Sale alla guida del Paese, prima era direttore del Museo Nazionale dell’Estonia (dal 2018). È Alar Karis che ha vinto le elezioni quasi incontrastato: sono ben 72 i voti a suo favore, espressi dai 101 membri del parlamento Riigikogu. Il voto è stato formulato a candidato unico, la prima volta per lo stato baltico da quando è diventato indipendente dall’Urss. È il primo ministro dell’Estonia a detenere un potere così elevato ed è stato sostenuto dai partiti Riforma e Centro, che compongono la coalizione di centro-destra. Entrerà in carica l’11 ottobre, andando a sostituire Kersti Kaljulaid, il primo capo di stato donna.
CHI È ALAR KARIS
Karis ha ricoperto numerose posizioni accademiche in Germania, Regno Unito e Paesi Bassi nel corso della sua carriera come genetista molecolare e biologo dello sviluppo. Nel 1999 è diventato professore all’Università di Tartu, poi rettore dell’Università estone di scienze della vita dal 2003 al 2007 e rettore dell’Università di Tartu dal 2007 al 2012. Il Museo Nazionale Estone è stato fondato a Tartu sin dal 1909 con la missione di sviluppare, tutelare e rendere accessibili la cultura e la memoria storica del popolo estone, ponendo particolare attenzione alle comunità minoritarie e ai popoli ugro-finnici. Perseguendo i filoni della sociologia e dell’etnografia, si raccoglievano materiali e documenti del folklore locale. Le due mostre permanenti proposte dal Museo fondono scienza e tecnologia, cercando di risultare accattivanti per un vasto pubblico. Encounters si dipana sui tre tempi del passato, del presente e del futuro attraverso il racconto, le testimonianze e le emozioni personali di alcuni componenti del popolo, mentre la mostra The Echo of the Urals “offre esperienze e conoscenze sullo spazio culturale dei popoli che vivono nell’Eurasia del Nord”.
– Giorgia Basili
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