Premi e call per gli artisti in difficoltà: la risposta dell’Inghilterra per fronteggiare l’emerge

Il Regno Unito non sta a guardare e propone iniziative, premi e chiamate per sostenere i propri artisti. Ecco quali

Mentre il mondo si appresta a ripartire con la consapevolezza di dover convivere con il virus, le categorie più colpite trovano un modo per rialzarsi cercando aiuto nelle sovvenzioni erogate da istituzioni e fondi privati. In Italia sembra che il settore della cultura, tra i più colpiti dalla pandemia, trovi una piccola luce in fondo al tunnel con le dichiarazioni del Ministro Dario Franceschini il quale, durante il question time alla Camera, ha ribadito di non voler lasciare indietro nessun professionista. I primi stanziamenti andranno a beneficio di cinema, teatro e danza, come vi spieghiamo in questo articolo.Un primo passo è stato fatto: si aspettano però notizie in merito al settore delle arti visive. Nel Regno Unito invece qualche risposta e strategia c’è già. Ecco quali.

L’INGHILTERRA TRA PREMI E BORSE DI STUDIO SOSTIENE I SUOI ARTISTI

Avevamo lasciato il Regno Unito con la proposta del direttore artistico delle Serpentine Galleries, Hans-Ulrich Obrist,il quale vedeva in un progetto di arte pubblica “alla Roosevelt” una potenziale risposta alla crisi post-coronavirus. Non sappiamo ancora se l’idea sia stata presa in considerazione dal governo londinese il quale, ricordiamo, dal primo febbraio 2020 è ufficialmente fuoriuscito dall’Unione Europea. Nel mentre altre realtà si sono adoperate per supportare la fragile categoria degli artisti tra premi, borse di studio e residenze. Qualche esempio? Tra le tante iniziative riportate dalla rivista The Art Newspaper, troviamo Artquest promossa dalla University of the Arts di Londra, che intende incoraggiare “progetti che adottano un approccio cooperativo o comunitario e collegano le persone in isolamento”. Per gli artisti senior sono stati creati invece i King Lear, dei premi in denaro per gli over 70 di letteratura, musica, arte e video, con l’obiettivo di supportare il lavoro creativo di tutti coloro che sono confinati tra le mura domestiche. Il titolo non a caso riprende la nota opera teatrale di Shakespeare scritta probabilmente durante il dilagare della peste nel primo Seicento. L’arte e la tecnologia invece si uniscono sotto il nome di Factcon sede a Liverpool. Fact Together offre una serie di agevolazioni per giovani artisti con uno stanziamento di 1500 sterline affiancando inoltre i ragazzi nella presentazione e nello sviluppo dell’idea da presentare online. 

FESTIVAL E BORSE DI STUDIO

Il Manchester International Festival(MIF) riporta in auge una serie di fondi messi a disposizioni per gli artisti e, per l’occasione, organizza il Festival in My House invitando i creativi locali ad ospitare il festival nella propria casa. La programmazione offrirà corsi, conferenze e veri e propri progetti di ricerca ovviamente tutti da remoto. Non mancano le borse di studio a soccorso degli artisti colpiti dall’emergenza sanitaria come il Time Space Money organizzato da The Artists Information Company in collaborazione con l’Arts Council England; sulla stessa linea troviamo anche la Creative Scotland. Intanto Coventry è stata proclamata Città della Cultura 2021, e mentre si programmano gli eventi (che si spera di annunciare nell’autunno 2020) il Coventry City of Culture Trust guarda alle organizzazioni artistiche locali e al Warwickshire.  

– Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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