Uno dei brand di streetwear più apprezzati dai giovani (e non solo) inizia una collaborazione con una delle istituzioni museali più importanti d’Olanda. Ad annunciarlo, pochi giorni fa, sull’account twitter, è Vans – considerato uno dei marchi più amati dagli skaters di tutto il mondo. Il progetto vede la realizzazione della collezione Vans x van Gogh Museum ispirata proprio a Vincent van Gogh, tra gli artisti più amati dal grande pubblico, con l’aiuto del Museo di Amsterdam dedicato all’artista. C’è chi urla allo scandalo, chi si professa favorevole. Voi da che parte state?
TUTTO VAN GOGH IN UNA SCARPA
Non è la prima volta che un brand di scarpe prende spunto da grandi artisti del passato. Solamente pochi mesi fa Dr Martens ha lanciato una linea ispirata proprio al pittore inglese Turner (di cui adesso è in corso una grande mostra al Chiostro del Bramante a Roma), scatenando, però, l’ira degli eredi che si sono dichiarati indignati e hanno accusato il brand di aver oltraggiato la memoria del loro illustre antenato.
Ed ecco che adesso arriva l’interessante collaborazione tra il marchio di streetwear Vans e il van Gogh Museum. L’amministratore delegato del museo, Adriaan Dönszelmann, si è dimostrato entusiasta del progetto: infatti uno degli intenti dello spazio espositivo è proprio quello di avvicinare alle attività del museo un pubblico sempre più ampio. I dipinti che sono stati selezionati sono: Autoritratto, Teschio, Mandorlo fiorito, Girasoli, e Vecchio vigneto con contadina, inoltre sarà presente anche un estratto di una delle lettere inviate a Theo. Ma non finisce qua: saranno prodotte anche magliette, bomber e zaini a tema. Alcune indiscrezioni dicono che la vendita inizierà il 3 agosto su diverse piattaforme che comprendono: lo store di Vans, quello del Museo e altri spazi ancora in definizione al prezzo di circa 80 dollari.
I PRECEDENTI
La collaborazione tra arte, spettacolo e moda vanta tantissimi esempi: tra questi Louis Vuitton che ha fatto di questo concetto un marchio di fabbrica. Inizialmente, sotto la direzione di Marc Jacobs, sono stati coinvolti artisti del calibro di Takashi Murakami o Yayoi Kusama o Richard Prince che hanno firmato delle capsule collection. Si prosegue poi con l’artista più kitsch di tutti: Jeff Koons che ha pensato una serie di borse ispirate a Turner, Monet e Manet, facendo impazzire tutti i fan del marchio e storcere il naso a molti puristi.
Ed ecco che arrivano anche le Barbie. L’otto marzo la Mattel ha lanciato una linea di 14 bambole, Inspiring Women, ispirate proprio alle grandi donne del passato come ad esempio a Frida Kahlo, scatenando, però, accese polemiche soprattutto da parte degli eredi che non hanno approvato la scelta. Artribune ha lungamente raccontato la vicenda.
Non mancano nemmeno le action figure, con grandi nomi (storici) internazionali – Leonardo Da Vinci, Salvador Dalì, Vincent van Gogh, Johannes Vermeer, Rembrant, René Magritte – che vengono rappresentati come Capitan America, Deadpool o Batman. Come da tradizione ogni personaggio ha un superpotere che lo caratterizza. Un esempio? Magritte diventa un profumatore per ambienti…
– Valentina Poli
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