Riapre la sede parigina di Tornabuoni Art con un omaggio al Minimalismo italiano

Da ottobre prossimo, il civico 16 di Avenue Matignon ospiterà di nuovo la sede francese del network galleristico fiorentino fondato nel 1981 da Roberto Casamonti. Conclusi i lavori di restauro della sede storica, si riparte in ottobre con un omaggio al Minimalismo italiano.

Dopo tre anni di sistemazione provvisoria in Rue Charlot, nel quartiere del Marais, Tornabuoni Art (con sede centrale a Firenze e “succursali” a Milano, Londra, Forte dei Marmi e Crans Montana)  torna nella storica sede aperta in città nel 2009, e temporaneamente abbandonata tre anni fa per necessari lavori di restauro. Adesso, la galleria (300 metri quadrati distribuiti su tre piani, a pochi passi dal Grand Palais e dagli Champs Elysées), è di nuovo disponibile. 

Una fase dei restauri in Avenue Matignon. Courtesy Tornabuoni Art

Una fase dei restauri in Avenue Matignon. Courtesy Tornabuoni Art

GALLERIA TORNABUONI: IL PROGETTO DI ARCHEA

I lavori sono stati progettati e seguiti da Archea, studio italiano di architettura ma con importanti collaborazioni anche all’estero, fra cui la Liling World Ceramic Art City, in Cina, nella regione dello Hunan, o lo stadio nazionale d’Albania a Tirana. In Italia lo studio ha firmato, fra i vari progetti, anche la Cantina Antinori in Toscana e la sede triestina di Eataly, nell’ex Magazzino del Vino. Francesca Piccolboni, direttrice della galleria, commenta: “Abbiamo scelto di aprire la galleria nell’VIII arrondissement 10 anni fa e lo sceglieremmo ancora oggi. L’atmosfera culturale di questo quartiere sta diventando sempre più dinamica e internazionale, in particolare grazie all’arrivo di importanti gallerie d’arte contemporanea che si sono unite alle gallerie storiche circostanti. Per noi, questo quartiere costituisce un centro culturale in crescita. Siamo lieti che lo Studio Archea ci abbia aiutato a dare forma alla nostra visione e alle nostre idee per questo spazio, con una sensibilità condivisa sia per l’arte che per il modo in cui la viviamo”. 

SCHEGGI E IL MINIMALISMO ITALIANO

Il primo progetto sviluppato dopo la riapertura sarà un omaggio all’arte minimalista che ebbe in Lucio Fontana il suo ideale caposcuola; al suo fianco, fra i vari artisti, anche Enrico Castellani, Alighiero Boetti (fu una sua retrospettiva a inaugurare la sede provvisoria del Marais), Dadamaino, Francesco Lo Savio e Piero Manzoni. La mostra aprirà i battenti durante l’art week della fiera Fiac (pandemie permettendo) Inoltre, dal 1° ottobre, un altro importante progetto vedrà coinvolta Tornabuoni Art, ovvero la mostra istituzionale dedicata a Paolo Scheggi in Francia, dopo la sua partecipazione nel 1967 alla Quinta Biennale di Parigi dei giovani artisti presso il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris. La mostra, è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, in collaborazione con l’Associazione Archivio Paolo Scheggi e, appunto, con Tornabuoni Art, e si terrà nei prestigiosi spazi dell’Hôtel de Galliffet (sede dell’IIC), nel VII Arrondissement. 

Niccolò Lucarelli

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Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

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