Una primavera di grosse donazioni per i musei, da un capo all’altro del mondo: da una parte la National Gallery of Victoria di Melbourne, in Australia, ha ricevuto 74 milioni di dollari per finanziare il suo nuovo edificio dedicato all’arte contemporanea, mentre il Tampa Museum of Art in Florida ne ha ricevuti 25 milioni per una nuova espansione. Vediamo i loro progetti nel dettaglio.
IL NUOVO EDIFICIO DELLA NATIONAL GALLERY OF VICTORIA
La National Gallery of Victoria di Melbourne ha ricevuto 100 milioni di dollari australiani (74 milioni di dollari americani) per costruire un nuovo edificio per esporre la sua collezione di arte contemporanea. I fondi sono quelli di Lindsay Fox, a capo di un’azienda di trasporti multimiliardaria, e della moglie Paula, già membro del consiglio di fondazione di NGV e promotrice della donazione. Questo finanziamento – il più grande mai fatto a un’istituzione culturale australiana da un donatore vivente – integra i 1,7 miliardi destinati al distretto artistico di Southbank da parte del governo statale di Victoria e i 20 milioni donati dalla Ian Potter Foundation nel 2020. Il nuovo edificio da 4mila metri quadri (inclusa una sala circolare alta 12 metri) sarà progettato dallo studio di architettura australiano Angelo Candelapas and Associates – i cui lavori inizieranno entro la fine dell’anno e dovrebbe concludersi nel 2028 -, e nonostante non vi fossero vincoli alla donazione sarà noto come The Fox: NGV Contemporary. Questo sarà a tutti gli effetti il più grande museo di arte contemporanea dell’intero Paese.
L’ESPANSIONE DEL TAMPA MUSEUM OF ART IN FLORIDA
Per parte sua, il Tampa Museum of Art in Florida ha ricevuto 25 milioni di dollari per finanziare l’espansione prevista per il centenario del museo – la Centennial Capital Campaign for Renovation and Expansion – caduto nel 2020. Il donatore è Dick Corbett, che gestisce la società di investimento immobiliare Concorde Companies. Un gesto storico: il museo l’ha definita la più grande donazione privata mai fatta a un museo pubblico dello stato. Il progetto andrà quasi a raddoppiare le dimensioni dell’istituto, che sarà completato nel 2024, da circa 6.500 metri quadrati a oltre 11mila, con uno spazio espositivo pressoché triplicato.
– Giulia Giaume
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