A Londra c’è un quartiere che ormai è diventato una delle zone più verdi e trendy della città, con artisti e designer pronti a stabilire il loro studio proprio negli edifici di archeologia industriale qui ristrutturati. L’area si affaccia sulla storica stazione ferroviaria di St. Pancras, oggi punto di partenza dei treni per tutta l’Inghilterra e dei TGV per Parigi.
King’s Cross è diventato uno dei luoghi più cosmopoliti della città grazie alla sua posizione tra i quartieri di Regent’s Park e Bloomsbury, circondato dai canali di Camden Town. Con un passato industriale alle spalle, la zona è stata progressivamente dimenticata, diventando teatro di prostituzione e traffico di droga. Quando i magazzini che fiancheggiano Regent’s Canal sono stati riconvertiti a luoghi artistici, le cose hanno iniziato a cambiare, trasformando l’area in una delle maggiori riqualificazioni urbane europee. Sono nati nuovi parchi, piazze, ponti e un percorso con oltre 4mila nuovi alberi. Il tessuto urbano è stato completamente rinnovato e il quartiere è oggi popolato da nuove abitazioni, negozi, hotel e ristoranti, e soprattutto da numerosi giardini pubblici.
PROGETTI E GIARDINI
Tra questi spiccano il nuovissimo percorso verde degli Handyside Gardens, che collega il canale con la rinnovata stazione di King’s Cross, progettato dal pluripremiato paesaggista Dan Pearson; Granary Square, piazza monumentale, che ricorda un antico anfiteatro in pietra grigia, progettata da Townshend Landscape Architects, arredata con panchine, alberi e fontane, su cui si affacciano edifici culturali come il Central Saint Martins College of Art and Design (imponente edificio in mattoni rossi, un tempo deposito di granaglie), la galleria House of Illustration e la libreria World on the Water; la Lewis Cubitt Walk, progetto dall’architetto paesaggista Laurie Olin, una sorta di parco lineare che accompagna i visitatori dalla grande piazza verso l’uscita dell’area. Nei pressi di King’s Cross si trova anche la riserva naturale Camley Street Natural Park, un’oasi urbana di rara bellezza, gestita dalla comunità locale.
Non lontano ci si può addentrare nel St. Pancras Park, parco più storico rispetto agli altri, costituito da percorsi nel verde e grandi alberature. Infine il recentissimo Gasholder Park, tre gasometri gemelli unici al mondo, le cui strutture in ghisa formano una sorta di scheletro per un originale giardino pubblico che affianca il recente intervento di Heatherwick Studio.
Ultima chicca: grazie a un progetto dello studio di Rotterdam Ooze Architects in collaborazione con l’artista slovena Marjetica Potrč, il quartiere ospita la prima bio-piscina naturale di Londra, priva di cloro e sostanze chimiche, in grado di purificare l’acqua sfruttando solo le doti fitodepurative della vegetazione.
‒ Claudia Zanfi
Articolo pubblicato su Grandi Mostre #14
Abbonati ad Artribune Magazine
Acquista la tua inserzione sul prossimo Artribune
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati