Gioconda vandalizzata: un uomo ha tirato una torta sull’opera più famosa del mondo
È rimasta fortunatamente illesa l’opera di Leonardo da Vinci, schermata dal suo vetro protettivo. L’autore dell’atto vandalico, di cui non è stata resa nota l’identità, si è avvicinato su una sedia a rotelle travestito da donna per camuffarsi, imbrattandola con la panna di una torta nascosta sotto i vestiti.
Si è avvicinato su una sedia a rotelle, vestito da donna con tanto di parrucca e nascondendo una torta sotto il travestimento. Una volta giunto davanti alla Gioconda, opera più gettonata del museo ma anche tra le più note al mondo, ha scagliato la torta contro il quadro, imbrattandone di panna il vetro che la riveste e lasciando sbigottiti i visitatori che in quel momento occupavano la sala. È la scena grottesca accaduta al Museo del Louvre di Parigi domenica 29 maggio 2022, che si è conclusa con l’uomo che ha sparso rose sul pavimento del museo urlando: “Salviamo il pianeta”.
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LA GIOCONDA IMBRATTATA AL LOUVRE
Pare quindi essersi trattato di un’azione dimostrativa, che per fortuna non ha avuto ripercussioni gravi sul celebre dipinto di Leonardo da Vinci – oggetto di svariati atti vandalici che si sono susseguiti negli ultimi decenni – protetto dal vetro. Un dettaglio non da poco: non tutti sanno, infatti, che la teca che scherma la Gioconda è realizzata dall’azienda italiana Goppion, dagli anni Cinquanta marchio d’eccellenza specializzato in allestimenti museali e fornitore dei principali musei del mondo. “Siamo orgogliosi di aver progettato e installato la speciale teca che protegge la Gioconda da ogni atto vandalico, pur restando perfettamente visibile per i visitatori“, ha infatti commentato il CEO Alessandro Goppion a seguito dell’accaduto. Nonostante le supposizioni, tuttavia, non sono state rese note le cause del gesto né l’identità del suo autore. L’accaduto, ripreso dai telefonini dai numerosi visitatori che come di consueto si accalcavano attorno all’opera, ha fatto il giro del web e dei social, diventando in poco tempo virale.
-Giulia Ronchi
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