Se nelle ultime ore avete provato ad accedere al sito web del Centre Pompidou di Parigi senza riuscirci, sappiate che un incendio ha mandato internet a fuoco mandando offline migliaia di siti, compreso quello del museo parigino. Sembra una battuta ma è davvero così: nella notte tra il 9 e il 10 marzo un incendio – di cui ancora devono essere accertate le cause – ha colpito la sede di OVH a Strasburgo, il più grande hosting d’Europa e i tra i principali al mondo.
L’INCENDIO NELLA SEDE DI OVH A STRASBURGO
A essere colpito dalle fiamme è stato il data center SBG2, ma per motivi di sicurezza sono stati isolati e chiusi anche gli altri data center SBG1, SBG3 e SBG4. Con 32 data center in 19 paesi e con oltre 1,5 milioni di clienti, OVH ha consigliato ai propri utenti di “attivare il vostro piano per il ripristino di emergenza”, ha twittato Octave Klaba, fondatore di OVH. Intanto sono tantissimi i siti che risultano non raggiungibili o non funzionanti, molti dei quali istituzionali: tra tutti, quello dell’agenzia stampa eeNews Europa, quello dell’aeroporto di Strasburgo e il governativo data.gouv.fr, poi tornati attivi. In Italia sono stati colpiti anche alcuni siti di Comuni, tra cui Cattolica, San Giuliano Terme e Pavia.
IL SITO WEB DEL CENTE POMPIDOU
“Il nostro sito web al momento non è disponibile a causa dell’incendio avvenuto la scorsa notte nel data center OVH di Strasburgo. Vogliamo esprimere il nostro supporto al team OVH e vi terremo aggiornato. Nel frattempo possiamo restare in contatto sui social media”, è il messaggio che si trova sulla homepage del sito del Centre Pompidou, con i link a profili Twitter, Facebook, Instagram e YouTube.
– Desirée Maida
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