La grandeur è da sempre uno dei tratti distintivi della Francia, soprattutto di Parigi, e si esprime nella “grandezza” con la quale si concepiscono e si realizzano dei progetti urbanistici e architettonici di notevole portata sotto il profilo della monumentalità e degli elementi innovativi. Considerata come imprescindibile all’interno del tessuto urbano della capitale, la grandeur investe anche le strutture a carattere temporaneo, come quella del Grand Palais Éphémère.
IL PROGETTO DEL GRAND PALAIS ÉPHÉMÈRE
La storia dell’edificio comincia nei mesi che precedono marzo 2021, data che segna l’inizio dei lavori di restauro del Grand Palais, storica struttura in stile eclettico Beaux-Arts situata nel cuore di Parigi e risalente all’Esposizione Universale del 1900. Da qui, l’idea di costruire un edificio provvisorio che ne richiamasse la monumentalità e il prestigio, assolvendo a tutte le funzioni legate all’accoglienza di esposizioni d’arte e di eventi culturali, sportivi e del mondo della moda.
Concepita dall’architetto Jean-Michel Wilmotte, la nuova architettura di 10mila metri quadrati sorge in uno dei luoghi più iconici della capitale, lo Champ-de-Mars, e si erge direttamente di fronte alla Tour Eiffel, dialogando con la vasta esplanade antistante. Ritenuto un prodigio architettonico, il Grand Palais Éphémère è caratterizzato da una struttura curvilinea dalla doppia volta che gli conferisce una monumentalità capace di inserirsi perfettamente all’interno di un luogo così prezioso, la cui storia è legata fin dal 1867 alle Esposizioni Universali.
L’integrazione urbana ed estetica ha rappresentato, quindi, una sfida importante, ma è stata accompagnata anche dal desiderio di rendere il progetto un esempio in termini di sobrietà e di rispetto dell’ambiente. Le manifestazioni internazionali che vi si svolgeranno, così come la sua architettura e il suo funzionamento, avranno il compito di raccontare e interpretare le aspirazioni e le sfide culturali, ambientali e sportive del XXI secolo.
LA STRUTTURA SOSTENIBILE DEL GRAND PALAIS ÉPHÉMÈRE
Sotto il profilo della realizzazione, l’edificio si presenta come una costruzione flessibile e agile, che impiega in tutte le sue parti risorse rinnovabili. A partire dal legno utilizzato per la costruzione, marchiato PEFC e quindi proveniente da una foresta gestita in modo sostenibile. La tela trasparente visibile dall’esterno è invece un polimero di origine minerale e non petrolifera, che sfrutta per la sua realizzazione il 90% di energia in meno rispetto al vetro, ed è tutta interamente riciclabile. Inoltre, l’elettricità che alimenta il funzionamento della struttura sarà garantita al 100% da fonti rinnovabili e sarà impiegata, tra l’altro, nell’utilizzo di ascensori di nuova generazione, molto meno energivori. Tutte le parti che compongono l’edificio saranno infine completamente riutilizzate a seguito dello smontaggio, che avverrà dopo i Giochi Olimpici e Paraolimpici del 2024. La struttura è, infatti, concepita con elementi modulari dal montaggio rapido, che possono essere riutilizzati altrove in nuove configurazioni. Tali elementi sono stati prefabbricati in officina e hanno consentito il pre-assemblaggio di intere sezioni, trasportate attraverso vie stradali e fluviali, in modo da accorciare il montaggio in situ e minimizzare i rumori locali.
LA PROGRAMMAZIONE DEL GRAND PALAIS ÉPHÉMÈRE
Per quanto riguarda invece la programmazione, il Grand Palais Éphèmere sarà sede di tutti i grandi avvenimenti che da anni si svolgono nella cornice del Grand Palais, come Art Capital, Saut Hermès, l’Art Paris, il Salone Internazionale del libro raro e dell’oggetto d’arte, la Biennale internazionale dei mestieri d’arte e della creazione, FIAC, Paris Photo e le sfilate Chanel. Oltre ad accogliere le prove dei Giochi Olimpici e Paraolimpici nel corso delle prossime Olimpiadi di Parigi.
A settembre 2024 la storia del Grand Palais Éphémère volgerà dunque al termine per rivivere in nuovi progetti architettonici. Ma siamo proprio certi che andrà così? In fondo, anche la Tour Eiffel era stata concepita come una struttura temporanea, creata per celebrare l’Esposizione Universale del 1900. Non resta che stare a vedere se le due strutture, nate entrambe per essere provvisorie, potranno infine restare l’una di fronte all’altra, senza più scadenze.
‒ Arianna Piccolo
https://www.grandpalais.fr/fr/lieux/grand-palais-ephemere
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