Cina, i musei e le fiere chiusi per il coronavirus invitano il pubblico sui propri siti web

L’iniziativa parte dal governo cinese, che invita i musei del Paese a rimanere attivi sui propri canali social e a organizzare mostre virtuali sui propri siti web. Art Basel invece lancia Online Viewing Rooms, piattaforma digitale che funziona come una fiera che inaugurerà al posto della prossima edizione della rassegna a Hong Kong, annullata a causa del coronavirus

Mentre il mondo intero è ancora in allarme per il coronavirus – l’epidemia scoppiata lo scorso dicembre in Cina, a Wuhan, e nell’arco di poche settimane diventata emergenza globale –, il mondo dell’arte cinese prova a reagire agli embarghi sanitari e alle misure preventive per ora in atto sul territorio trovando soluzioni che possano comunque permettere di tenere aperte le istituzioni culturali e portare avanti, sebbene in maniera alternativa, eventi e iniziative che a causa del virus sono stati annullati. Risale a pochi giorni fa la notizia della cancellazione dell’edizione 2020 di Art Basel Hong Kong, in programma dal 19 al 21 marzo, in realtà già in dubbio a causa delle rivolte politiche che da quasi un anno attanagliano la città; per poi non contare la chiusura di molti musei cinesi e anche della celeberrima Muraglia e l’annullamento, da parte di gallerie con sedi e avamposti a Hong Kong, di mostre ed eventi. Insomma, la situazione è più che mai tesa e incerta, ma a supporto di fiere e musei arrivano tecnologia e Internet, con piattaforme online che consentono di visitare stand fieristici e collezioni museali virtualmente.

ART BASEL LANCIA LE ONLINE VIEWING ROOMS

Online Viewing Rooms è la piattaforma digitale ideata da Art Basel e fruibile dal prossimo 20 marzo, con lo scopo di offrire ai visitatori della fiera l’opportunità di visionare e scoprire le gallerie partecipanti alla rassegna e di contattarle in maniera diretta per richieste di vendita. Le Rooms non sostituiranno le fiere di Basilea, Miami e Hong Kong, ma saranno un plus e si svolgeranno contemporaneamente agli show. “Le sale di osservazione online offriranno alle gallerie un’ulteriore possibilità per interagire con il nostro pubblico mondiale”, ha dichiarato Marc Spiegler, Global Director diArt Basel, “integrando le interazioni personali essenziali che continuano a essere alla base del mercato dell’arte”. Dato che la prossima edizione di Hong Kong è stata annullata, le Rooms di Art Basel sostituiranno la fiera fisica, e le gallerie che avrebbero dovuto partecipare all’evento sono state invitate a fare parte delle Rooms, per questa prima edizione a titolo gratuito. “Siamo lieti di poter presentare in anteprima questa nuova iniziativa adesso”, ha dichiarato Adeline Ooi, Director Asia di Art Basel. “Sebbene le Rooms non possano sostituire la nostra fiera del 2020 a Hong Kong, speriamo fermamente che forniranno un forte supporto a tutte le gallerie che sono state colpite dalla cancellazione del nostro evento di marzo”.

I MUSEI APERTI VIRTUALMENTE: L’INIZIATIVA DEL GOVERNO CINESE 

Una soluzione digitale è stata adottata anche dalla National Cultural Heritage Administration della Cina (NCHA), che ha chiesto ai musei della nazione, in questo momento chiusi al pubblico, di rimanere attivi sui propri canali social e siti web, offrendo così al pubblico l’opportunità, sebbene virtualmente, di visitare le proprie collezioni. Con questo provvedimento, l’ente governativo vuole incoraggiare così “i musei e le istituzioni del patrimonio culturale in tutto il Paese a utilizzare le risorse digitali esistenti e a lanciare mostre online a seconda dei casi, fornendo al pubblico servizi online sicuri e utili”.

– Desirée Maida

www.artbasel.com

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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