“Mai visto nulla del genere in vita mia”. Intervista a Vincenzo De Bellis sui fatti di Minneapolis
In un istante Minneapolis è diventata in un certo senso la capitale del pianeta, sottraendo l'onore delle cronache al contagio che deteneva da mesi e mesi la leadership assoluta sui media. Abbiamo parlato dell'uccisione di George Floyd (e di molto altro) con Vincenzo De Bellis, curatore italiano che a Minneapolis vive e lavora dirigendo i programmi del Walker Art Center.
“Non ho mai visto niente del genere in vita mia” dice Vincenzo De Bellis. Che però poi aggiunge: “sono quattro anni che viviamo qui con tutta la famiglia e il razzismo e gli eccessi delle forze dell’ordine si respirano come fossero normalità“. Vista la situazione a Minneapolis abbiamo pensato che la cosa più interessante da fare fosse interpellare un nostro valido “inviato” sul posto: Vincenzo De Bellis infatti, curatore italiano dalla fulgida carriera, ormai da tempo vive a Minneapolis dove dirige i programmi artistici del Walker Art Center, uno dei musei d’arte contemporanea più importanti al mondo. In questa lunga video intervista abbiamo affrontato con Vincenzo parecchi argomenti. L’inizio della quarantena a Minneapolis, i fatti che hanno riguardato l’uccisione di George Floyd, i successivi disordini, le conseguenze sul museo di tutto questo e, in fine, quello che rappresenteranno i prossimi mesi e in realtà anni sul mondo dei musei in generale, con distinzione tra quelli americani e quelli europei. L’intervista è lunga e impegnativa, ma i temi emersi sono almeno altrettanto interessanti. Un premio per chi avrà del tempo da dedicare.
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