Paris Photo 2019: tutte le anticipazioni della fiera francese dedicata alla fotografia

Torna al Grand Palais la più famosa fiera dedicata alla fotografia alla sua XXIII edizione. 157 gallerie, 33 new entries e un focus sui talenti emergenti. Ecco cosa accadrà a Parigi

Dal 7 al 10 Novembre il Grand Palais riapre le sue porte a Paris Photo, l’evento più atteso per la fotografia internazionale, quest’anno alla sua 23esima edizione, fitta di proposte e di incontri. Crescono le partecipazioni rispetto allo scorso anno: ben 52 gallerie in più, di cui 33 alla loro prima volta, per un totale di 213 espositori in una kermesse che riesce a riunire nomi istituzionali e talenti emergenti restituendo tutta la vastità e il fermento del mercato della fotografia contemporanea. Ma non solo: ampio spazio anche all’editoria specializzata, nella sezione Book, che ospita 33 editori internazionali con edizioni rare e speciali, molti firmacopie e, in collaborazione con Aperture, il Photobook Award da 10.000 dollari diviso in tre categorie, First Photobook, Photobook of the year e Photography Catalogue. Torna anche la sezione Film con una selezione video che va dal documentario alla fiction ed esplora la relazione tra fotografia ed immagine in movimento.

LE SEZIONI IN FIERA

La fotografia vera e propria si divide in tre sezioni: Main Gallery, Prismes e Curiosa. La Main ospita 157 gallerie, con molti ritorni ma anche nuovi arrivi come il colosso svizzero Hauser e Wirth o l’asiatica Blindspot da Hong Kong. Molte le gallerie che scelgono di presentare esposizioni monografiche creando l’occasione di vedere progetti più ampi e lavori mai esposti prima, come nel caso della galleria Michael Hoppen di Londra che presenta lavori inediti di Tim Walker in contemporanea con la monumentale retrospettiva in apertura negli stessi giorni al Victoria and Albert Museum di Londra, o dei lavori di largo formato di Edward Burtynsky, che anticipano il suo nuovo progetto dedicato al continente africano la cui uscita è prevista nel 2021. Molta attesa anche per la fotografia e il talk di Mari Katayama, che direttamente dalla recente biennale di Venezia porterà a Paris-Photo l’immagine della sua bellezza sublimata oltre la menomazione. Accanto alla sezione Prismes, che ospita la fotografia di largo formato, si riconferma la sezione Curiosa inaugurata lo scorso anno e dedicata alla fotografia emergente, affidata per questa edizione alla cura dell’anglo-ghanese Osei Bonsu, neocuratore della sezione africana alla Tate Modern : delle quattordici gallerie proposte ben undici sono new entries in una geografia del nuovo internazionale che tocca per la prima volta Madrid, Bucharest, Berlino e Buenos Aires.

LARGO AI GIOVANI FOTOGRAFI

La piattaforma di avanscoperta dedicata alle novità si allarga anche col progetto speciale Carte Blanche, dedicato alla scoperta di giovani talenti delle scuole di fotografia, che esporranno le immagini selezionate in contemporanea anche alla Stazione Gare du Nord e poi ancora premi: L’Autre Rive, in partnership con BMW e il Next-Image Awards supportato da Huawei dedicato alla fotografia da smartphone. Da non mancare infine le molte occasioni di incontro tra fotografi, collezionisti e curatori –  da Martin Parr a Joyel Meyerowitz – che toccano temi come l’identità, la donna, la relazione con la scienza o gli stereotipi di gender in un tam tam creativo che promette di restituire tutta la molteplice complessità del mondo contemporaneo di cui la fotografia è specchio.

Emilia Jacobacci

Parigi // fino al 10 novembre 2019
Paris Photo
GRAND PALAIS
Avenue Winston Churchill
www.parisphoto.com

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Emilia Jacobacci

Emilia Jacobacci

Emilia Jacobacci è una storica dell’arte, laureata alla Sapienza di Roma con una tesi sul progetto del MAXXI. Si è poi specializzata in Management dei beni culturali alla Scuola Normale di Pisa e a Milano in Comunicazione multimediale. Scrive di…

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