografia e alla scenografia, all’interno di un allestimento progettato dall’architetto libanese Galal Mahmoud. L’intento è quello di attivare anche relazioni tra il design e l’artigianato locale, in modo da promuovere un sistema di microeconomie rivolte a raggiungere un più ampio mercato e a ripercuotersi anche a livello sociale.
BEIRUT, TRA EST E OVEST
Il fondatore della fiera Guillaume Taslé d’Héliand ha aggiunto: “quando abbiamo dato avvio alla Beirut Design Fair, lo abbiamo fatto al di là della nostra profonda convinzione che Beirut stesse cominciando a imporsi come piattaforma del design in Medio Oriente, grazie alle molteplici connessione degli architetti e decoratori libanesi, che si sono uniti nel dare il loro supporto alla fiera”. Beirut rappresenta un anello di collegamento tra l’Est e l’Ovest, un luogo di passaggio che oggi riesce a trasmettere, attraverso il lavoro di designer, intellettuali ed artisti, una precisa estetica, radicata nella storia, nella cultura e nelle tradizioni sviluppate nei secoli.
Fin dalla sua prima edizione, infatti, la Beirut Design Fair intende diventare un polo di attrazione per la creatività, determinando una selezione raffinata nei partecipanti, anche grazie all’impegno di un attento Comitato Scientifico (Aline Asmar d’Amman, Lina Ghotmeh, Karim Chaya, Marc Baroud e Mathias Ohrel) e un premio come il BDF Design Award. Strategie per poter creare una precisa domanda e per rendersi accattivanti di fronte al pubblico proveniente da tutto il mondo.
– Ginevra Bria
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati