Piove sul bagnato a Parigi. La capitale francese, a dispetto della non facile situazione politiche e delle proteste anti governative che si susseguono, si appresta a vivere in un periodo piuttosto felice per quel che concerne le istituzioni culturali. Continuano ad aprire musei e gallerie e anche i grandi investitori privati, come Monsieur Pinault pronto ad aprire il suo grande spazio, sono tornati a guardare con favore a una città che deve ben giocarsi la carta dei Giochi Olimpici del 2024.
CHRISTO ALL’ARCO DI TRIONFO
Per il prossimo anno, una delle attrazioni nel periodo dei grandi afflussi turistici nella capitale, sarà senz’altro la prevista mega installazione di Christo (Bulgaria, 1935), che ha da poco annunciato le date ufficiali in cui sarà visibile l’installazione, ovvero dal 19 settembre al 4 ottobre 2020. Ci sarà una importante mostra al Centre Pompidou e poi, a corredo in città, l’impacchettamento niente di meno che dell’Arco di Trionfo, mitico monumento inaugurato nel 1836 e oggi tra i simboli indiscussi della città.
L’arco verrà impacchettato con 25mila metri quadrati di tessuti e resterà così per 16 giorni.
CHRISTO E JEAN CLAUDE
A 10 anni dalla scomparsa della sua moglie e partner
Jean Claude, Christo continua con una strepitosa energia a pensare, produrre e realizzare progetti da ogni parte del mondo. Ne abbiamo avuto riprova anche in Italia quando nel 2016 con lo strabiliante progetto
Floating Piers Christo fece camminare sulle acque milioni di persone sul Lago d’Iseo generando un indotto economico spaventoso.

Christo, The Floating Piers, Lago d’Iseo – I visitatori salgono sulle passerelle (foto Luca degl’Innocenti)
QUANTO COSTERÀ L’OPERA?
Un indotto, dicevamo, peraltro a costo zero. Perché come in tutte le grandi installazioni di Christo, non viene richiesto nessun fondo ne pubblico ne privato e tutti i costi sono coperti dalla vendita dei disegni progettuali che l’artista appronta negli anni precedenti alla effettiva realizzazione. Una economia circolare virtuosa e totalmente inedita. E anche a Parigi sarà così come è stato per
The Mastaba, la grande installazione realizzata lo scorso anno dall’artista di origini bulgare.