Sfortunata Oxford. Tutti ricorderete il furto di America, il famoso cesso d’oro di Maurizio Cattelan, rubato lo scorso settembre 2019 al Blenheim Palace, nella contea di Oxford, nell’ambito della prima retrospettiva nel Regno Unito dedicata all’artista italiano. Oggi, in questi giorni in cui tutta l’attenzione dell’opinione pubblica, e forse anche i sistemi di sicurezza, sono concentrati sull’emergenza Covid-19, si ritorna a parlare di queste terre per un altro incredibile colpo ai danni del mondo dell’arte e del bene pubblico. Questa volta il luogo trafugato è la Christ Church Picture Gallery della Oxford University. Da qui sarebbero stati sottratti tre importanti dipinti.
I QUADRI TRAFUGATI
Si tratterebbe di Costa rocciosa con soldati che studiano una mappa di Salvatore Rosa (risalente al 1640 circa), Un soldato a cavallo di Antoon van Dyck (1616) e Ritratto di un ragazzo che beve (eseguito da Annibale Carracci intorno al 1580). Non è ancora chiaro come i ladri si siano introdotti nella galleria, famosa per una incredibile collezione che vanta un importante corpus di maestri italiani del ‘500 in parte donati dal generale John Guise nel XVIII secolo; ciò che è certo è che il colpo sia stato realizzato nella notte tra sabato 14 e domenica 15 marzo.
LA CHRIST CHURCH PICTURE GALLERY
La galleria, che è collegata alla Oxford University, serba la collezione che il generale Guise ha lasciato nel 1756 al proprio college: ben 200 opere e oltre 2000 disegni. Questa donazione permise all’Università di introdurre lo studio della storia dell’arte nel proprio bouquet di materie, diventando quindi di importanza straordinaria. A questo corpus si aggiunsero la donazione di William Fox Strangways tra il 1828 e il 1838 (tra queste Il centauro ferito di Filippino Lippi) e il fondo del poeta Walter Savage Landor. Tutti questi ed altri doni arricchirono la pinacoteca fino all’attuale corpus di 300 dipinti e 2000 disegni, guadagnando alla collezione una certa autorevolezza nell’ambito dell’arte italiana tra il XIX e il XVIII secolo.
IL FURTO DI AMERICA
Il furto dell’opera di Maurizio Cattelan è avvenuto come detto pochi giorni dopo l’inaugurazione della prima grande retrospettiva di Maurizio Cattelan nel Regno Unito. La scultura America era installata all’interno del Blenheim Palace, dirimpetto la camera in cui è nato Winston Churchill. Come già accaduto al MoMA di New York, anche qui la toilette era stata installata e perfettamente funzionante. Il colpo sarebbe stato realizzato intorno alle 4:50 del mattino, lasciando anche gravi danni al palazzo: la “disinstallazione” forzata della toilette ha infatti causato allagamenti all’interno dell’edificio. Il cesso a 18 carati, di proprietà del Guggenheim di New York non è mai stato ritrovato.
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