Svizzera: musei riaperti dall’11 maggio. Fondation Beyeler elabora piano sicurezza modello
Visitatori soggetti a contingentamento orario attraverso acquisto biglietti e punti differenziati di accesso e di uscita. Sono alcune delle misure svizzere che potrebbero ispirare i nostri musei per la prossima riapertura
È approdata al lockdown con una settimana di ritardo rispetto all’Italia e ora, con altrettanto anticipo si accinge a riaprire musei, biblioteche e archivi. Stiamo parlando della Svizzera, che il prossimo 11 maggio riaprirà bar, ristoranti, negozi, mercati e scuole dell’obbligo e soprattutto i musei, che in Italia saranno di nuovo visitabili a partire dal 18 maggio, anche se non subito tutti e 4mila, come ha precisato il ministro Dario Franceschini a Che tempo che fa. Lo ha deciso il Consiglio federale svizzero nella sua seduta del 29 aprile 2020, stabilendo che in queste strutture le regole di distanziamento sociale e d’igiene possono essere attuate facilmente e i flussi di persone canalizzati efficacemente. Lo dimostra il modo in cui si è organizzata per la riapertura la Fondation Beyeler che ha elaborato un piano di protezione completo per i visitatori e i suoi dipendenti che potrebbe essere motivo di ispirazione per i musei italiani: mette, infatti, in opera le ordinanze COVID-19 del Consiglio federale ed introduce delle misure supplementari di ottimizzazione dei flussi dei visitatori.
SVIZZERA MUSEI RIAPERTI. LE MISURE DI SICUREZZA
Queste misure includono tra le altre: limitazione del numero dei visitatori tramite biglietti online con fasce orarie fisse, prenotabili sul sito (il regolamento di accesso si applica anche a tutti i biglietti validi già acquistati e a tutti i possessori di buoni e della BaselCard); modifica del flusso di circolazione dei visitatori nel parco e nel museo, con punti distanziati di ingresso e di uscita; nuovo punto di accoglienza dei visitatori e zona dedicata al guardaroba negli edifici annessi al museo; disinfettanti per le mani messi a disposizione in diversi spazi chiave del museo, sia per i visitatori che per il personale; misure straordinarie di pulizie di igiene e sanificazione per tutte le infrastrutture del museo. Inoltre, tutti gli eventi collaterali alle mostre sono annullati fino a nuove disposizioni e le visite guidate si terranno in forma ridotta al di fuori degli orari di apertura.
FONDATION BEYELER. I PROGRAMMI
Il battesimo di fuoco, e la relativa tenuta di questi provvedimenti, avverrà quindi l’11 maggio quando la Fondation Beyeler riaprirà le sue porte tutti i giorni e i visitatori potranno ritrovare la mostra dedicata al grande artista americano Edward Hopper, prorogata al 26 luglio 2020 grazie alla disponibilità del Whitney Museum of American Art di New York e degli altri prestatori americani a concedere una dilazione dei tempi di chiusura. “Siamo felici di sapere che l’11 maggio, il nostro museo uscirà dal sonno della ‘Bella addormentata nel bosco’ e le opere esposte saranno risvegliate del ‘bacio’ dei visitatori”, dichiara Sam Keller, direttore della Fondation Beyeler. “Ci sono mancati. Il ‘sortilegio’ del coronavirus non è ancora finito, ma la riapertura dei musei e dei parchi è una bella notizia. Poiché le esperienze vissute al contatto dell’arte e della natura contribuiscono in modo essenziale alla sanità mentale, fisica ed alla qualità della vita“.
– Claudia Giraud
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