60 capolavori della National Gallery andranno in mostra in Giappone per le Olimpiadi del 2020
Per la prima volta in 200 anni di storia, il museo inglese manderà all’estero ben 60 opere della propria collezione, tra cui i Girasoli di Vincent van Gogh. Il paese di destinazione è il Giappone, che nel 2020 ospiterà i prossimi Giochi Olimpici
È stata appena ufficializzata, ma ha tutte le carte in regola per passare alla storia, la notizia che vede protagonista la National Gallery di Londra. Il museo inglese, infatti, è in procinto di effettuare il più grande prestito di opere d’arte della propria collezione mai fatto nell’arco dei suoi quasi 200 anni di attività. E l’occasione non poteva non essere speciale: i Giochi Olimpici che si terranno a Tokyo nel 2020.
IL PRESTITO
Sono una sessantina le opere che la National Gallery darà in prestito nel 2020 in occasione di Masterpieces from the National Gallery, London, mostra che si terrà in due tappe: dal 3 marzo al 14 giugno al National Museum of Western Art di Tokyo, e dal 7 luglio al 18 ottobre al National Museum of Art di Osaka. Durante le Olimpiadi che si terranno a Tokyo proprio nel 2020, sarà quindi possibile fare una full immersion di capolavori che copriranno un arco temporale che va dal Rinascimento italiano ai primi del ventesimo secolo. La mostra rappresenterà dunque una sorta di “succursale” itinerante della National Gallery, con un corpus di opere – l’elenco ufficiale dovrebbe essere svelato in autunno – che vede, tra le altre, protagonista i Girasoli di Vincent van Gogh.
NATIONAL GALLERY IN TOURNÉE
“In concomitanza con i Giochi Olimpici in Giappone nel 2020, presenteremo una superba selezione di immagini a Tokyo e Osaka che raccontano la storia della National Gallery”, dichiara Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery. “In questa inedita mostra, la Galleria condividerà la sua collezione e la sua esperienza con un nuovo pubblico con la speranza di ispirare la passione per i nostri grandi dipinti nelle nuove generazioni”. “Le arti e la cultura sono elementi importanti per le forti amicizie tra le nazioni”, aggiunge Jeremy Wright, Segretario di Stato per il digitale, la cultura, i media e lo sport. “Giappone e Regno Unito hanno legami creativi duraturi e questa mostra innovativa rafforzerà ulteriormente la reputazione internazionale della National Gallery. Condividendo i tesori dei nostri musei, possiamo promuovere il meglio della Gran Bretagna sul globo”. Insomma, l’occasione è ghiotta: essere presenti all’evento più importante di tutto il pianeta con il meglio della propria collezione. Chissà come la prenderanno i visitatori della National Gallery, che tra un anno, per ben otto mesi, non troveranno alle pareti del museo i Girasoli di van Gogh e chissà quali altri capolavori…
– Desirée Maida
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